FELLINEIDE

MOSTRA DI TAZIO SECCHIAROLI: G. MASTORNA OPERA INCOMPIUTA
21 marzo - 3 agosto 2002
Orario di apertura:
sabato: 17-19; domenica e festivi: 10-12, 16-19
Ingresso libero

Mostra delle foto di Tazio Secchiaroli sulla preparazione di Il viaggio di G. Mastorna, eterno progetto felliniano mai realizzato, "il film non fatto più famoso della storia del cinema", come lo definisce Vincenzo Mollica.
In alcune delle fotografie esposte, il musicista solitario, l'instancabile viaggiatore G. Mastorna col volto di un Mastroianni un po' trasandato e sognante, è colto in situazioni che sarebbero poi diventate immagini per il film e il viaggio sembra pronto a cominciare. Come spiegò Fellini a Giovanni Grazzini nel 1983: "Alla fine di ogni film ... il suggestivo fantasmone si ripresenta come per chiedermi di essere realizzato, e ogni volta accade qualcosa che lo fa riaffondare, glorioso relitto, nelle profondità abissali dove giace e da dove, prodigiosamente, continua a mandare fluidi, correnti radioattive che hanno nutrito i film che ho fatto al posto suo. Sono sicuro che senza il Mastorna, non avrei immaginato il Satyricon, o almeno non lo avrei immaginato così come poi l'ho realizzato; né il Casanova, e nemmeno La città delle donne. E anche E la nave va e Prova d'orchestra hanno un piccolo debito con Mastorna. La cosa strana è che quella storia pur essendosi generosamente dissanguata in tanti miei film, rimane miracolosamente integra nella sua struttura narrativa, non si è rimpicciolita né scarnificata, ed è sempre la più attuale di tutte le storie che posso immaginare." Chissà che non avesse ragione Mastroianni quando disse a Fellini: "Forse ci ritroveremo lassù. Non sapendo che fare, hai visto mai che lo gireremo dall'altra parte, questo Viaggio di Mastorna?"

Tazio Secchiaroli nasce a Roma nel 1925. Esordisce come "scattino", durante la seconda guerra, cogliendo con il suo obiettivo le facce anonime e sorridenti dei soldati americani. Dopo la guerra inizia l'attività di fotoreporter in un quotidiano della sera romano, poi va a lavorare per l'agenzia di Porry Pastorel, maestro di intere generazioni di fotografi. Nel 1955 fonda, assieme a Sergio Spinelli, la Roma Press Photos, e l'anno successivo esegue uno scoop durante il celebre "caso Montesi". Nel 1958 inizia con altri colleghi a seguire i frequentatori delle notti romane, tra via Veneto, Piazza di Spagna e altri posti. L'ex re Farouk si adira con Secchiaroli che lo fotografa con due accompagnatrici, e lo prende per il collo. Anthony Franciosa, colto dai fotografi - tra essi Secchiaroli - assieme a Ava Gardner, li prende a pugni. Idem fa Anthony Steel, marito di Anita Ekberg, uscendo dal night Vecchia Roma. Secchiaroli fotografa lo spogliarello al night Rugantino della ballerina Aiché Nanà, uno "scandalo" che fa epoca. Le immagini genialmente rubate della Roma notturna incuriosiscono Fellini che sta lavorando alla sceneggiatura del film La dolce vita. Secchiaroli collabora con lui per molti anni, senza interruzione, ma segue anche i set di altri registi. Fellini lo ribattezza "Paparazzo" (il nome di un invadente compagno di scuola del regista); e cosi chiama anche il personaggio del fotoreporter della Dolce vita incarnato dall'attore Walter Santesso. Col tempo, Secchiaroli si trasforma nell'amico e nel consulente per l'immagine di molti dei divi che aveva inseguito di notte. Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Brigitte Bardot lo scelgono per i servizi fotografici di fiducia. Gira il mondo seguendo Sophia Loren nella sua carriera internazionale. Nel 1980, a Milano viene presentata la sua prima mostra personale. Nel 1983, Secchiaroli decide di smettere l'attività. Scompare nel luglio del 1998.

Dati biografici tratti dai seguenti volumi disponibili alla biblioteca della Cineteca del Friuli:
- Tazio Secchiaroli: Dalla Dolce vita ai miti del set, di Diego Mormorio, Milano, Motta Editore, 1998.
- I grandi fotografi: Tazio Secchiaroli, Milano, Fabbri Editore, 1983.
- Tazio Secchiaroli: The Original Paparazzo, Milano, Photology, 1996.
- G. Mastorna opera incompiuta, di Tazio Secchiaroli, Sellerio, Palermo 2000 (catalogo della mostra).