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Anno festival |
Sezione festival |
2007 |
René Clair: Le silence est d’or -- Prog. 8 |
Titolo film |
LA TOUR |
Titolo alternativo 1 |
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Titolo alternativo 2 |
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Titolo alternativo 3 |
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Paese |
France |
Data uscita |
17 maggio 1929 |
Produzione |
Films Albatros |
Regista |
René Clair |
Formato |
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Velocità (fps) |
35mm |
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20 |
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Lunghezza |
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Durata |
293 m. |
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13' |
Fonte copia |
Cinémathèque Française, Paris |
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Note copia |
Senza didascalie / No intertitles |
Altri credits |
f./ph: Georges Périnal, Nicolas Roudakoff |
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Scheda film |
Il cinema muto di Clair inizia e finisce con la Torre Eiffel, quella “slanciata ragazza di ferro di cui sono sempre stato innamorato”. In Paris qui dort, la torre aveva svolto contemporaneamente una funzione drammatica e simbolica. Ma Clair sentiva di non averne ancora esaurito il potenziale visivo, e nel marzo del 1928, durante un periodo di stasi nel suo contratto con la Films Albatros, chiese al produttore Alexandre Kamenka un cameraman per girare un documentario di un rullo sull’adorato emblema di Parigi. Il film ha una struttura semplice e un montaggio scorrevole: dopo una breve introduzione storica, la cinepresa sale, poi scende attraverso l’intricato merletto di ferro battuto della torre, seguendo con sguardo ammirato le sue line possenti e i suoi graziosi contorni. Alexandre Arnoux, uno dei primi estimatori del cinema di Clair, lo definì “una lirica di cupo e metallico splendore”. Il film segnò la prima collaborazione con un giovane cameraman che, insieme con lo scenografo Lazare Meerson, sarebbe diventato una delle colonne portanti dell’équipe artistica di Clair: Georges Périnal. |
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