DA "ADDIO ALLE ARMI" A "LA DOLCE VITA"

PIERLUIGI PRATURLON, UN FOTOGRAFO FRIULANO SUL SET
24 maggio - 31 agosto 2003
Orario di apertura: giorni festivi, 10.30-13 / 16.30-20
Ingresso libero

Dopo la vasta esposizione allestita l'estate scorsa da Cinemazero a Villa Galvani a Pordenone, ecco un altro omaggio tributato a uno dei più grandi fotografi di scena e paparazzi italiani. Nel corso di una carriera quasi quarantennale, dagli anni '50 fino ai tardi anni '80, Pierluigi - come si faceva chiamare - ha vissuto e documentato, immortalandone l'atmosfera in immagini di grande fascino, alcuni tra i momenti più alti della cinematografia nazionale ed internazionale. Ricorda l'amico e collega Mario Tursi che "negli anni della dolce vita, lo studio Pierluigi era un posto obbligato, dove passavano tutti, compresi gli americani della Hollywood sul Tevere" e dei suoi scatti sono pieni i libri di cinema, anche se il nome di Pierluigi è troppo spesso colpevolmente dimenticato dalle storie della fotografia e dai dizionari fotografici.
Nella significativa selezione di immagini esposte a Gemona sono incluse, oltre alle immancabili Anita Ekberg tra gli zampilli della fontana di Trevi in La dolce vita di Federico Fellini e Sophia Loren in ginocchio e in lacrime in La ciociara , anche numerosi scatti realizzati sui set friulani di film importanti come Addio alle armi (1957) di Charles Vidor, con Rock Hudson e Jennifer Jones, girato in parte a Venzone; La grande guerra (1958) di Mario Monicelli, con Alberto Sordi e Vittorio Gassman; e La ragazza e il generale (1967) di Pasquale Festa Campanile, con Rod Steiger, Virna Lisi e Umberto Orsini. Un legame particolare quello con la nostra regione, essendo Pierluigi friulano d'origine: il nonno era di Pordenone, dove lui stesso arrivò nel 1945 con la famiglia sfollata da Roma e vi rimase per quasi un anno.
Persona generosa, dalla straordinaria carica vitale e umana e dalle grandi capacità comunicative, Pierluigi frequentò decine e decine di set stringendo amicizia con registi famosi, e fu il fotografo di fiducia di attrici quali Anita Ekberg, Sophia Loren, Audrey Hepburn e Kim Novak. Con Fellini ebbe un rapporto molto intenso e conflittuale. Dopo La dolce vita i due non collaborarono per molto tempo e il sodalizio riprese solo negli anni '70 con Amarcord (1973), Il Casanova di Federico Fellini (1976), Prova d'orchestra (1979), La città delle donne (1980), E la nave va (1983) e Ginger e Fred (1985), l'ultimo film che Pierluigi seguì interamente. Tra gli altri grandi titoli documentati dal fotografo e rappresentati alla Galleria della Cineteca, Guerra e pace (1956) di King Vidor, Timbuctù (1957), con John Wayne e Sophia Loren, Ben Hur (1959) di William Wyler, Ieri, oggi, domani (1963) e Matrimonio all'italiana (1964) di Vittorio De Sica, La ricotta (1963) di Pier Paolo Pasolini, C'era una volta il West (1968) di Sergio Leone
il catalogo della mostra è a cura di Antonio Maraldi e Andrea Crozzoli e costa 15 euro.