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Anno festival |
Sezione festival |
2011 |
Pionieri del cinema d’animazione giapponese |
Titolo film |
URASHIMA TARO |
Titolo alternativo 1 |
[Taro Urashima] |
Titolo alternativo 2 |
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Titolo alternativo 3 |
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Paese |
Japan |
Data uscita |
1918 |
Produzione |
Nikkatsu |
Regista |
Seitaro Kitayama |
Formato |
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Velocità (fps) |
35mm |
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16 |
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Lunghezza |
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Durata |
96 ft. |
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2' |
Fonte copia |
National Film Center, Tokyo |
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Note copia |
Senza didascalie / No intertitles |
Altri credits |
anim: Seitaro Kitayama |
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Scheda film |
Il pescatore Taro Urashima è l’eroe di una famosa fiaba del folklore giapponese. Taro, dopo aver salvato una tartaruga dai maltrattamenti di un gruppo di bambini, scopre che l’animale in realtà è la figlia dell’imperatore del Mare. Viene invitato a visitare il regno subacqueo del riconoscente imperatore e qui incontra la principessa, ma dopo alcuni giorni, decide di tornare a casa. Gli viene affidato uno scrigno che la principessa gli raccomanda di non aprire mai. Arrivato al suo villaggio, Taro scopre che dal momento della sua partenza sono passati 300 anni. Aprendo lo scrigno, si trasforma all’istante in un vecchio decrepito: lo scrigno altro non conteneva che la sua vecchiaia. Il film di Seitaro Kitayama, riscoperto con Namakura Gatana da Natsuki Matsumoto, fu la prima versione animata della fiaba. La copia, restaurata digitalmente dal nitrato originale a 35mm è stata imbibita in rosa, usando una tecnica di imbibizione tradizionale. Seitaro Kitayama (1888-1945) era un acquerellista prima di iniziare a lavorare nel cinema d’animazione, anch’egli nel 1917, anno in cui fu distribuito il suo film d’esordio, Saru kani gassen (La sfida tra la scimmia e il granchio). Come spiega Jasper Sharp, Kitayama fu particolarmente importante “per la varietà della sua produzione: filmati pubblicitari, sequenze animate per film dal vero, film di propaganda politica e infine pellicole didattiche destinate all’uso scolastico”. Diresse una trentina di film d’animazione, all’inizio usando il disegno di figure mobili su scenografie di carta, poi adottando anche la tecnica del cut-out. Nel 1931 fondò il primo studio d’animazione nipponico, il Kitayama Eiga Seisaku-sho. Dopo il grande terremoto del Kanto, abbandonò l’animazione per occuparsi prevalentemente di cinegiornali e documentari. Ma fu accreditato anche per l’animazione di En (Cerchio; 1932), un film didattico sulla geometria. -- ALEXANDER JACOBY & JOHAN NORDSTRÖM
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