I film della Cineteca

Film dei fratelli Lumière, Georges Méliès, Edwin S. Porter, Thomas A. Edison, Mack Sennett, Thomas H. Ince, David W. Griffith, Max Linder, André Deed, Ferdinand Guillaume, Charles Chaplin: ecco i nomi con cui iniziava nel 1979 l'archivio film della Cineteca del Friuli. Erano copie 16mm acquisite negli Stati Uniti tramite la Blackhawk e altre fonti public domain. È così che di Chaplin, ad esempio, abbiamo recuperato quasi tutti i titoli Keystone, Essanay e Mutual, allora assai poco visti.
Nel 1981 tramite Enrique J. Bouchard di Buenos Aires rintracciamo altre comiche di e con Max Linder. Sono anni che “le roi du rire” è praticamente invisibile in Italia ed è per questo nel settembre del 1982 con Cinemazero allestiamo a Pordenone una personale che di fatto sarà la prima edizione delle Giornate del Cinema Muto.
Parallelamente ai film comici raccogliamo cartoni animati, quasi tutti a 16mm e quasi tutti di produzione americana, salvo qualche Emile Cohl e pochi altri materiali europei. Questa collezione, giunta oggi a più di mille titoli, è alle origini delle 14 edizioni del Festival del Cartone Animato nato nel 1978 e proseguito sino al 1992. L'interesse delle Giornate del Cinema Muto per le origini dell'animazione ha favorito il restauro di film degli anni Venti dei fratelli Fleischer e di Disney.
I titoli su pellicola 35mm e 16mm presenti oggi in Cineteca sono circa 9000: 50% di finzione e 50% cinegiornali e documentari. Sono pure rappresentati, in circa 1000 copie, i piccoli formati come il 17,5mm, il 9,5mm, l'8mm e il Super8. La più recente acquisizione è una collezione di 24 rarità Edison in formato 22mm destinate, un secolo fa, all'Home Kinetoscope.
L'arricchimento del patrimonio è avvenuto nel corso degli anni grazie a scambi con altre cineteche, donazioni, depositi e acquisti.
Il periodo muto è rappresentato da 1300 titoli: quello italiano comprende film Cines, Ambrosio, Itala Film, Pasquali, Tiber, Pittaluga e una raccolta di documentari e cinegiornali sulla Grande Guerra.
I nitrati da noi conservati sono circa 200 e sono stati ceduti da studiosi e collezionisti come Anthony Saffrey, Bob Geoghegan, David Gillespie, Livio Fantina, Clara Gallini, Attilio Giovannini, Carlo Montanaro, Aldo Predonzan, Kevin Brownlow e Davide Turconi; da archivi come il Bundesarchiv-Filmarchiv di Berlino, lo Svenska Filminstitutet di Stoccolma, la Library of Congress di Washington, il National Film and Sound Archive di Canberra.
Nel 2005 la George Eastman House di Rochester ci ha donato 700 copie 16mm di “classici” WB e MGM degli anni '30-'60 (si veda Things Change, l'articolo scritto per il nostro sito da Piero Tortolina).
Due fondamentali acquisizioni hanno accresciuto la nostra raccolta di pellicole italiane a 35mm: la prima risale al 1995, anno in cui ben 630 lungometraggi sono stati recuperati da un magazzino tedesco su segnalazione di un giovane restauratore, Martin Koerber, oggi direttore della Deutsche Kinemathek di Berlino; l'altra al 2007, quando, grazie a Freddie Ogterop che era in contatto con Marina Mottin, 196 titoli appartenuti all'Italian Club sono arrivati a Gemona dal Western Cape Provincial Library Service di Cape Town. In entrambi i casi si tratta di produzioni realizzate per lo più fra gli anni Cinquanta e Settanta e destinate al circuito dei nostri emigranti in Gemania e in Sud Africa, e infatti i film sono tutti in edizione italiana senza sottotitoli.
Recente è il deposito da parte della Regione del Veneto di 1300 bobine a 16mm e a 35mm con circa 200 documentari in più copie. Sono film di corto e mediometraggio rialenti agli anni '60-'80 e firmati da registi come Folco Quilici, Nelo Risi, Carlo Lizzani, Giorgio Ferroni, Ermanno Olmi. Gli argomenti trattati riguardano in prevalenza la cultura, le arti, la storia, le tradizioni, le personalità del Veneto e in qualche caso del Friuli Venezia Giulia.
Naturalmente la Cineteca presta particolare attenzione alla cultura, alla storia e alle personalità del Friuli Venezia Giulia (ma anche del Veneto e della Slovenia e della Croazia) e raccoglie non solo i film di finzione qui girati da cineasti venuti da Cinecittà o da Hollywood, ma anche le produzioni locali, i documentari e i cinegiornali e i film a passo ridotto dei cineamatori. Nell'archivio hanno trovato posto e valorizzazione i lavori di Dante Spinotti, Marcello De Stefano, Guido Galanti, di Antonio Seguini De Santi, di Antonio Antonelli, di Annedi Delli Zotti, di Giorgio Trentin, di Romolo Marcellini e di Oreste Biancoli.
Nel 2007 è stata intrapresa la digitalizzazione di tutte le opere di De Stefano a partire dai negativi dei film (in prevalenza a 35mm): a operazione conclusa, le copie e i negativi saranno depositati presso l'Archivio Cinema.


 

 
Archivio Cinema