Comunicati stampa 2001

22 giugno 2001
DAL 26 GIUGNO AL 17 AGOSTO CINEMA SOTTO LE STELLE
A GEMONA, TRASAGHIS, ARTEGNA E OSOPPO

Martedì 26 giugno a Osoppo Billy Elliot inaugura la rassegna
Parte la programmazione estiva di cinema all’aperto nei comuni di Gemona Trasaghis, Artegna e Osoppo, organizzata dalla Cineteca del Friuli insieme al Centro Espressioni Cinematografiche e con la collaborazione dei Comuni di Gemona e Trasaghis, la Pro Artegna e "Estate ragazzi 2001" di Osoppo.
Diciotto gli appuntamenti della rassegna, che tra il 26 giugno e il 17 agosto riproporranno quanto di meglio ha offerto l’ultima stagione cinematografica, insieme agli omaggi a Walt Disney nel centenario dalla nascita e a Stanley Kubrick, di cui non poteva mancare quest’anno 2001: Odissea nello spazio. Animazione (ben cinque titoli), commedie e delicate storie di adolescenti assicureranno il divertimento anche ai giovanissimi
Tutti gli spettacoli, a ingresso gratuito, avranno inizio alle ore 21 circa (21.30 solo per le proiezioni di Osoppo) e si svolgeranno all’Anfiteatro di via Dante a Gemona, a Borgo Olivi di Osoppo, in Piazzetta Cragnolini ad Artegna e in luoghi diversi a Trasaghis.
Ecco il calendario completo delle proiezioni:
Si comincia martedì 26 giugno a Osoppo con la commedia Billy Elliot, che è anche l’unico "doppione" della rassegna (sarà riproposto a Trasaghis venerdì 13 luglio). In questo racconto di formazione non retorico, inscritto in una struttura lieve, da musical, il regista inglese Stephen Daldry narra con sapiente umorismo del ragazzino Billy, figlio di minatori, intenzionato a diventare un grande ballerino.
Mercoledì 27 giugno, a Gemona, sarà presentato un altro titolo per grandi e piccini, Principi e principesse, ultimo lavoro animato di Michel Ocelot (lo stesso di Kirikù e la strega Karabà) e lunedì 2 luglio, a Osoppo, ancora animazione con le ormai celebri Galline in fuga della Dreamworks Pictures.
Mercoledì 4 luglio, a Gemona, sarà proiettato il film vincitore del Golden Globe, Quasi famosi, di Cameron Crowe, che mette in scena la travolgente avventura di un quindicenne catapultato dietro le quinte di un concerto rock e accolto tra gli intimi del gruppo che idolatra.
Venerdì 6 luglio, a Trasaghis-Alesso (Piazza 1° Maggio), primo omaggio ai cento anni di Disney con Fantasia 2000.
Mercoledì 11 luglio, a Gemona, sarà proiettato l’indimenticabile 2001: Odissea nello spazio (1968) di Stanley Kubrick.
Secondo appuntamento con Billy Elliot venerdì 13 luglio a Trasaghis-Braulins (area biblioteca).
Mercoledì 18 luglio, a Gemona, ci sarà l’ultimo lavoro di Nanni Moretti, La stanza del figlio, fresco di Palma d’Oro, e ancora cinema italiano con Domani di Francesca Archibugi, sempre a Gemona mercoledì 25 luglio. Giovedì 26 luglio, ad Artegna, sarà proiettato Dinosauri, l’ultimo colosso animato di casa Disney, che racconta le avventure, sessantacinque milioni di anni or sono, dell’iguanodonte Aladar.
Dopo la proiezione, venerdì 27 luglio a Trasaghis-Peonis (area canonica), del film rivelazione della stagione, L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, torna l’animazione disneyana, mercoledì 1 agosto, a Gemona, con Le follie dell'imperatore (2000).
Agosto prosegue con le avventure della strampalata banda di Criminali da strapazzo di Woody Allen, presentato giovedì 2 ad Artegna e con La strada verso casa del regista cinese più famoso in Occidente, Zhang Yimou, in programma venerdì 3 a Trasaghis (Riva Est del lago).
A Gemona, mercoledì 8 agosto sarà Maurizio Nichetti a divertire il pubblico con il suo Honolulu Baby, che riporta sullo schermo, vent’anni dopo Ratataplan, il personaggio dell’ingegnere Colombo.
Venerdì 10 agosto a Trasaghis (Riva Ovest del lago) sarà presentato Himalaya- L’infanzia di un capo.
Le proiezioni gemonesi terminano giovedì 16 agosto con Wonder Boys di Curtis Hanson, con un grande Michael Douglas e la fotografia in Super 35mm del friulano di Hollywood Dante Spinotti.
Chiusura definitiva e risate all’italiana venerdì 17 agosto a Trasaghis (Piazzale della chiesa), con Chiedimi se sono felice, l’ultimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo.

 

2 maggio 2001
LA CINETECA DEL FRIULI RICORDA I 25 ANNI DAL TERREMOTO: UNA MOSTRA, UNA CASSETTA, UN CD-ROM, UN SITO INTERNET PER IL PROGETTO "FRIULI 1976-2001 E OLTRE"
C’è un legame profondo, inscindibile, tra il sisma del 6 maggio 1976 e la nascita, esattamente un anno dopo, a Gemona, della Cineteca del Friuli. Insieme alla ricostruzione delle case, delle strade, delle fabbriche, anche la fondazione dell’archivio gemonese testimonia una forza vitale che non si è arresa di fronte alla catastrofe. Perché se ricostruire significa innanzi tutto ridare alle popolazioni colpite un’abitazione, un lavoro e infrastrutture, vi sono altri bisogni, meno tangibili ma altrettanto importanti, cui i futuri fondatori della Cineteca, Livio Jacob e Piera Patat, cercarono di rispondere prima con le proiezioni itineranti nelle tendopoli, poi con la speranza di un progetto che potesse ridare alla loro città una dimensione culturale: la costruzione di una sala cinematografica. Se l’insufficienza di fondi non consentì di dare un seguito immediato al piano originario, si decise comunque di proseguire sulla strada intrapresa. L’acquisto di una prima serie di film muti con i quali si organizzarono proiezioni ma anche lezioni di storia del cinema nelle scuole, gettò le basi per la creazione di un archivio cinematografico. Oggi la Cineteca del Friuli è nella rosa delle cineteche FIAF (Federazione Internazionale degli Archivi del Film), con un patrimonio di 3000 film di finzione in 16 e 35mm e 3300 documentari e cinegiornali, oltre a 3000 titoli in videocassetta e DVD. In ventiquattro anni, le attività si sono moltiplicate e, in particolare con le Giornate del Cinema Muto, è arrivata la fama internazionale. Ma una parte cospicua dell’impegno e delle risorse della Cineteca sono sempre state dedicate al Friuli, in particolare a trovare e conservare immagini inedite, sconosciute o ritenute perdute che, in alcuni casi, sono state poi raccolte e pubblicate in videocassetta. Ricordando i titoli più importanti prodotti dalla Cineteca, citiamo Di là da l’aghe, Dongje il fogolar, 6 maggio 1976: il terremoto in Friuli (già esaurita ma ora nuovamente disponibile), Ricordando Gemona, La Sentinella della Patria (riedizione del film di Chino Ermacora girato nel 1927 e recentemente restaurato in collaborazione con Cinemazero), per arrivare a Gemona prima del terremoto (1927-1976), in uscita in questi giorni, in occasione dei 25 anni dal 6 maggio 1976. Tra le immagini contenute, per lo più inedite, il bombardamento dell’11 aprile 1945 e riprese effettuate alla vigilia del sisma che restituiscono a Gemona un aspetto e una storia altrimenti cancellati per sempre. La nuova cassetta, realizzata in collaborazione con il Comune di Gemona, fa parte del progetto Friuli 1976-2001 e oltre, sostenuto da Prealpi Leader e Regione Friuli-Venezia Giulia e comprendente anche la mostra omonima sul "modello Friuli" curata dall’architetto prof. Luciano di Sopra, presidente dell’Istituto Studi Territoriali, che sarà inaugurata presso la Galleria della Cineteca il 5 maggio prossimo. Complemento dell’esposizione ma anche strumento assolutamente autonomo, è il cd-rom realizzato da Cyberstudio, che propone una visita approfondita — prima e dopo — ai luoghi, ai centri storici in particolare, colpiti dal terremoto. Nella versione definitiva, che uscirà quanto prima, il cd-rom conterrà anche i materiali della mostra esposti in anteprima alla Galleria della Cineteca. Sempre nell’ambito del progetto, è previsto a breve scadenza l’avvio di un sito Internet.

 

19 febbraio 2001
GIANFRANCO ANGELUCCI, AMICO E SCENEGGIATORE DI FELLINI PRESENTA A GEMONA IL SUO LIBRO "FEDERICO F."
Galleria della Cineteca, giovedì 1 marzo 2001, ore 20.30
Gianfranco Angelucci, amico e collaboratore di lunga data di Federico Fellini, sarà a Gemona giovedì 1 marzo 2001, su invito della Cineteca del Friuli, per presentare il suo ultimo libro FEDERICO F., pubblicato dall’editore Avagliano lo scorso novembre. L'incontro avrà luogo alla Galleria della Cineteca, in Piazza Municipio 2, alle 20.30. Opera singolare, a metà tra il romanzo e la cronaca, FEDERICO F. ricostruisce gli ultimi mesi di vita di Fellini, trascorsi su un letto d’ospedale e durante i quali Angelucci gli è rimasto accanto. Si sbaglierebbe però a cercare nel libro il racconto drammatico dell’approssimarsi della morte, perché sono la vitalità e l’erotismo a dominare. L’autore mette in scena fellinianamente una giostra di donne misteriose e sensuali che paiono uscite dai film del maestro, e le avvolge in una trama di voluttuose proiezioni oniriche, in cui è lo stesso artista-mago che agisce attraverso il suo apprendista stregone: "Federico, fino all’ultimo sprazzo di vita, ha continuato a soggiornare dentro la sfera nutriente della femminilità, con ogni mezzo ... le donne erano il magma, la placenta, l’alimento; costituivano l’universo inesplorato e nello stesso tempo il perimetro sacro in cui si sentiva protetto. E quando gli assalti della malattia non gli hanno concesso altre risorse, inconsciamente si è rivolto a me come suo strumento: mi ha usato per attuare i suoi incantesimi, le sue irrinunciabili alchimie." (p. 27)
Scrittore, regista, autore di programmi televisivi, Angelucci ha curato vari volumi sulla produzione artistica felliniana, AMARCORD, CASANOVA, E LA NAVE VA, GINGER E FRED, BLOCK-NOTES DI UN REGISTA, oltre ai libri fotografici LA DOLCE VITA e UN REGISTA A CINECITTA’. Nel 1994 ha esordito nella narrativa con il romanzo L’AMORE IN CORPO. Autore del film MIELE DI DONNA (1981), ha firmato per Fellini la sceneggiatura del film INTERVISTA (1987, Premio Speciale della Giuria a Cannes) e diretto alcune importanti produzioni fra cui l’omaggio in due capitoli FELLINI NEL CESTINO e I PROTAGONISTI DI FELLINI (RCS Home Video) e la registrazione alla Scala del "BALLETTO LA STRADA" di Nino Rota. Nel 1997 la famiglia del regista lo ha chiamato a dirigere la "Fondazione Federico Fellini", che ha lasciato, tra le polemiche, qualche tempo fa.

 

 

 
Archivio Cinema