Com'è nata la Cineteca del Friuli?

Le origini della Cineteca del Friuli risalgono alle proiezioni itineranti nelle tendopoli sorte subito dopo il 6 maggio 1976: fu durante quegli spettacoli, tecnicamente improvvisati, che nacque l’idea di un cineclub che avesse una sede stabile a Gemona. Nel febbraio del 1977, incuranti del motto "prima le case e poi le chiese", fondammo "Cinepopolare" con l'obiettivo di ricostruire uno dei due cinema cittadini. Passammo i week-end in mezzo alle macerie del vecchio centro storico di Gemona, meta di numerosi visitatori e curiosi, chiedendo denaro per poter aprire una sala cinematografica con scopi culturali. Riuscimmo a mettere assieme circa 2.000.000 di lire. Contemporaneamente lanciammo un appello attraverso la stampa quotidiana e le riviste specializzate in cinema. Ettore Scola e Tullio Kezich furono fra i primi a rispondere. In quelle settimane si tennero anche gli Incontri Cinematografici di Monticelli Terme che introdussero in Italia il cinema di Wim Wenders. Lì ci contattò Angelo R. Humouda, il fondatore della Cineteca D. W. Griffith di Genova, che si offrì di venire in Friuli a presentare i suoi film. Il 5 agosto 1977 Angelo arrivò a Gemona munito di pellicole, proiettore, schermo. Vi rimase sino al 10. In quei sei giorni nacque La Cineteca del Friuli. Angelo infatti ci fece capire che i nostri soldi non sarebbero mai bastati a costruire una sala, mentre erano sufficienti per avviare una cineteca. Con i soldi raccolti potemmo comprare dei film muti con i quali furono organizzate delle lezioni di storia del cinema nelle scuole di Gemona, Bordano, Trasaghis, Artegna, Venzone. Erano 20 film a 16mm, Lumière e Méliès. Nel 2000 la Cineteca possiede 2600 film di finzione e 3300 documentari in 16 e 35mm, videocassette, laser disc, DVD, cd-rom, più una fototeca e una delle maggiori biblioteche specializzate italiane.

 

 

 
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