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Anno festival |
Sezione festival |
2005 |
La luce dell’oriente: omaggio al cinema giapponese Shochiku 110 - Naruse 100 -- Prog. 7 |
Titolo film |
OGON NO DANGAN |
Titolo alternativo 1 |
[IL PROIETTILE D’ORO] |
Titolo alternativo 2 |
[THE GOLDEN BULLET] |
Titolo alternativo 3 |
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Paese |
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Data uscita |
9 gennaio 1927 |
Produzione |
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Regista |
Hiroshi Innami |
Formato |
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Velocità (fps) |
35mm |
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18 |
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Lunghezza |
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Durata |
5329 ft. |
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79' |
Fonte copia |
National Film Center, Tokyo |
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Note copia |
Didascalie in giapponese sottotitolate in inglese / Japanese intertitles, English subtitles.
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Cast |
Kenichi Miyajima, Toppa Ichiki, Eijiro Oiwa, Yuriko Chigusa, Sonoe Nakamura, Tomio Shimada, Masami Tsukioka |
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Altri credits |
sogg./story: da un romanzo di/from a novel by Herman Landon; adatt./adapt: Ryo Takei; f./ph: Heiichiro Ono |
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Altre informazioni |
Filmed in 1926 |
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Scheda film |
Un ladro misterioso, soprannominato il Brigante Benevolo, entra nella magione di un duca. Sembra che nulla sia stato rubato, ma la figlia del nobile sa cosa è sparito: il proiettile d’oro che alcuni giorni prima aveva ucciso il vecchio Wake. La ragazza, promessa sposa al nipote di Wake, aveva nascosto la pallottola per salvare il fidanzato, credendolo l’assassino dello zio. Il detective Inomata investiga sia sull’omicidio sia sullo scassinatore misterioso. Un amico di Inomata, Kawanami, ovvero il Brigante Benevolo in persona, svela l’identità dell’assassino: il vecchio vicino di casa di Wake. La pellicola si basa su una parte della serie “The Benevolent Picaroon” dello scrittore svedese-americano Herman Landon, popolare in Giappone anche per la serie del “Gray Phantom”. Il film segna il debutto alla regia di Hiroshi Innami (1902-38), che, cosa all’epoca ancora rara per un regista, era laureato. Innami passava spesso da uno studio all’altro realizzando soprattutto soggetti d’ambientazione contemporanea di gusto occidentale. Questo film è importante perché, fra quelli del periodo, è uno dei pochissimi ancora esistente con un soggetto occidentale sviluppato narrativamente pressoché senza cambiamenti, cioè senza essere adattato al gusto giapponese. Non perdetevi la spettacolare sequenza dell’inseguimento, con tanto di auto, motociclette e cavalli, che prosegue per due rulli verso la fine del film! – FUMIKO TSUNEISHI
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