Comunicati stampa 2005

24 novembre 2005
UNA CINETECA PER BESLAN
Al progetto di Naum Klejman, direttore del Museo del Cinema di Mosca, partecipa anche la Cineteca del Friuli

Nel settembre 2004 le immagini dei bambini sequestrati nella scuola di Beslan sconvolsero il mondo. Nei luoghi dove ciò è potuto accadere, a persone che hanno provato un tale dolore, può avere ancora un senso parlare di cultura? Deve aver pensato di sì Naum Klejman, direttore del Museo del Cinema di Mosca (Musei Kino), quando, nel marzo 2005, ha cominciato a dare vita al progetto “Una cineteca per Beslan”. Dopo una vita dedicata al cinema, profondamente convinto dell'importanza di quest’arte come strumento utile a diffondere messaggi di speranza e di tolleranza e come aiuto possibile per rompere l'isolamento culturale di quelle terre martoriate, ha devoluto un premio in denaro destinato al Museo da lui diretto, che versa tuttora in gravi ristrettezze economiche, alla costituzione di una cineteca per la popolazione di Beslan e in particolare per i più giovani.
In questo importante progetto, che ha anche un alto valore simbolico, sono coinvolti l’Italia e il Friuli. Il premio era stato infatti assegnato al Musei Kino dalla Fondazione Principe di Venezia Emanuele Filiberto in occasione della Mostra del Cinema del 2004. E oggi è il festival torinese Sottodiciotto, non a caso una manifestazione per ragazzi, in collaborazione con l’Unicef, a raccogliere la palla lanciata da Klejman, grazie alla disponibilità delle maggiori cineteche italiane.
Il 28 novembre prossimo, durante il festival, i rappresentanti degli archivi italiani, tra cui il direttore della Cineteca del Friuli Livio Jacob, faranno dono ognuno di un film particolarmente significativo che andrà ad aumentare il Fondo della Cineteca di Beslan, allargandolo così anche a culture al di fuori di quella russa. Si tratta solo di un primo passo, un inizio, che contribuirà a creare una prima rete di relazioni in vista di future collaborazioni. I film donati dalle cineteche italiane sono Cenere di Febo Mari (Cineteca del Friuli), Ladri di biciclette di Vittorio De Sica (Cineteca Nazionale), Cercasi Gesù di Luigi Comencini (Cineteca di Bologna), Una gita scolastica di Pupi Avati (Museo Nazionale del Cinema di Torino), Opopomoz di Enzo d’Alò (Cineteca Italiana di Milano), La voce della luna di Federico Fellini (Cineteca Griffith di Genova).
Ospite d’onore della serata, Naum Klejman parlerà della genesi del suo progetto, degli attuali sviluppi e presenterà un programma, costituito peraltro da assolute rarità, di corti e mediometraggi che sono solo una piccola parte dei film russi che confluiranno nel Fondo della Cineteca di Beslan. Klejman animerà anche un dibattito con giornalisti, storici del cinema, i responsabili delle cineteche italiane e rappresentanti istituzionali, in cui ci si confronterà sulla importanza e necessità che il cinema e la cultura in generale perseguano finalità di tipo sociale, politico, educativo, etico in senso lato. Vincitore - tra l’altro - a Pordenone nel 1994, del premio Jean Mitry annualmente assegnato in occasione delle Giornate del Cinema Muto, Naum Klejman è uno straordinario esempio di impegno in questa direzione.

 

2 novembre 2005
AUTUNNO FRIULANO A BARCELLONA DAL 3 AL 17 NOVEMBRE
PROIEZIONI, INCONTRI, CONCERTI E MOSTRE
La Cineteca del Friuli porta nella capitale catalana Gli ultimi e La Sentinella della patria

Arte e cultura friulane gradite ospiti a Barcellona nelle prossime due settimane. Dal 3 al 17 novembre si svolge infatti “L’Aquila e il Drago” - Autunno Friulano a Barcellona, programma di festeggiamenti friulano-catalani, organizzato dai locali Fogolar Furlan e Istituto Italiano di Cultura e dall’Ente Friuli nel Mondo, con la collaborazione di numerose associazioni ed esponenti della cultura del Friuli Venezia Giulia, come la Cineteca del Friuli, la Società Filologica Friulana, Etabeta Teatro, il Gaetano Valle & Piero Cozzi Ensemble, la pittrice Donatella Angeli, il fumettista Davide Toffolo.
Spazi e momenti diversi saranno dedicati a letteratura, pittura, fumetto, teatro, musica e al cinema, cui è affidata l’apertura, giovedì 3 novembre, con la proiezione del film Gli ultimi (1963) di Vito Pandolfi e David Maria Turoldo, nella versione restaurata del 2002. Sarà Livio Jacob a presentare al pubblico di Barcellona questo ineguagliabile e poetico ritratto di un mondo ormai scomparso, il Friuli contadino degli Anni Trenta. Il direttore della Cineteca del Friuli porterà nella capitale catalana anche un’altra importante testimonianza del passato, in cartellone nei giorni seguenti, il documentario di Chino Ermacora sul Friuli del primo dopoguerra, La Sentinella della patria (1928), ritenuto perduto fino a una decina di anni fa, poi fortunosamente ritrovato e restaurato dai cineasti Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi per conto della Cineteca e di Cinemazero.
Tra cinema e letteratura, protagonista dell’Autunno Friulano a Barcellona sarà Pier Paolo Pasolini, ricordato a trent’anni dalla morte con la proiezione del film di Marco Tullio Giordana, Pasolini, un delitto italiano, con un incontro sulla sua opera letteraria che si concluderà con la lettura di alcune poesie in friulano, catalano e italiano, e con i fumetti di Davide Toffolo a lui dedicati.
Completano il programma un convegno sulle lingue minoritarie, un concerto jazz, una mostra di pittura e la rappresentazione teatrale “Money... la felicità non fa i soldi” di Fabio Comana, con Andrea Chiappori e Daniele Chiaretto. Immancabile un momento conviviale, che diventa emblema festoso dell’incontro tra due culture, con workshop e degustazione di prodotti tipici friulani e una cena celebrante l’unione, a tavola, dell’“aquila” e del “drago”, dei vini friulani con la cucina catalana.

 

21 giugno 2005
SI GIRA IN QUESTI GIORNI IL DOCUMENTARIO SU HEMINGWAY E IL FRIULI
FRANCO INTERLENGHI TORNA SUI SET DI ADDIO ALLE ARMI

Dopo I sentieri della gloria - In viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della grande guerra (2004) la Cineteca del Friuli, con il contributo della regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Film Commission, realizza un nuovo documentario che ha come tema Hemingway e il Friuli. Le riprese, che riguarderanno varie località della regione, cominciano mercoledì 22 giugno. Molte sono le relazioni, i legami tra il grande scrittore americano e il Friuli: due romanzi - Addio alle armi (1929) e Di là dal fiume e tra gli alberi (1950); visite e soggiorni a più riprese di Hemingway in Friuli; la realizzazione del kolossal Addio alle armi (1957); l’istituzione del Premio Hemingway a Lignano e la creazione del Parco Hemingway, inaugurato il 23 giugno 1984. Attorno a questi elementi ruota il documentario, che è costruito su vari piani, da quello biografico a quello letterario, da quello del cinema a quello della storia e della memoria. In tale contesto si incontrano, inevitabilmente fondendosi e confondendosi, personaggi autentici ed elementi veri e figure ed invenzioni romanzesche e cinematografiche. La regia è affidata a Gloria De Antoni, già autrice di I sentieri della gloria. La fotografia è di Bruno Beltramini e la consulenza storica di Carlo Gaberscek.
Il punto di partenza del progetto è il film Addio alle armi, girato a Venzone e nei dintorni di Stazione per la Carnia (strada di Tugliezzo) nei mesi di marzo e aprile di quasi cinquant’anni fa. Molti componenti del prestigioso cast (Rock Hudson, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Leopoldo Trieste…) non ci sono più, ma torna a Venzone Franco Interlenghi, accompagnato dalla moglie, l’attrice Antonella Lualdi. Nel film Interlenghi interpreta il ruolo di Aimo, un giovane soldato, che appare in diverse sequenze a fianco degli attori principali. Con lui vecchie comparse e abitanti del luogo contribuiranno a rievocare l’impatto creato in quei giorni dall’irruzione del mitico mondo hollywoodiano (era una produzione David O. Selznick, lo stesso di Via col vento) in un piccolo centro di provincia friulano. Altre location del documentario prodotto dalla Cineteca del Friuli sono la villa della Tenuta Angoris, azienda famosa per i suoi vini, presso Cormons, dove il produttore americano e sua moglie Jennifer Jones (la crocerossina Catherine Barkley nel film) erano ospiti all’epoca dei conti Miani, e la settecentesca villa dei conti Trento di Dolegnano del Collio (San Giovanni al Natisone), dove dal 1915 al 1917 fu attivo un ospedale da campo della Croce Rossa Britannica, a cui Hemigway si ispirò per l’ “ospedale inglese” del suo romanzo.
Il secondo nucleo del documentario riguarda la presenza dello scrittore, principalmente nella Bassa friulana, in occasione di battute di caccia e di pesca, ospite - tra il 1947 e il 1954 - nelle antiche e scenografiche dimore di famiglie signorili locali, in un ambiente che rappresentava ancora una sorta di “profondo Sud friulano”, un mondo verde di campi, salici, pioppi, corsi d’acqua, lagune, paludi. Esperienze confluite in Di là dal fiume e tra gli alberi, storia di un vecchio colonnello americano e di Renata, una contessina, simbolo della giovinezza e dell’amore, la cui figura è ispirata a Adriana Ivancich, appartenente ad una famiglia di cui lo scrittore era amico, proprietaria di una magnifica villa cinquecentesca sulle rive del fiume a San Michele al Tagliamento (di fronte a Latisana), che fu distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e di cui oggi esistono solo suggestive rovine in mezzo al grande parco. Altre tappe alla ricerca di testimonianze e ricordi: Villa de Asarta a Fraforeano di Ronchis; l’imponente Villa Kechler a San Martino di Codroipo e Lignano.

 

16 giugno 2005
CINEMA SOTTO LE STELLE 2005
Appuntamenti il mercoledì a Gemona, il giovedì ad Artegna e il venerdì a Trasaghis
Prima proiezione il 29 giugno a Gemona con Shark Tale
il 10 agosto serata con Dante Spinotti

Torna il cinema all’aperto a Gemona, Trasaghis e Artegna. La rassegna Cinema sotto le stelle curata dalla Cineteca del Friuli in collaborazione con il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine e con il sostegno dei comuni di Gemona e Trasaghis e dell’Associazione Pro Artegna, porterà, da fine giugno a fine agosto, su grandi schermi installati in parchi, piazze e piazzali, ben diciassette titoli dell'ultima stagione cinematografica, scelti tra i film per ragazzi e famiglie e per gli amanti del cinema d’essai.
A illuminarsi per primo, mercoledì 29 giugno alle 21.30, sarà lo schermo del Parco di via Dante a Gemona, con le coloratissime creature marine della commedia animata Shark Tale, che ironizza su vizi e vezzi di personaggi illustri e superpremiati di Hollywood, alcuni dei quali – come Robert De Niro, Martin Scorsese ma anche Will Smith, Renée Zellweger, Angelina Jolie – prestano la loro voce ai pesci protagonisti nella versione originale americana. E da Hollywood arriverà anche quest’anno, per le vacanze agostane nella sua Carnia, Dante Spinotti, offrendo alla Cineteca l’occasione per una proiezione speciale dell’ultimo film di cui ha diretto la fotografia: After the Sunset di Brett Ratner, con Pierce Brosnan, che sarà presentato dallo stesso Spinotti al pubblico del Parco di via Dante mercoledì 10 agosto.
L’appuntamento con il cinema a Trasaghis sarà invece il venerdì (unica eccezione giovedì 11 agosto), con proiezioni in paese e sulla riva del lago, ad Alesso, Braulins e Avasinis, mentre ad Artegna toccherà gli ultimi due giovedì di luglio.
Questo il calendario per ogni località: Gemona, Anfiteatro di Via Dante: Shark Tale (29/6); Neverland – Un sogno per la vita con Johnny Depp e Dustin Hoffman (6/7); Un bacio appassionato di Ken Loach (13/7); Donnie Darko di Richard Kelly (20/7); Cuore sacro di Ferzan Ozpetek (27/7); Ma quando arrivano le ragazze? di Pupi Avati (3/8); presentazione speciale con Dante Spinotti di After the Sunset di Brett Ratner (10/8); Lemony Snicket: Una serie di sfortunati eventi con il trasformista Jim Carrey ancora una volta in stato di grazia e ovviamente irriconoscibile (17/8). Comune di Trasaghis: Shrek 2 (Alesso, Piazza 1° maggio, 1/7); il pluripremiato agli Oscar Million Dollar Baby di Clint Eastwood, con Clint Eastwood, Hilary Swank e Morgan Freeman (Braulins, Area Biblioteca, 8/7); La vita è un miracolo di Emir Kusturica (Peonis, Area Canonica, 22/7); La morte sospesa di Kevin McDonald (Riva Est del Lago, 29/7); un altro premio Oscar, Mare dentro di Alejandro Amenabar, con Javier Bardem (Riva Ovest del Lago, 5/8); La foresta dei pugnali volanti di Zhang Yimou (Avasinis, Piazza 2 maggio, 11/8); I ragazzi del coro di Christophe Barratier (Trasaghis, Area Chiesa, 19/8). Artegna: Gli incredibili di Brad Bird (Piazzale della Pieve, 21/7); Melinda e Melinda di Woody Allen (Piazza Marnico, 28/7). Le proiezioni, tutte a ingresso gratuito, cominceranno con l’arrivo del buio, intorno alle 21.30 a luglio e 15-30 minuti prima in agosto.
Il programma completo con le recensioni dei film insieme alle ultime novità disponibili per la lettura e la visione alla Cineteca del Friuli, saranno pubblicati sul sito Internet della Cineteca www.cinetecadelfriuli.org e sul notiziario Il raggio verde. Info: cdf@cinetecadelfriuli.org, tel. 0432 980458.

 

26 maggio 2005
CON LA GRANDE GUERRA IN FOTOGRAFIA
SI CONCLUDE LA TRE GIORNI MONICELLIANA

All'inaugurazione della mostra sarà presente il regista
domenica 29 maggio, ore 18, Galleria della Cineteca, Gemona
La grande guerra di Mario Monicelli, annoverato tra i capolavori del cinema italiano, Leone d'oro a Venezia e tra i migliori film in assoluto sulla guerra è anche, insieme a Addio alle armi, la maggiore produzione cinematografica che ha interessato il Friuli come set.
I momenti della lavorazione - un mese e mezzo di riprese realizzate nell'estate del 1959, a Sella Sant'Agnese (sopra Gemona), Venzone, Nespoledo e Palmanova - sono documentati nelle immagini scattate da diversi fotografi di scena, tra cui il grande Sergio Strizzi. Alcuni di questi scatti saranno esposti, a partire da domenica 29 maggio 2005, alla Galleria della Cineteca, in Piazza Municipio a Gemona, nella mostra I sentieri della gloria. All'inaugurazione, fissata per le 18, sarà presente lo stesso Mario Monicelli, che concluderà così, dopo la cerimonia per la laurea ad honorem il 27 e la proiezione della Grande guerra in Piazza Libertà a Udine il 28, una "tre giorni" friulana molto intensa.
Divisa in due parti, l'esposizione gemonese affianca alle fotografie in bianco e nero del '59, quelle a colori realizzate sul set del reportage di Gloria De Antoni - anche lei presente all'inaugurazione - I sentieri della gloria - In viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della grande guerra, che nel 2004 ha ricondotto il regista nelle località dove aveva girato il suo film. Immagini di ieri e di oggi, testimoni di un'opera cinematografica importante capace di catturare sempre nuovo interesse e di un affetto particolare tra il Friuli e Monicelli che dura da quasi cinquant'anni. La mostra, a ingresso libero, resterà aperta fino al 28 agosto con il seguente orario:10.30-13.00 e 15.30-19.30, solo giorni festivi. Info: 0432 980458, cdf@cinetecadelfriuli.org
La stessa sera di domenica 29 maggio, a partire dalle ore 21, Mario Monicelli e Gloria De Antoni saranno al Cinema Castello in Piazza del Duomo a Spilimbergo - paese d'origine della De Antoni - per la proiezione del reportage I sentieri della gloria, organizzata dal circolo culturale Il Tagliamento in collaborazione con la Cineteca del Friuli. Su inizitiva della Pro loco di Palmanova, il film sarà riproposto la sera seguente, lunedì 30 alle 20.30, all'Auditorium San Marco di Palmanova e a introdurre la proiezione ci sarà Gloria De Antoni.

 

5 maggio 2005
DA REDIPUGLIA A CAPORETTO IN TRENO A VAPORE
Percorsi di pace sui luoghi della Grande Guerra
Sabato 7 maggio 2005

La partenza da Redipuglia di prima mattina non ha scoraggiato gli oltre 250 passeggeri - e sarebbero stati molti di più se si fossero potute accogliere tutte le richieste - del treno a vapore che sabato 7 maggio, in occasione del 90° anniversario dall'ingresso dell'Italia nel primo conflitto mondiale, andranno alla riscoperta dei luoghi che furono teatro dei combattimenti tra gli eserciti italiano e austro-ungarico. Con l'assistenza di guide esperte che aiuteranno a "leggere" i segni della presenza militare e delle battaglie ma anche ad apprezzare le bellezze naturalistiche del paesaggio, l'itinerario si snoderà tra Italia e Slovenia, facendo tappa a Gorizia e Nova Gorica per giungere a Santa Lucia di Tolmino, dove termina la ferrovia. Da qui, il viaggio proseguirà in pullman fino al museo storico di Caporetto, oggi Kobarid. La visita all'Ossario Italiano, il "rancio militare" alla Fortezza di Kluze e una rievocazione storica con figuranti in divisa italiana e austro-ungarica fanno parte del programma, che si concluderà con il rientro, sempre a bordo del treno, a Redipuglia, dove l'arrivo è previsto intorno alle 18.
Organizzato in collaborazione con la Pro Loco Fogliano Redipuglia, questo primo "percorso di pace" su treno d'epoca inaugura il progetto Sulle tracce della Grande Guerra, curato dalla Cineteca del Friuli nell'ambito del programma di iniziativa comunitaria Interreg IIIA Italia-Slovenia gestito dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Tra le iniziative che sono annunciate per le prossime settimane anche l'uscita di un cd-rom che illustra numerosi altri itinerari da percorrere individualmente sui luoghi della Grande Guerra.

 

18 aprile 2005
SULLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA
Su un treno a vapore un viaggio alla riscoperta dei luoghi del conflitto

Il 7 maggio prossimo, alla vigilia del 90° anniversario dall'ingresso dell'Italia nel primo conflitto mondiale, partirà da Redipuglia uno storico treno a vapore che condurrà i passeggeri attraverso un insolito itinerario alla riscoperta dei luoghi che furono teatro dei combattimenti italo-austriaci. Passando per Gorizia e Nova Gorica, accompagnati da hostess vestite da crocerossine e da guide esperte che illustreranno gli aspetti storico-culturali del percorso ma anche le sue bellezze naturali, i viaggiatori arriveranno a Santa Lucia di Tolmino, in Slovenia, dove termina la ferrovia. Da qui un'autocorriera li condurrà a Caporetto, oggi Kobarid, per la visita al museo che testimonia i giorni della battaglia combattuta alla fine di ottobre del 1917, costata centinaia di migliaia di vite umane e risoltasi nella disfatta italiana. A seguire, sono previsti la visita all'Ossario Italiano e il "rancio militare" alla Fortezza di Kluze.
Il viaggio inaugura il progetto Sulle tracce della Grande Guerra, curato dalla Cineteca del Friuli e diretto dallo storico Lucio Fabi nell'ambito del programma di iniziativa comunitaria Interreg IIIA Italia-Slovenia gestito e realizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Principale partner sloveno è il Museo di Caporetto. Tra gli altri enti e associazioni coinvolti, il CEI- Central European Initiative, la Pro Loco Fogliano Redipuglia, Trenitalia, il Centro Espressioni Cinematografiche, il Centro Arti Visive Visionario e il Comune di Udine, Cinemazero di Pordenone e gli uffici turistici transfrontalieri.
L'intento, oltre a quello comune a tutti i progetti Interreg di promuovere l'integrazione transfrontaliera, è quello di far conoscere meglio e di valorizzare quella parte di territorio a cavallo tra Italia, Slovenia e Austria, che dal conflitto è stato profondamente segnato. Ossari, monumenti, musei, resti di fortezze e postazioni blindate, trincee e camminamenti, caverne e gallerie, cippi e cimiteri dismessi, lapidi e graffiti sono le tappe di un percorso conoscitivo alla ricerca di un passato che ha visto cadere centinaia di migliaia di persone, molte delle quali cittadini dei tre paesi allora divisi e oggi uniti nel comune disegno europeo. L'opera di valorizzazione, che punta anche ad un incremento di presenza turistica nel territorio, si avvale di diversi strumenti, di cui il viaggio in treno d'epoca è solo il più spettacolare. E' in via di realizzazione un cd-rom che illustrerà sei diversi itinerari transfrontalieri che spaziano dalla Carnia all'Alto Isonzo, al Carso triestino. Il cd guiderà il visitatore virtuale attraverso un percorso interattivo su mappe "sensibili" che attivano fotografie, brevi testi informativi e filmati tratti da rari documentari di guerra facenti parte del patrimonio cinematografico della Cineteca del Friuli. Nei prossimi mesi sono previsti inoltre una serie di incontri e proiezioni per il pubblico e per le scuole e la realizzazione di una pagina web. A novembre, infine, si terranno due seminari rivolti ad operatori culturali italiani e sloveni ai quali saranno illustrate le varie fasi del progetto affinché il modello possa essere esportato e adottato da altre istituzioni.
Per informazioni e per prenotare il viaggio in treno a vapore: tel. 0481 489139 / 489999 (Ufficio IAT, Pro Loco Fogliano Redipuglia) dal lunedì al sabato.

 

9 febbraio 2005
PRESENTAZIONE ROMANA PER I SENTIERI DELLA GLORIA
Saranno presenti Mario Monicelli, Gloria De Antoni, Oreste De Fornari
10 febbraio 2005, ore 19.30, Sala Trevi, Roma

Proiezione romana per il reportage, girato l’estate scorsa in Friuli, I sentieri della gloria – In viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della grande guerra. La Cineteca Nazionale-Centro Sperimentale di Cinematografia ha chiesto di presentarlo al pubblico capitolino dopo la calorosa accoglienza ricevuta a Torino e nei capoluoghi della nostra regione. Per l’occasione, giovedì 10 febbraio alle 19.30, in Sala Trevi ci saranno il protagonista, Mario Monicelli, premiato il 4 febbraio scorso con il Nastro d’Argento alla carriera, l’autrice Gloria De Antoni e Oreste De Fornari, che ha collaborato al film. Per la Cineteca del Friuli, che lo ha prodotto con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, sarà presente il direttore Livio Jacob, mentre a portare il saluto della Regione sarà il consigliere Piero Colussi.
Sempre in questi giorni, alla Cineteca del Friuli stanno arrivando numerose altre richieste per presentare I sentieri della gloria in varie parti d’Italia. Una data già fissata è il 31 marzo, quando il film sarà proiettato al primo Backstage Film Festival organizzato dal Centro Cinema Città di Cesena.
Il reportage propone un Monicelli che, tra il serio e il divertito, torna nelle località dove aveva girato, nel 1959, La grande guerra con Vittorio Gassman e Alberto Sordi: Sella Sant’Agnese a Gemona, Venzone, Palmanova, cui si aggiunge la Laguna di Marano, utilizzata dal regista un quarto di secolo più tardi per alcune scene di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. Ritrovando luoghi e persone, il regista nota quello che è rimasto immutato da allora ma soprattutto quello che è cambiato, irrimediabilmente segnato dal terremoto e non solo. Nell’abile montaggio di Letizia Caudullo, le immagini friulane si alternano a momenti registrati successivamente in studio a Roma, con Monicelli e la De Antoni che rivedono e commentano il viaggio-pellegrinaggio in Friuli. Se i continui spostamenti nello spazio e nel tempo danno ritmo e fluidità al racconto, a dargli levità e, insieme, spessore, sono le considerazioni importanti o scherzose, sempre acute e velate di sottile ironia del suo straordinario protagonista, per una volta davanti alla cinepresa.

 

2 febbraio 2005
PROSEGUE A GORIZIA LA TOURNÉE REGIONALE DEL FILM SU MONICELLI “I SENTIERI DELLA GLORIA”
Sarà presente l’autrice Gloria De Antoni
3 febbraio 2005, ore 20.45, Cinema Vittoria, Gorizia

Dopo la calorosa accoglienza riservata dal pubblico di Torino, Trieste, Udine e Pordenone a I sentieri della gloria – In viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della grande guerra, il reportage di Gloria De Antoni prosegue la sua tournée regionale al Cinema Vittoria di Gorizia, dove sarà presentato a cura del Kinoatelje giovedì 3 febbraio. A introdurre la proiezione, che seguirà l’omaggio a Nora Gregor con cui si apre la serata alle 20.45, ci saranno l’autrice Gloria De Antoni, Livio Jacob, direttore della Cineteca del Friuli, che ha prodotto il film con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia - Assessorato alle Attività Produttive e della Friuli Venezia Giulia Film Commission, e lo storico-archeologo del cinema Carlo Gaberscek, consulente per le riprese in Friuli e autore, insieme a Jacob, del volume Il Friuli e il cinema da cui il film ha tratto ispirazione.
Il soggetto è noto: a pochi mesi dal suo 90° compleanno, il regista torna sui set friulani dove 45 anni prima aveva girato uno dei suoi capolavori, La grande guerra, con Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Silvana Mangano. Ritrova i luoghi, irrimediabilmente cambiati dal terremoto del 1976, e le persone, anch’esse cambiate ma che conservano vivo il ricordo dei giorni delle riprese, a cui molte di loro parteciparono come comparse. Le tappe principali di questo viaggio nello spazio e nel tempo sono Sella Sant’Agnese nel comune di Gemona, Venzone, Palmanova, la linea ferroviaria Sacile-Gemona e la laguna di Marano, quest’ultima non utilizzata per La grande guerra ma della cui bellezza e atmosfera Monicelli si sarebbe ricordato quando, oltre vent’anni dopo, la scelse per giravi alcune scene di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1984), con Ugo Tognazzi.
L’espediente narrativo su cui il reportage è costruito – Monicelli e Gloria De Antoni che rivedono in studio commentando, riflettendo o scherzandoci su, ricordando o fingendo di ricordare le scene girate in Friuli – dà ritmo e scorrevolezza al film mentre si delinea il ritratto del suo saggio, lucido e ironico protagonista. La serata è a ingresso libero.

 

17 gennaio 2005
LA PRIMA PROVA D'ATTORE DI MARIO MONICELLI
" I SENTIERI DELLA GLORIA"
IN VIAGGIO CON MARIO MONICELLI SUI LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA

di Gloria De Antoni
Anteprima nazionale: Torino, 20 gennaio 2005
Prime regionali: Trieste, 24 gennaio; Udine, 25 gennaio; Pordenone, 26 gennaio 2005

Mario Monicelli, uno dei padri (con Dino Risi) della commedia all'italiana e regista del capolavoro La grande guerra (1959), con Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Silvana Mangano, nel maggio del 2005 festeggerà il suo 90° compleanno. Nello stesso mese, ricorrono anche i 90 anni dall'ingresso dell'Italia nel primo conflitto mondiale. Un doppio anniversario che la Cineteca del Friuli ha voluto celebrare realizzando un documentario di 42 minuti intitolato I sentieri della gloria - In viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della grande guerra. Una produzione curata e realizzata dall'autrice televisiva Gloria De Antoni con la collaborazione di Oreste De Fornari e con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia - Assessorato alle Attività Produttive e della Friuli Venezia Giulia Film Commission.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del film, svoltasi questa mattina (17 gennaio) a Udine, sono state annunciate le prime date di proiezione del film: dopo l'anteprima al Museo Nazionale del Cinema di Torino il 20 gennaio 2005, I sentieri della gloria comincerà una prima "tournée" in Friuli: il 24 a Trieste, al festival Alpe Adria Cinema, il 25 a Udine, al nuovo multisala cittadino Visionario, e il 26 a Pordenone, a Cinemazero. Alle proiezioni di Trieste, Udine e Pordenone saranno presenti Mario Monicelli, Gloria De Antoni e, a Torino, anche Oreste De Fornari.
Girato l'estate scorsa a Sella Sant'Agnese nel comune di Gemona, a Venzone, a Palmanova, sul treno della linea ferroviaria Sacile - Gemona e a Marano Lagunare (dove nel 1984 il regista girò alcune scene di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno con un indimenticato Ugo Tognazzi), I sentieri della gloria ha riportato Mario Monicelli sui set friulani. È stata un'occasione per incontrare alcune delle comparse della Grande guerra e coloro che nel giugno del 1959 avevano accolto affettuosamente la troupe del film. Oltre a Gloria De Antoni, costantemente al suo fianco, ad accompagnare Monicelli c'erano lo scenografo di allora Mario Garbuglia autore, tra l'altro, delle scenografie di un altro capolavoro girato in Friuli, Addio alle armi con Rock Hudson e Jennifer Jones (oltre che delle scene "magiche", tutte in interni, di Le notti bianche (1957) di Luchino Visconti, per il quale avrebbe poi realizzato le scenografie e gli arredamenti di Rocco e i suoi fratelli, Il gattopardo, Vaghe stelle dell'Orsa, L'innocente), lo storico-cinefilo-archeologo Carlo Gaberscek e il direttore della Cineteca del Friuli Livio Jacob, consulenti per le riprese in Friuli nonché autori del volume "Il Friuli e il cinema", libro ispiratore del documentario.
Due sono i piani narrativi su cui è costruito il film. Mario Monicelli, in una sorta di film nel film, a distanza di qualche tempo, rivede in studio il suo viaggio-pellegrinaggio in Friuli. Garbatamente stuzzicato dalla De Antoni, il regista commenta le immagini e le arricchisce di ricordi personali e di riflessioni cariche di saggezza e di umorismo che costituiscono la parte più pregnante e insieme più divertente del film. Un buon ritmo, un andamento fluido e un'alternanza di toni leggeri e momenti più riflessivi, ripropongono - anche da un punto di vista formale - i modi della commedia monicelliana. I sentieri della gloria, che può essere considerato la prima prova d'attore di Monicelli, traccia il ritratto di un grande maestro del cinema e soprattutto di un uomo diretto, arguto e profondo, sempre e ancora estremamente curioso e interessato alla realtà.

L'autrice
Gloria De Antoni, nata a Udine, vive tra Roma e Spilimbergo. Laureata al DAMS di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia, con tesi in Istituzioni di Regia (1978). Durante e dopo l'Università lavora nel cinema come segretaria di edizione, e nel teatro come aiuto regista. Nel 1980 cura e traduce per Savelli (con Loredana Scaramella) i Racconti crudeli di Villiers de l'Isle-Adam. Dal 1976 al 1987 scrive regolarmente di letteratura, teatro, cinema e costume su quotidiani e riviste tra cui La Voce Repubblicana, L'Umanità, Sipario, Paese Sera (1978-1980), Corriere della Sera (1981-1987). Dal 1981 lavora per la Rai come programmista-regista, redattrice e conduttrice di programmi radio e Tv: La luna nel pozzo (1981), Sere d'estate (1982), Commedie vecchio stile (1983), Il giro del sole (1984), Radiotabloid (1985), I giorni (1986), Il pesce fuor d'acqua (1986), Radiodue presenta (1987) (Radio Due); Il paginone (1982) (Radio Uno). Uno Mattina (1987-88) (Rai Uno), Va' pensiero (1988), Fluff (1988-89), Samarcanda (1989-90, 1990-91, 1991-92), Aldebaran (1991), Parte civile (1992) (Rai Tre). Dal 1990 è autrice e conduttrice, quasi sempre con Oreste De Fornari, di Schegge di radio a colori (1990), Magazine 3 (1992-93, 1993-94), Letti gemelli (1994-95), Perdenti (1995 e 1996), Le infedeli (1997), La principessa sul pisello (1998), Pacem in terris (1999 e 2000), La fonte meravigliosa (2001) (Rai Tre). Romanzo popolare (2002), Noi siamo le signore (2002), La cavallina storna (2003) (Raisat Album). L'ora del sapone (2004) (Raisat Extra). Nel 2004 partecipa al programma pomeridiano Casa Rai Uno con una rubrica di consigli di letture per signore. Attualmente copre uno spazio settimanale all'interno del contenitore di Rai Uno, Uno Mattina. Ancora con De Fornari ha condotto per Venezia Cinema due edizioni di Incontri con gli autori italiani, nonché la trasmissione di Radio Tre dedicata alla Mostra del Cinema (1995-96), e nel 1996 il Premio della Satira di Forte dei Marmi. In varie occasioni ha presentato libri di autori italiani, tra cui Sabina Guzzanti, Walter Veltroni, Mauro Covacich.

 

 

 
Archivio Cinema