I SENTIERI DELLA GLORIA

In viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della Grande Guerra
29 maggio - 28 agosto 2005

In esposizione, una quindicina di immagini realizzate nel 1959 sul set del film La grande guerra dal fotografo di scena ufficiale Sergio Strizzi, e dai due fotografi locali, Tino da Udine e Donato Maieron, ed altrettante foto a colori scattate nel luglio 2004 da Ivan Marin durante le riprese del documentario I sentieri della gloria a Sella Sant’Agnese di Gemona, a Venzone e a Palmanova.

In viaggio con Mario Monicelli e Gloria De Antoni sui luoghi della Grande Guerra
di Carlo Gaberscek

Mario Monicelli è ritornato in Friuli sui luoghi della sua Grande Guerra in un documentario-inchiesta di cui è autrice Gloria De Antoni, prodotto dalla Cineteca del Friuli, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, realizzato all'inizio del mese di luglio del 2004 e già presentato in molti festival e rassegne da gennaio a maggio 2005 (e sono previsto altri passaggi, fra cui uno televisivo a Fuori Orario.
La grande guerra , diretto da Mario Monicelli a Venzone, Sella Sant'Agnese (sopra Ospedaletto), Palmanova e Nespoledo di Lestizza dal 25 maggio a metà giugno del 1959, seguito con molto interesse dalla stampa locale dell'epoca, è un'opera cinematografica ed un evento rimasto sempre vivo nella memoria dei friulani. Un ritorno dunque, quarantacinque anni dopo, e un confronto del regista con i luoghi e la gente che fu coinvolta nella lavorazione del film. Una rimpatriata motivata - tra l'altro - da una coincidenza di anniversari: novant'anni fa l'Italia entrò in guerra e pochi giorni prima (il 16 maggio 1915) nacque a Viareggio Mario Monicelli.
Monicelli ripercorre dunque i luoghi del suo film accompagnato e diretto da una friulana, Gloria De Antoni, nota regista e conduttrice televisiva ( Magazine 3 , Letti gemelli , Perdenti ). Fanno da “cornice” a questo documentario i commenti, le riflessioni, le curiosità, le “lezioni”, le domande, le risposte che Monicelli e la De Antoni si scambiano mentre stanno rivedendo in studio, in fase di montaggio, il materiale girato in Friuli.
I sentieri della gloria : una prova di regia garbata, di scorrevole limpidezza da parte di Gloria De Antoni, che riesce a riproporre con naturalezza, finezza e misura i ritmi, le cadenze, le atmosfere, le caratteristiche fondamentali del genere di cui Mario Monicelli è padre e maestro: una equilibrata alternanza di toni “leggeri”, divertenti, da commedia, e momenti più drammatici, intensi, di riflessione; una articolazione fluente; un agile andamento episodico, antologico, nel dinamico intreccio di incontri, luoghi, tempi, situazioni, che non può non riferirsi a quel culto del breve, dell'efficacemente essenziale di cui lo stesso Monicelli, un regista che non ama i tempi lunghi e gli sviluppi narrativi dilatati, ha dato prove esemplari. Un documentario con un attore d'eccezione, personaggio concreto, vitale, spontaneo, dal tratto diretto, dall'espressione assolutamente concisa e sintetica, arguto, anti-sentimentale, sempre curioso, interessato alla realtà contemporanea, alla gente comune, con la quale si dimostra subito capace di stabilire un dialogo, costantemente attento al “senso comune”, al “discorso popolaresco”. Un grande regista per il quale il genere comico-umoristico ha rappresentato una via d'accesso privilegiata alla realtà italiana, che ha saputo creare un rapporto forte con lo spettatore, proponendo con le sue opere non soltanto una rappresentazione della realtà, ma anche un invito a confrontarsi con le contraddizioni della vita, sempre sostenuto dallo sguardo ironico e sdrammatizzante della commedia. Un maestro di cinema e di vita, che anche in questo documentario si dimostra capace di esprimere una formula per fronteggiare gli eventi, per mantenere quell'equilibrio che ci consente di vivere con buon senso e, dunque, a lungo.