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Anno festival Sezione festival
2014 Cinema Giapponese

Titolo film UKIYO
Titolo alternativo 1 [Questo mondo effimero]
Titolo alternativo 2 [This Transient World]
Titolo alternativo 3
Paese Japan
Data uscita marzo 1916
Produzione Nikkatsu, Tokyo
Regista ?

Formato   Velocità (fps)
35mm   16
     
Lunghezza   Durata
2994 ft.   50'

Fonte copia
   
Note copia did./titles: JAP

Cast
Teijiro Tachibana, Tappatsu Sekine, Unpei Yokoyama, Misao Satsuki, Masao Omura, Katsutaro Hijikata
 
Altri credits
 
Altre informazioni
 
Scheda film
L’estetica di questo film del genere Shinpa (“scuola nuova”) è centrata sulla bellezza di un Oyama, un attore specializzato in ruoli femminili. Teijiro Tachibana (1893-1918) fu il più celebre Oyama di film Shinpa tra il 1914 e il 1918. Com’è noto, nessuna attrice era apparsa sugli schermi giapponesi prima del 1919, tranne che nei film prodotti per il Rensageki (“dramma seriale”, una commistione di teatro e cinema). Nondimeno, i ruoli più importanti nelle storie di questi film erano comunemente femminili. Pertanto, i film Shinpa erano “film per donne”, ma senza vere donne sullo schermo. La figura di Tachibana fu paragonata a quella delle bellissime dame dipinte dal celebre artista Kiyo-kata Kaburaki. Tachibana sapeva esprimere la delicatezza delle movenze e dei sentimenti delle donne, incarnandone a un tempo la grazia ideale e la sottigliezza intuitiva. Spesso fu elogiato per-ché era più femminile delle donne vere. Come già Nasanu Naka, anche Ukiyo era un adattamento da un romanzo seriale di Shunyo Yanagawa. Sia questa versione cinematografica che la sua riduzione per il teatro furono realizzate mentre le puntate del feuilleton erano ancora in corso di pubblicazione. Ukiyo riprende i temi cupamente melodrammatici favoriti dai drammi Shinpa. La sto-ria narra le tribolazioni di una donna costretta a sposare un vecchio danaroso che non ama. Il film si conclude con il brusco intervento di un deus ex machina che rende l’intera vicenda estrema-mente artificiale. Le singole scene sono piuttosto statiche, con molti piani sequenza. Caratteristiche visive che peraltro erano intenzionali, giacché i film Shinpa erano pensati in funzione della voce sovrastante del Benshi durante la loro proiezione. Senza la narrazione di un Benshi, la trama di Ukiyo non è comprensibile da tutti.
Nella scena finale del film emerge una tecnica di ripresa molto interessante: la carrellata. Del co-siddetto “effetto Cabiria” si era parlato molto nella stampa giapponese specializzata di fine 1916. Cabiria era stato distribuito in Giappone nell’aprile 1916. Tuttavia, Ukiyo fu realizzato prima: le riprese furono effettuate presso lo studio Nikkatsu, situato nel distretto di Mukojima a Tokio, nel febbraio 1916. Ispirata o no da qualche film straniero, la carrellata nella scena finale di Ukiyo è un elemento fortemente dirompente rispetto alla staticità stilistica del resto del film. – Hiroshi Koma-tsu