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Anno festival Sezione festival
2001

Titolo film KOHITSUJI
Titolo alternativo 1 [LAMB, THE]
Titolo alternativo 2 [AGNELLO, L']
Titolo alternativo 3
Paese Japan
Data uscita 1923
Produzione Shochiku
Regista Kako, Zanmu

Formato   Velocità (fps)
35mm   18
     
Lunghezza   Durata
3581 ft.   53'

Fonte copia National Film Center
   
Note copia Didascalie in giapponese / Japanese intertitles.

Cast
Tsuzuya Moroguchi
Heijiro Isono
Yoshie Nakagawa
Yoshiko Kawada
Yotaro Katsumi
Sokichi Kawamura
Yuriko Hanabusa
 
Altri credits
Nomura, Akira (ph.)
 
Altre informazioni
Phil Carli, pianoforte.
prima proiezione / released 1.2.1923
 
Scheda film
Toshihiko Shimura, uno studente deluso perché il suo amore non è corrisposto dall'attrice e ballerina Kinko Orikawa, inizia a vagabondare per il paese. Mentre si trova nei pressi di una fattoria a Hokkaido, nel Giappone del nord, sviene. Otoyo, la figlia del fattore Asano, lo trova e lo porta alla fattoria. Dopo essersi ristabilito, Toshihiko si appassiona alla vita di campagna e si innamora di Otoyo. Tuttavia, anche Otokichi, un poco di buono soprannominato "il Lupo", è innamorato di Otoyo e cerca di togliere di mezzo Toshihiko, facendolo gettare nella "valle dell'inferno". Sul fondo della valle Toshihiko scopre una miniera d'oro, diventa ricco e ritorna a Tokyo. Dopo aver resistito alle tentazioni della sua vecchia fiamma Kinko Orikawa, alla fine sposa Otoyo.
Ex-drammaturgo di un teatro Shochiku a Kyoto, Zanmu Kako si mise a fare film quando nel 1920 la Shochiku passò alla produzione cinematografica. Per circa due anni diresse numerosi titoli Shimpa, secondo i canoni del vecchio stile, nello studio di Kamata, mentre l'élite artistica, di cui facevano parte anche Minoru Murata e Kaoru Osanai, realizzava "drammi cinematografici puri". Tuttavia in questo film, che fu proiettato per la prima volta nel febbraio 1923, si sente l'influenza esercitata sul regista delle pellicole della nuova tendenza cinematografica. All'inizio del film, ad esempio, il protagonista viene descritto come uno studente alla ricerca della perfezione. Alcuni "drammi cinematografici puri", in particolar modo quelli della casa Shochiku, avevano un contenuto estremamente idealista e staccato dalla realtà. Le riviste cinematografiche spesso criticavano i film d'élite della Shochiku perché non rappresentavano la vita reale ed erano dominati da un idealismo mutuato dalla letteratura occidentale. Quest'idealismo è sottolineato nel film anche dalle frasi bibliche citate in apertura e in chiusura. Una recensione dell'epoca rimarca la debolezza dell'adattamento e l'assenza della dimensione temporale e spaziale nella narrazione, elogiando però la fotografia. Inquadrature come quella in cui la luna si trasforma in una decorazione di scena oppure gli effetti flou sul prato, conferiscono un fascino particolare a questo primo esempio di cinema giapponese occidentalizzato. - HK