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Anno festival |
Sezione festival |
2006 |
Muti del XXI secolo |
Titolo film |
DADDY DON’T |
Titolo alternativo 1 |
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Titolo alternativo 2 |
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Titolo alternativo 3 |
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Paese |
USA |
Data uscita |
2005 |
Produzione |
(Wisconsin Bioscope |
Regista |
Ryan Dembroski |
Formato |
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Velocità (fps) |
35mm |
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16 |
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Lunghezza |
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Durata |
240 ft. |
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4' |
Fonte copia |
Communication Arts Department, University of Wisconsin-Madison. |
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Note copia |
Didascalie in inglese / English intertitles. |
Cast |
Casem Abulughod, Jenni Staley, Max Fuller, Chris Dorsano |
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Altri credits |
prod., scen: Dan Fuller; f./ph: Zach Cuellar |
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Scheda film |
Ogni autunno gli studenti dell’Università del Wisconsin realizzano film muti sotto l’egida della Wisconsin Bioscope Company, uno studio cinematografico fittizio risalente a prima della Grande Guerra, le cui precedenti produzioni sono state presentate alle Giornate nel 2000, 2004 e 2005. Ambientato nell’appartamento di un caseggiato tipico dei set griffithiani di The Sunbeam e The Musketeers of Pig Alley, Daddy Don’t è esattamente il tipo di melodramma cupo che il pubblico moderno non ama. Perfino il pianista che accompagna Daddy Don’t lo odia e, come il proiezionista di Buster Keaton in Sherlock, Jr., decide di intervenire nel film. Daddy Don’t esiste anche in una versione alternativa, con il pianista di Chicago David Drazin, che la usa per le esibizioni dal vivo in cui interagisce con i personaggi sullo schermo ed il pubblico in sala. – DAN FULLER
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