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Anno festival |
Sezione festival |
2011 |
Muti del XXI secolo |
Titolo film |
THE BLIND DATE |
Titolo alternativo 1 |
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Titolo alternativo 2 |
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Titolo alternativo 3 |
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Paese |
USA |
Data uscita |
2010 |
Produzione |
Patrick McCarthy |
Regista |
Patrick McCarthy |
Formato |
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Velocità (fps) |
DVD |
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24 |
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Lunghezza |
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Durata |
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7' |
Fonte copia |
Patrick McCarthy, Los Angeles |
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Note copia |
Didascalie in inglese / English intertitles |
Cast |
Patrick McCarthy (vagabondo/a tramp), Duke Fairchild (pescatore/fisherman), James Gavin (vagabondo, ladro/hobo, thief), Scott Largen (persona al telefono/guy on phone), Vince Keung (innamorato/online lover), Nico Salinas (bambino che gioca/boy at play), Jamie Smith (poliziotto/police officer), Lorelle Stephanski (fanciulla/damsel) |
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Altri credits |
prod., scen., f./ph., mont./ed: Patrick McCarthy |
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Scheda film |
È suprema audacia cercare di imitare Charlie Chaplin – soprattutto se si supera il metro e 80 di altezza, si calzano scarpe numero 46 e non si ha la benché minima somiglianza fisica con il Vagabondo. Patrick McCarthy raccoglie la sfida e se la cava egregiamente, grazie alla innocenza chapliniana che sa infondere al suo eroe e alla divertente idea di trasportare l’ignaro Vagabondo attraverso il tempo nel mondo dei telefoni cellulari e degli incontri on-line. La première del film, e la prova del fuoco per McCarthy, sono avvenute l’anno scorso, quando il film è stato presentato agli studiosi e ai critici che partecipavano alla International Chaplin Conference di Zaneville, nell’Ohio. Disarmati, l’hanno applaudito senza riserve. – DAVID ROBINSON Scrive Patrick McCarthy: “Da aspirante cineasta, ho imparato a conoscere i grandi geni che hanno gettato le fondamenta del cinema quale lo conosciamo oggi. Quando ho scoperto Chaplin, mi sono accorto che incarnava tutto quello che avrei voluto essere come persona e come cineasta. Ero talmente entusiasta di quello che faceva e di come lo faceva che ho pensato che mi sarebbe stato impossibile muovermi e fare i miei primi passi nel cinema senza prima rendergli il dovuto omaggio. Il mio cortometraggio trasporta il suo personaggio più famoso, il Vagabondo, nella società contemporanea come la conosco e vedo ogni giorno. Il personaggio continua a esistere in un mondo muto perché questo gli dà la più universale delle voci. E non avrei potuto immaginare un piacere più grande del realizzare un film attorno a uno dei personaggi più straordinari di tutti i tempi.”
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