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Anno festival Sezione festival
2009 ALBATROS

Titolo film LE QUINZIÈME PRÉLUDE DE CHOPIN
Titolo alternativo 1
Titolo alternativo 2
Titolo alternativo 3
Paese France
Data uscita 5 maggio 1922
Produzione Ermolieff-Cinéma
Regista Viatcheslav Tourjansky

Formato   Velocità (fps)
35mm   18
     
Lunghezza   Durata
1581 m.   76'

Fonte copia Cinémathèque française, Paris
   
Note copia col. (imbibito/ tinted)
Didascalie in francese / French intertitles.

Cast
Nathalie Kovanko (Louise Monet), André Nox (Mr. Monet), Madame Joujakoff (Jeanne Dartois), Gaston Rieffler (Maurice Dartois), Huguette Delacroix (mother of Monet), René Hiéronimus (Léo), Paul Jorge (Father Caleb), Jean-Paul de Baër (Little Paul)
 
Altri credits
scen:; scen: Ivan Mosjoukine; f./ph: [Joseph-Louis Mundviller]; scg./des: Alexandre Lochakofff./ph: Fédote Bourgassoff, Louis Chaix; scg./des: Alexandre Lochakoff; riprese/filmed: Studio de Montreuil
 
Altre informazioni
 
Scheda film
Tourjansky fece seguire allo spettacolare Les contes des mille et une nuits una produzione in netto contrasto con la precedente, interamente girata in due interni domestici – stilizzati, ça va sans dire, con somma cura da Lochakoff al fine di rispecchiare il carattere dei rispettivi proprietari. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Tourjansky, narrava una storia melodrammatica di infedeltà coniugale, con una morte violenta e un innocente accusato di omicidio, che serbava ancora il sapore delle produzioni russe degli anni dieci. Vi è tuttavia una certa originalità nel personaggio della moglie ultracattiva (“il genio malefico del focolare”, come dichiara una didascalia) e nel sereno dispregio dell’inevitabile castigo che solitamente segue a un seppur giustificato delitto. La novità principale del film, comunque, consiste nell’uso di un popolare brano musicale come un ricorrente – e alla fine cruciale – elemento della trama. Va da sé che l’eventuale disponibilità o meno di un adeguato equipaggiamento da parte degli esercenti costituiva un grosso azzardo. Scrivendo della serata della sua “prima”, l’inviato di Cinémagazine (5 maggio 1922) lamentava che, “Avendo letto il titolo sul programma, naturalmente speravo di potermi rifare le orecchie con qualche composizione del Maestro eseguita durante la proiezione del film. Neanche per idea! L’orchestra ci ha ammannito l’intero repertorio delle sue arie moderne, ivi compreso un languido valzer… Bizzarro!”. Per nulla impressionato, lo stesso critico procede nel suo stile ironico a raccontare la trama del film, che si avvia alla conclusione con la pretesa di creare suspense sulle sorti del protagonista, Monsieur Monet, che essendo già stato tradito da una prima giovane moglie, si teme possa, nell’impeto del momento, sposarne subito un’altra; ma, “Niente paura, tutto finirà per il meglio. La verità viene a galla, grazie al 15mo Preludio di Chopin … non c’è niente di più sconsiderato, per un poveretto che ha già commesso il fatale errore, che tentare di ripetere l’esperimento! Oltretutto questa Jeanne è molto più giovane di lui! Anche se devo riconoscere che lei potrebbe innamorarsi sul serio di questo Monet, dato che è interpretato da André Nox. È indubbiamente un uomo attraente, Nox: sa che il suo compito è quello di piacere e lo fa con piacere … Quante complicazioni in questo film!”.
Questa fu l’ultima produzione targata Ermolieff-Cinéma: a partire dalla fine del 1922, con Nuit de carnaval e il serial La maison de mystère, il nome della società fu cambiato in Albatros.
Il film è stato restaurato nel 1987 da un nitrato negativo originale acquisito dalla Cinémathèque française nel 1958. L’imbibizione originale è stata riprodotta nel 2009, grazie ad una copia nitrato della distribuzione tedesca depositata nel 1950 presso la Cinémathèque dal produttore Alexandre Kamenka. – DAVID ROBINSON