Venti anni di ricerche

Il progetto di recupero, restauro e conservazione degli Ultimi trova il suo ideale inizio nella mostra delle fotografie di Elio Ciol dal set organizzata da Cinemazero nel 1990. Due anni più tardi, Sabrina Baracetti conclude le sue ricerche sul film e recupera una serie di materiali inediti dall'archivio Pandolfi. Grazie anche all'intervento di Piero Colussi e Livio Jacob si inizia a costituire il fondo Gli ultimi che nel 1998 si arricchisce di un importante lascito. Carlo Feruglio, liquidatore delle Grazie Film, la casa di produzione creata da Turoldo per la realizzazione degli Ultimi, consegna alla Cineteca del Friuli tutti i materiali di produzione e di distribuzione, cinematografici e cartacei della società. Nel 2002, in occasione del restauro della versione del film distribuito nel 1963 e della sua edizione in vhs, parte dei materiali consegnati da Feruglio viene proiettata durante la serata inaugurale al Giovanni da Udine: provini, tagli, trailer, interviste.

Oggi, a distanza di dieci anni, in occasione della pubblicazione della versione dvd è possibile pubblicare per la prima volta tutti i materiali di produzione inclusa anche la versione inedita presentata alla Mostra del cinema di Venezia nel 1962. Una selezione dei materiali cartacei più significativi della produzione del film trova spazio invece in queste pagine dove la documentazione viene organizzata e messa a disposizione degli appassionati e degli studiosi. In particolare si possono trovare le varie versioni della sceneggiatura a partire dai primi soggetti e trattamenti.

L'originario progetto di Turoldo consisteva in una trilogia in cui alle vicende degli Ultimi seguiva la storia di Checo migrante in Canada e in seguito il suo rientro in Friuli. I secondi due episodi non sono mai stati realizzati forse anche a causa della controversa accoglienza riservata agli Ultimi. A distanza di 50 anni, ci piace credere che questi successivi interventi di restauro e conservazione possano proseguire idealmente l'opera di Turoldo, consegnandone integro il valore storico ed etico alle nuove generazioni e riproponendo la domanda che conclude il film: "Al tempo di questi episodi, Checo aveva 10 anni. Oggi è un uomo, ma dov'è? Se tornassimo nel suo Friuli, lo troveremmo ancora?".

 
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