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Addio a Christiane Rorato (1943 - 2023)
Nella notte tra il 31 marzo e l'1 aprile è improvvisamente mancata a Grado, a 79 anni, la regista francese di padre friulano Christiane Rorato. Il 17 maggio del 2017 era venuta a Gemona a presentare, in un affollato Sociale, il suo documentario I dimenticati della Transiberiana (2017). L'anno dopo, il 12 settembre, era ritornata per introdurre un suo celebre lavoro precedente, I guerrieri della notte - Sulle orme dei benandanti (2003), oltre al cortometraggio "onirico" sull'angelo del castello di Udine, Il viaggio dell'angelo (2013). Sul Messaggero Veneto del giorno di Pasqua la ricorda Carlo Gaberscek (qui il pdf dell'articolo).



 

Russell Merritt (31.08.1941 - 03.03.2023)

Pordenone, Teatro Verdi, 12.10.2018: Russell Merritt, vincitore del Premio Jean Mitry, 33a edizione, con Livio Jacob, presidente delle Giornate del Cinema Muto. (Photo: Valerio Greco)

Noi tutti delle Giornate del Cinema Muto e della Cineteca del Friuli piangiamo la perdita del carissimo amico e collaboratore Russell Merritt. Insegnava storia del cinema all’università di Berkeley, in California, ma il suo sapere abbracciava ogni campo. Geniale, affettuoso, generoso, entusiasta della vita, era un affabulatore formidabile e allo stesso tempo capace di ascoltare, curioso di tutto. Grande esperto di Walt Disney (co-autore fra l’altro di due libri, Walt in Wonderland e Walt Disney’s Silly Symphonies, da noi pubblicati), D.W. Griffith, Erich von Stroheim, Conan Doyle e di molto altro, dal 1986 non ha mai mancato un’edizione delle Giornate, che per il suo instancabile lavoro sul cinema muto gli hanno assegnato nel 2018 il Premio Jean Mitry. Amava l’opera e la musica tutta (Bob Dylan in primis), la danza (sapeva ballare anche il merengue!) e l’arte, inclusa quella del Friuli, che ha scoperto grazie alle gite, a cui non mancava mai, organizzate dal festival per far conoscere il patrimonio artistico locale. Era innamorato di Venezia, tanto che era soprannominato “Il Doge”. Ora che il suo grande cuore si è fermato, lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo hanno conosciuto, perché Russell era davvero unico. Lo aspettavamo a Pordenone, insieme all’amatissima moglie Karen, il prossimo ottobre. Non riusciamo ancora a credere che non potrà essere più con noi. Ma lo sarà nei nostri cuori e nello spirito del festival che tanto ha amato. (Pordenone/Gemona, 05.03.2023)

All of us at the Pordenone Silent Film Festival and the Cineteca del Friuli mourn the loss of our dear friend and collaborator Russell Merritt. He taught film history at the University of California in Berkeley, but his vast knowledge extended to all fields. Brilliant, loving, generous, enthusiastic about life, he was a formidable speaker and at the same time capable of listening, curious about everything. A great expert on Walt Disney (he co-authored two books that we published, Walt in Wonderland and Walt Disney’s Silly Symphonies), D.W. Griffith, Erich von Stroheim, Conan Doyle and Sherlock Holmes, and much more, since 1986 he had not missed a single edition of the Pordenone festival, which presented the Jean Mitry Award to him in 2018 for his tireless work on silent cinema. He loved opera and all music (Bob Dylan first and foremost), dance (he could also dance the merengue!), and art, including the art of the Friuli region, never missing the chance to discover more of our local artistic heritage each year thanks to the cultural tours organized by the festival. He was so in love with Venice that we nicknamed him “The Doge”. It is hard to accept that his great heart has stopped beating. He leaves a huge void in the lives of all who knew him, because Russell was unique. We were looking forward to seeing him in Pordenone again, together with his beloved wife Karen, next October. We still cannot believe he won’t be with us anymore. But he will live on in our hearts, and in the spirit of the festival he loved so much. (Pordenone/Gemona, 05.03 2023)

 


 


La mostra "PPP100 - Il cinema di Pasolini visto dai manifesti", Castello di Gemona è visitabile fino al 10 aprile 2023 con il seguente orario: sabato, domenica e festivi, 10-12.30 / 14.30-18. L'ingresso è libero.


Cliccare sull'immagine per visualizzare la locandina completa.

Nell’anno del centenario in cui a Pier Paolo Pasolini sono stati dedicati eventi e mostre in tutta Italia e all’estero, finora non gli era stato reso omaggio con una esposizione completa di manifesti dei suoi film. A questa lacuna pongono rimedio il Comune di Gemona e la Cineteca del Friuli con la mostra “PPP 100. Il cinema di Pasolini visto dai manifesti” in programma dal 17 dicembre 2022 (inaugurazione alle ore 11) al 10 aprile 2023, con apertura il sabato e la domenica (orari: 10-12.30, 14.30-18; ingresso libero) più un calendario di aperture straordinarie durante le festività.
“In continuità con le manifestazioni di carattere culturale che hanno visto come protagonista il Castello di Gemona negli ultimi anni , afferma il Sindaco Roberto Revelant, questa Amministrazione è felice di proseguire nell'opera di valorizzazione della prestigiosa sede espositiva delle sue ex carceri con la realizzazione di una nuova mostra di alto profilo che auspichiamo replichi il successo riscosso da quelle dedicate al Friuli al tempo di Leonardo da Vinci e a Padre Basilio Brollo. Non posso quindi non ringraziare la Cineteca del Friuli per l’importante collaborazione prestata e la nostra Regione per il fondamentale contributo dimostrato in questi anni sia a sostegno del nostro sistema culturale sia dell'intera città."
“Il fatto - sottolinea l’assessore alla cultura Flavia Virilli - di poter presentare al grande pubblico gli originali dei manifesti pubblicitari dei film di Pier Paolo Pasolini dal Fondo Gianni Da Campo della Cineteca del Friuli, insieme ad altri materiali di proprietà della Cineteca stessa, di Cinemazero di Pordenone, della Sartoria Tirelli di Roma e del George Eastman Museum di Rochester, NY, è un'opportunità unica per la nostra città di valorizzare i preziosi archivi della Cineteca oltre a rappresentare un modo significativo con il quale ricordare l'emblematica e dibattuta figura di Pasolini nel centenario della sua nascita. Questa mostra è, inoltre, inserita nel più ampio progetto 'Pasolini e l’arte del manifesto cinematografico. Dal Friuli alla Cinecittà di Peressutti…e oltre' che ci ha visto e ci vedrà collaborare con partner di rilevo nazionale e internazionale: un’ulteriore occasione per Gemona di far conoscere la sua storia e i tesori che essa custodisce. Mi unisco quindi ai ringraziamenti del Sindaco a tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere in questo cambio di passo per la cultura gemonese - Regione, struttura comunale e associazioni in primis - certa che sia fondamentale offrire a chi vive e arriva a Gemona strumenti e occasioni sempre più efficaci per conoscere e promuovere un territorio di indiscusso valore."
La mostra “PPP 100. Il cinema di Pasolini visto dai manifesti”, curata da Luciano De Giusti e Piero Colussi con l’allestimento di Nicole Pravisani e Ivan Marin, presenta manifesti in vario formato e fotobuste di tutti i film diretti da Pier Paolo Pasolini e di quelli a cui partecipò in qualità di sceneggiatore, autore dei dialoghi o interprete. I manifesti, tutti originali e in molti casi restaurati per l’occasione dal Centro Studi e Restauro di Gorizia con il contributo della Fondazione Friuli, provengono dagli archivi della Cineteca del Friuli e per la maggior parte fanno riferimento all’importante acquisizione del Fondo Gianni Da Campo, regista, storico e collezionista veneziano scomparso nel 2014. A questi si aggiungono alcuni soggetti forniti da Cinemazero e delle riproduzioni digitali di manifesti di film di Pasolini distribuiti sul mercato estero e conservati al George Eastman Museum, il più antico museo dedicato alla fotografia e uno dei più antichi archivi cinematografici al mondo.
La mostra si sviluppa sui quattro piani delle ex carceri del Castello di Gemona seguendo in ordine cronologico l’attività di sceneggiatore, fin da La donna del fiume di Mario Soldati nel 1955, e la filmografia di Pasolini, dal suo debutto alla regia con Accattone nel 1961 alla sua ultima opera cinematografica, Salò o le 120 giornate di Sodoma, del 1975, e comprende tutti i lungometraggi e i corti dei film a episodi.
Tra gli altri importanti cimeli che arricchiscono l’esposizione segnaliamo uno dei costumi originali disegnati dal grande costumista premio Oscar Piero Tosi e indossati da Maria Callas nel film Medea, girato in parte nella laguna di Grado; una delle collane indossate sempre dalla Callas in Medea e il costume di Totò nel film Che cosa sono le nuvole? Tutti i costumi esposti sono stati concessi dalla storica Sartoria Tirelli.
La mostra ci porta in un’epoca d’oro del cinema italiano dominato da grandi figure d’autori ma anche da una ricchezza produttiva di cinema commerciale, e a un tempo in cui la promozione di un film era affidata alla forza evocativa delle immagini riprodotte nei manifesti. Queste immagini erano opera di grandi illustratori professionisti e di fotografi specializzati nelle foto di scena ma talvolta anche di artisti prestati alla cartellonistica come il caso di Carlo Levi, Corrado Cagli, Mino Maccari, Anna Salvatore, ognuno dei quali realizzò un manifesto in occasione della presentazione di Accattone alla Mostra del Cinema di Venezia del 1961. (Comunicato stampa, 5.12.22)

 


 

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