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Anno festival Sezione festival
2010 Tre maestri della Shochiku: Yasujiro Shimazu, Hiroshi Shimizu, Kiyohiko Ushihara

Titolo film WAKAMONO YO NAZE NAKU KA
Titolo alternativo 1 [Perché piangete, ragazzi?]
Titolo alternativo 2 [Why Do You Cry, Youngsters?]
Titolo alternativo 3
Paese Japan
Data uscita 1930
Produzione Shochiku
Regista Kiyohiko Ushihara

Formato   Velocità (fps)
35mm   20
     
Lunghezza   Durata
4416 m.   193'

Fonte copia National Film Center, Tokyo
   
Note copia Didascalie in inglese / English intertitles

Cast
Hideo Fujino (Kiichi Uesugi), Denmei Suzuki (Shigeru Uesugi), Yukiko Tsukuba (Futaba Uesugi), Kinuyo Tanaka (Kozue Uesugi), Mitsuko Yoshikawa (Utako Uesugi), Shoichi Nodera (Uesugi’s servant), Ichiro Oguni (Uesugi’s secretary), Kaoru Futaba (Osawa), Jun Arai (Juzo Yamakawa), Togo Yamamoto (Kiyoto Omiya), Tatsuko Tanizaki (Motoko Omiya), Kenichi Miyajima (Omiya’s secretary), Kazuji Sakai (Omiya’s chauffeur), Reikichi Kawamura (Karoku Ohara), Tokuji Kobayashi (Heikichi Ohara), Hiroko Kawasaki (Yumiko Ohara), Tokihiko Okada (Tosuke Kojima), Utako Suzuki (una madre/a mother), Hikaru Yamauchi (Shuzo Katori), Takeshi Sakamoto (Akazawa), Choko Iida (Keiko Tachibana), Sotaro Okada (Ichiro Kano), Haruo Takeda (avvocato/barrister), Atsushi Watanabe (merciaio/haberdasher);
 
Altri credits
aiuto regia/asst. dir: Kazuo Ishikawa, Eijiro Nagatomi, Tokiro Miyata; scen: Tokusaburo Murakami; f./ph: Bunjiro Mizutani
 
Altre informazioni
 
Scheda film
Wakamono yo naze naku ka (Perchè piangete, ragazzi?) è l’ultimo della popolare serie di film che vedono il regista Ushihara collaborare con la coppia di divi formata da Denmei Suzuki e Kinuyo Tanaka. Dopo aver portato a termine la pellicola nel settembre del 1930, Ushihara lascia la Shochiku per recarsi in Europa, ufficialmente allo scopo di studiare le nuove tecniche del cinema sonoro, anche se il motivo reale del divorzio sembra risiedere nel contrasto con il capo dello studio, Shiro Kido. Denmei Suzuki lascia a sua volta lo studio l’anno seguente e contribuisce alla fondazione di una casa di produzione indipendente, la Fuji, destinata a produrre film notevoli come Eikan namida ari (Lacrime dietro la vittoria; 1931) di Shigeyoshi Suzuki e Kuma no deru kaikonchi (La terra bonificata dove vivono gli orsi; 1932), entrambi proiettati alle Giornate nel 2001.
In quest’episodio finale, Suzuki e la Tanaka sono fratello e sorella, due dei tre figli del vedovo Kiichi Uesugi. Uesugi si risposa con l’arrogante “ragazza moderna” Utako, provocando contrasti in famiglia tra le sue due figlie: la maggiore, Futaba, è anche lei una “ragazza moderna” e simpatizza con la matrigna, mentre la minore e più tradizionalista Kozue, interpretata dalla Tanaka, la detesta. Il contegno egoistico di cui dà prova Utako quando Uesugi si ammala convince il figlio di lui, Shigeru (Suzuki), delle buone ragioni di Kozue; i due lasciano quindi la casa paterna per trasferirsi in un distretto suburbano. La storia di questa famiglia si intreccia alle vicende di Katori – vecchio compagno di università di Shigeru –, un pusillanime che ha abbandonato gli studi per unirsi al gruppo di moderni di cui fa parte anche Utako.
Wakamono yo nake naku ka fa un affascinante uso di questi drammi personali per esplorare quelle che Mitsuyo Wada-Marciano ha definito “ansie e inquietudini della modernità nel Giappone tra le due guerre”. I personaggi incarnano i conflitti che oppongono modernità e tradizione, mentalità locale e influenze straniere, e fanno del film un’interessante testimonianza critica della società giapponese del 1930. A questo bisogna aggiungere le ottime interpretazioni di Suzuki, della Tanaka e dell’attore non protagonista Tokihiko Okada (nel ruolo del giornalista di sinistra Kojima), nonché l’inventiva messinscena di Ushihara. Il film si classificò al secondo posto nella sezione gendai-geki (film di ambientazione contemporanea) del sondaggio per i migliori film del 1930, organizzato tra i critici da Kinema Junpo. – ALEXANDER JACOBY & JOHAN NORDSTRÖM