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Anno festival Sezione festival
2008 Riscoperte e restauri

Titolo film GRIBICHE
Titolo alternativo 1
Titolo alternativo 2
Titolo alternativo 3
Paese France
Data uscita 2 aprile 1926
Produzione Films Albatros
Regista Jacques Feyder

Formato   Velocità (fps)
35mm   18
     
Lunghezza   Durata
2653 m.   128'

Fonte copia Cinémathèque française, Paris. Restauro effettuato nel/ Restored in 2008.
   
Note copia col. (copia imbibita con metodo Desmet / Desmet colour, duplicating original tinting); Didascalie in francese / French intertitles.

Cast
Jean Forest (Antoine Belot [“Gribiche”]), Françoise Rosay (Edith Maranet), Cécile Guyon (Anne Belot), Rolla Norman (Philippe Gavary), Charles Barrois (Marcelin), Andrée Canti (governante/governess), Armand Dufour (chauffeur), Serge Otto (cameriere/valet), Alice Tissot (insegnante d'inglese/English teacher), Major Heitner (insegnante di lettere/literature teacher), Georges Pionnier (istruttore di boxe/boxing instructor), Soufflot (Percy Brown), Mme. Surgères (Mme. Veudrot), Hubert Daix (Veudrot), Victor Vina (ubriaco/drunk), Sylviane de Castillo (dame du monde/society woman)
 
Altri credits
., scen: Jacques Feyder; sogg./story: Frédéric Boutet; aiuto regia/asst. dir: Henri Chomette, Charles Barrois; f./ph: Maurice Desfassiaux, Maurice Forster; scg./des: Lazare Meerson
 
Altre informazioni
riprese/filmed: 7-9.1925 (Paris, Vincennes, Chatou, l'île Saint-Germain, Armenonville, Neuilly; Studios Albatros, Montreuil); dist: Films Armor; proiezione per distributori ed esercenti/trade screening: 4.11.1925; data uscita/released: 2.4.1926 (Aubert-Palace, Paris); ried./reissue: 5.7.1929
 
Scheda film
Gribiche è il primo dei film realizzati da Feyder per la società Albatros, con la quale il regista collaborerà tre volte in tutto: l'anno seguente con Carmen e due anni dopo con Les nouveaux messieurs, anch'esso presentato alle Giornate di quest'anno).
Nel 1925, quando Kamenka propose a Feyder di portare sullo schermo il racconto di Frédéric Boutet (scritta apposta per il cinema), il suo valore di cineasta è ormai riconosciuto, avendo all'epoca già realizzato gli acclamati L'Atlantide (Atlantide, 1921), Crainquebille (id. 1923) e Visages d'enfants (1925).
Con Gribiche, Feyder resta nel mondo dell'infanzia, ma un'infanzia responsabile, quella di un bambino che aiuta gli adulti a crescere contrastando la nozione di carità, che, senza il cuore, non ha alcun senso. Feyder affida il personaggio del bambino a Jean Forest, con cui aveva già lavorato più volte, il ruolo della madre alla splendida Françoise Rosay e si avvale di comprimari quali Rolla Normand o Armand Dufour.
Una buona parte del film venne girata in esterni a Parigi e il resto negli studi Albatros di Montreuil. Scene e costumi furono affidati a Lazare Meerson (all'epoca ancora giovanissimo), la cinepresa al tandem Forster-Desfassiaux; e Feyder volle come assistente Henri Chomette, fratello di René Clair.
Il film fu accolto piuttosto bene dalla critica, che nondimeno gli rimproverò di essere un po' tirato per le lunghe, e su Cinéa si poté leggere: “[Feyder] dispiega una fantasia incantevole, fatta di dettagli minimi, di deliziosi nonnulla, di passaggi commoventi e spirituali. Su una semplice idea sentimentale riassumibile in poche righe di giornale, costruisce tutto un mondo di sensazioni delicate, e realizza un grande film ricco di humour e di emozione, con un'attenzione costante per l'eleganza e un estro artistico molto raffinato. Avvicinando il cinema al racconto, Feyder libera l'arte muta dall'influenza ancora troppo ingombrante del teatro laddove, parlando sempre, non si fa a tempo né a pensare né ad ascoltare. Gribiche è un'opera di incontestabile purezza di stile e di gusto.” (15 novembre 1925)
La Cinémathèque française, che detiene i diritti del film, ne conserva alcuni elementi originali, tra cui un negativo su nitrato usato per il restauro che ha avuto ampia circolazione.
Tuttavia, questo negativo corrisponde a una seconda versione del film, la versione apprestata per l'estero. Secondo l'uso dell'epoca, la Films Albatros preparava due negativi per assecondare le richieste del mercato. Dalla documentazione conservata presso la Cinémathèque française risulta che il negativo da esportazione ha viaggiato in un gran numero di paesi, e alcune tracce di questi spostamenti si possono ritrovare sugli elementi filmici. Questo “secondo” negativo differisce non poco dalla prima versione, preparata per la distribuzione in Francia. Alcune sequenze sono piuttosto dissimili e anche la componente narrativa subisce qualche variazione. Il primo negativo è andato perduto, e questa versione si è potuta conservare grazie a due copie su nitrato dell'epoca. Abbiamo deciso dunque di restaurare questa prima versione, con la colorazione originale, per ri-scoprire, nei limiti del possibile, il film quale era stato concepito dal suo realizzatore. - CAMILLE BLOT-WELLENS