1976/2006
Area sismica: i video del terremoto

30 aprile/17 settembre 2006
Orario di apertura:
giorni festivi - 11-13 / 15.30-19
Ingresso libero

Fra i tanti progetti di ricerca che hanno caratterizzato il lavoro della Cineteca del Friuli, sicuramente uno dei più significativi è stato quello che si propone di recuperare e preservare i filmati girati subito dopo il terremoto e negli anni della ricostruzione, vale a dire quanto la RAI, gli operatori inviati dalle testate cinegiornalistiche italiane e dalle televisioni straniere, i documentaristi e i cineamatori, l'Esercito Italiano, il corpo dei Vigili del Fuoco, la Diocesi di Udine, la Regione Friuli Venezia Giulia avevano documentato con le loro cineprese.
Il lavoro di raccolta e di catalogazione non è ancora stato completato e solo una parte dei materiali girati si trova fisicamente in Cineteca (e, infatti, lanciamo un appello affinché chi possiede Super8, 16mm, 35mm e video che possano rientrare nel Fondo del terremoto 1976 ci contatti per digitalizzare questi materiali).
Nella mostra allestita presso la Galleria della Cineteca sono in visione soltanto alcuni dei documenti che abbiamo sin qui recuperato (ma tutto l'archivio filmico del terremoto è comunque consultabile, su appuntamento, nella nostra sede presso Palazzo Gurisatti).
I tanti materiali girati stanno a dimostrare (senza dimenticare il ruolo centrale della radio, della stampa nazionale e locale e di quella alternativa) la grande attenzione nei riguardi del terremoto, dell'emergenza e della ricostruzione da parte soprattutto della televisione. Un'attenzione in particolare della RAI nazionale e regionale che si concretizzò in tante trasmissioni giornalistiche e di approfondimento (i telegiornali, TG2 Dossier, Tam Tam) realizzate da Edek Osser, Giuseppe Marrazzo, Gianni Minà, Bruno Vespa, Gianni De Cleva per non citare che alcuni.
Questo interesse su quanto accadeva nell'area terremotata in quel periodo cruciale ha contribuito in modo determinante ad arricchire il dibattito attorno alla ricostruzione che, anni dopo, sarebbe stata guardata dal resto della nazione come modello Friuli.

 

FILMATI DISPONIBILI PER LA VISIONE

GEMONA PRIMA DEL TERREMOTO (1927-1976), Cineteca del Friuli (65')

TERREMOTO IN FRIULI (materiali girati il 7-8 maggio 1976)
Rai Due, riprese per servizi di Gianni Minà, Edek Osser e Giuseppe Marrazzo (35')

SERVIZI TG1 e TG2 RAI SUI TERREMOTI DI MAGGIO E SETTEMBRE 1976 (37')

MATERIALI RAI DAL 1976 AL 1979
I servizi sul terremoto della Sede Regionale del Friuli Venezia Giulia (46')

EARTHQUAKE, AN ITALIAN TRAGEDY di Carmelo Musca
Channel 9, Australia, 1976 (29')
Proiezioni, alla presenza dell'autore:
martedì 9 maggio 2006, ore 20.30, Cinema Sociale - Gemona
mercoledì 10 maggio, ore 21, Visionario - Udine
giovedì 11 maggio, ore 21, Cinemazero - Pordenone

UN INVERNO DIFFICILE, servizio di Bruno Vespa
Rai Uno, Speciale TG1, 5/11/1977 (49')

TAM TAM, servizio di Bruno Vespa
Rai Uno, 6/5/1977 (13')

FRIULI UN ANNO DOPO di Edek Osser
RAI Due, TG2 Dossier, 1/5/1977, 58'

GRAZIE COI SASSI, Rai, 1977 (5')

RIFARE UNA CITTÀ di Enzo Balboni
Rai Due, servizio speciale per "30 Minuti Giovani", 27/12/1977 (38')

TARAMOT DOPO TARAMOT di Edek Osser
Rai Due, TG2 Dossier, 6/5/1979 (58')

LA TRAGEDIA DEL FRIULI, Stato Maggiore Esercito Italiano, 1977 (23')

UN TERREMOTO PER TUTTI, Cedi/Diocesi di Udine, 1977 (20')

Carmelo Musca , produttore australiano di origini italiane che, due settimane dopo le scosse del 6 maggio 1976, venne dagli antipodi per realizzare un reportage televisivo per il network Channel 9: Earthquake, an Italian Tragedy (Terremoto, una tragedia italiana). Girato in pellicola a 16mm tra Lusevera, Tarcento, Gemona, Osoppo, Buia, Artegna, Tricesimo e Udine, il servizio è stato depositato alcuni anni fa presso l'archivio nazionale di Canberra e da poco restaurato per l'anteprima friulana del 2006.
Con il suo documentario, Musca fu all'origine di una vasta operazione di solidarietà grazie a cui si raccolsero in Australia, e in particolare presso le comunità italiane di quel paese, fondi utili ad aiutare il Friuli disastrato.