La collezione Corrick Collection (1901-1914), parte I
Schede di Leslie Anne Lewis



[STREET SCENES IN PERTH, WESTERN AUSTRALIA] (Leonard Corrick, Australia, 9 March 1907)
Regia/dir: Leonard Corrick; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #139).
Senza didascalie/No intertitles.
È questo uno dei primi film realizzati dai Corrick una volta acquistata la macchina da presa: sulla scia degli ambulanti del resto del mondo, anch’essi si avvalsero di materiale d’attualità girato nella città in cui si stavano esibendo, ovvero Perth, nell’Australia Occidentale. Sull’edizione di venerdì 8 marzo 1907 di The West Australian uscì un loro annuncio in cui comunicavano che il mattino dopo avrebbero effettuato delle riprese alla St. George’s Terrace, vicino all’ufficio postale, e in due diversi incroci del centro cittadino. Il film risultante sarebbe stato proiettato durante il loro spettacolo, la sera stessa ed ogni sera della settimana successiva. Sabato sera la Queen’s Hall era piena di spettatori del posto venuti a vedere sullo schermo se stessi, oltre al principe e alla principessa del Galles in visita a Mandalay, a vedute di Venezia, del Vesuvio e di Roma, e ad una selezione di film comici e a trucchi, compresi La Fée aux fleurs e Dream of a Rarebit Fiend. La lunghezza della pellicola originale non è nota, e quel che rimane è una sequenza di quattro scene che ci mostrano il centro di Perth ed i suoi abitanti.
Nel mese successivo la famiglia realizzò nello stesso stato altri due film: The Day-Postle Race at Boulder Racecourse, W. A., che documentava una serie di gare tra il velocista australiano Arthur Postle e l’irlandese R. B. Day, e Bashful Mr. Brown, una commedia d’inseguimento interpretata dagli stessi Corrick e girata in alcuni dei luoghi che si vedono in Street Scenes in Perth. Bashful Mr. Brown presenta un giovane, goffo corteggiatore che fa una figuraccia durante il tè, e viene poi inseguito per la città da una torma di bambini. Secondo Ina Bertrand, probabilmente si tratta del primo esempio di film con uno svolgimento narrativo girato nello stato.

THE MAGICAL PRESS (Charles Urban Trading Co., GB 1907)
Regia/dir: Walter R. Booth; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #73).
Senza didascalie/No intertitles.
Con grande sorpresa del suo partner, una prestigiatrice fa comparire visioni ed oggetti ispirati ai titoli di quotidiani e periodici inglesi. I trucchi iniziano in modo semplice – The Times le suggerisce di far apparire un orologio, The Sphere un mappamondo – ma poi diventano sempre più elaborati. The Daily Express si apre a mo’ di schermo e su di esso viene proiettato un film che mostra un treno in corsa verso la macchina da presa: come con il pubblico apocrifo dei Lumière, uno spettatore cade dalla sedia cercando di levarsi di mezzo. The Tribune porta all’apparizione di diversi bambini, uno dei quali diventa così grande da occupare tutto lo schermo. Il film si chiude con una nota patriottica, mentre The King e The Queen diventano i ritratti dei sovrani regnanti, Edoardo VII ed Alessandra. Un tocco dell’auto-promozione tipica di Urban può esser colto all’inizio del film: un annuncio a pieno schermo della Charles Urban Trading Co. che presenta le ultime proposte e si chiude con la dicitura: “Divertire e intrattenere va bene, fare entrambe le cose e insieme istruire è ancora meglio.”

CHASSE AU PAPILLON (Butterfly Catching) (Pathé, FR 1906)
Regia/dir: ?; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #9).
Senza didascalie/No intertitles.
Un appassionato di farfalle si interessa solo alle sue prede. Insegue le farfalle in giro per la campagna, andando a sbattere contro una donna seduta in riva ad un lago, un giardiniere, un pescatore, ecc., catturando con la sua reticella di tutto tranne quegli insetti dai colori vivaci. Mentre insegue ostinatamente i lepidotteri, le sue vittime umane inseguono lui, ed alla fine lo catturano, spingendolo nel lago; quando esce, lo lanciano fuori dallo schermo verso un fato sconosciuto. A volte presentata dai Corrick come The Butterfly Hunter, questa copia in bianco e nero ha nelle farfalle colorate a mano l’unico elemento di colore; come tali, sembrano anche più fantastiche, come se appartenessero ad un mondo fuori dal film.

FIRE! (Williamson Kinematograph Co., GB 1901)
Regia/dir: James Williamson; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #49).
Senza didascalie/No intertitles.
Questa copia del famoso film diJames Williamson, che descrive un salvataggio effettuato dai vigili del fuoco della città di Hove, è di ottima qualità e presenta una ricca imbibizione rossa in due delle sue cinque scene.
Si tratta del più vecchio tra i film ancora esistenti della collezione Corrick: probabilmente la famiglia lo aveva acquistato subito dopo aver introdotto, nel 1901, il cinema nei propri spettacoli. Oltre a Fire!, fanno parte della collezione altri due film di Williamson, Her First Cake (1906) e The Miner’s Daughter (1907).

LA POUDRE ANTINEURESTHÉNIQUE (The Anti-Irritability Powder) (Pathé, FR 1909)
Regia/dir: ?; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #12).
Senza didascalie/No intertitles.
Su suggerimento della cameriera, una donna somministra in segreto al marito una polvere “anti-irritabilità”. L’effetto è superiore ad ogni aspettativa: l’uomo, spinto da una gioia incontenibile, esce in strada e soffia con un mantice la polvere addosso agli ignari passanti, che si scatenano in allegre danze. Uno scippatore se la svigna col soffietto, ma finisce la scorta di polvere della felicità proprio nel momento sbagliato e viene così catturato dal braccio lungo della legge.
Di particolare interesse è la sequenza della visita allo studio della Pathé. Mentre la polvere trasforma un regista ingrugnato, si può vedere sullo sfondo il set utilizzato all’inizio del film come sala da pranzo del protagonista e già riciclato in un’altra produzione. Man mano che quanto freneticamente accade dietro la macchina da presa diviene parte della storia, la “realtà” dello schermo si rivela essere solo un set dalle sottili pareti – un’inversione che per un attimo svela la fragile natura della barriera che separa i due mondi.

LA RUCHE MERVEILLEUSE (The Wonderful Bee-Hive) (Pathé, FR 1905)
Regia/dir: Gaston Velle; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #137).
Senza didascalie/No intertitles.
“L’alveare meraviglioso”non è che uno dei film splendidamente colorati a pochoir appartenenti alla collezione Corrick. Classico esempio di féerie, è costituito da una serie di quadri che si succedono l’uno all’altro secondo una vaga trama. Si apre con un volo di api fuori dall’alveare. Gli insetti si tramutano in donne danzanti, mentre dietro a loro lo sfondo si dissolve in una grotta. La regina si addormenta e viene aggredita da un ragno gigantesco; le altre “api” la salvano, poi continuano a danzare, con movimenti esaltati da consecutivi cambi di colore. Féerie come questa erano spesso menzionate nelle recensioni e indicate con il titolo nella pubblicità della compagnia.

NAVAL ATTACK AT PORTSMOUTH (Charles Urban Trading Co., GB 1907)
Regia/dir: Charles Urban; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #76).
Didascalie in inglese/English intertitles.
Questo Naval Attack at Portsmouth fu uno dei titoli maggiormente pubblicizzati dai Corrick nel corso della loro tournée internazionale. Il film appartiene ad una serie che documenta le manovre navali eseguite a scopo dimostrativo durante una visita compiuta a Portsmouth nel 1907 da alcuni dignitari coloniali. Vi vediamo un finto attacco all’artiglieria di Whale Island (l’Isola delle Balene) e la coraggiosa difesa operata dalla Marina Britannica. Appartengono alla collezione Corrick anche gli altri due film della serie, Premiers’ Reception on, and Inspection of, H.M.S. “Dreadnought” e Torpedo Attack on H.M.S. “Dreadnought”.
La concorrenza per ottenere i diritti a riprendere eventi di alto profilo come questo era feroce, e nel caso delle manovre di Portsmouth si arrivò persino in tribunale. Un articolo di The Kinematograph and Lantern Weekly (23 maggio 1907) intitolato “A ‘Land Attack’ at Portsmouth”, riferiva che W. G. Barker, direttore della Warwick Trading Co., era stato accusato di aver aggredito Urban mentre si incrociavano nella hall di un albergo di Portsmouth e di averlo colpito in testa con “forza tale da mandargli il cappello ad una certa distanza lungo il corridoio”. Questo, affermò Urban, non era che l’ultimo dei tanti attacchi perpetrati negli ultimi mesi contro di lui ed il suo buon nome, diffamazione e minacce fisiche comprese. A Barker fu comminata una multa di 20 sterline e gli venne pure intimato di mantenere un contegno adeguato per i successivi sei mesi.
Descritto nelle pubblicità di Urban come “il più realistico film bellico mai realizzato”, Naval Attack at Portsmouth presenta scene di battaglia ottimamente allestite, con l’impiego, secondo quanto vantato dalla produzione, di oltre duemila uomini, dozzine di navi e armamenti a non finire. La descrizione prosegue così: “Lo spirito e l’ardore degli uomini mentre attaccano, conquistano e difendono le trincee, la cacciata delle forze attaccanti e la riconquista di posizione dopo posizione, la manovra dei potenti cannoni, lo sbarco ed il posizionamento del 4.7 effettuato da 400 uomini e l’avanzata dei convogli corazzati che mutano le sorti della battaglia sono immagini elettrizzanti e toccanti che non verranno mai dimenticate.”

AN INDIAN’S GRATITUDE (La Gratitude du chef indien) (Pathé, US 1911)
Regia/dir: ?; cast: George Larkin, Lucille Younge; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #61).
Didascalie in inglese/English intertitles.
Questo “soggetto indiano” con colorazione a pochoir è una produzione Pathé uscita sotto l’egida dell’American Kinema. Il film rafforza la visione conflittuale sui nativi d’America propria del tempo, presentandoli a fasi alterne come ambigui, bellicosi, indifesi, grati, nobili, sleali. Dopo aver visto due minatori seppellire una cassa d’oro, Corno di Ferro torna all’accampamento per avvertire della presenza degli intrusi, ma dell’oro non fa parola con nessuno. Catturati i minatori, gli indiani devono convincerli ad usare le loro cognizioni di medicina per guarire il figlio malato del capotribù. La cura funziona e i due bianchi vengono colmati di doni e rimessi in libertà. Vedendo che le sue possibilità di recuperare l’oro stanno per svanire, Corno di Ferro si allontana prima dei minatori, per imbattersi però nella malasorte e divenire “vittima della sua avidità”.
È questa una delle prime apparizioni di George Larkin in un film in stile western. In seguito avrebbe interpretato vari serial western, fra cui The Trey O’Hearts (1914) e The Terror of the Range (1919), prima di recitare da protagonista, a fianco di Josephine Hill, in diversi due rulli Universal sulle Giubbe Rosse canadesi.

MONSIEUR QUI A MANGÉ DU TAUREAU (The Man-Bull Fight) (Gaumont, FR 1907)
Regia/dir: ?; 35mm, 356 ft., 6’ (16 fps); fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #72).
Didascalie in inglese / English intertitles.
La padrona di casa serve a cena ai suoi ospiti un piatto a base di carne di toro. Molti di loro apprezzano, ma un uomo ha una strana reazione: staccate un paio di corna dal muro, se le attacca in testa e comincia a fare il diavolo a quattro. Dopo aver distrutto la casa, terrorizzando la sua ospite, gli invitati, la cameriera e i vicini, fugge in strada. La polizia telegrafa in Spagna chiedendo aiuto: in risposta, arriva a Parigi un corteo di toreri pronti ad infilzare l’uomo-bestia impazzito. Ma subito dopo l’inizio della “corrida con l’uomo-toro”, l’ospite errante rinsavisce e viene preso in consegna dai poliziotti in attesa.
Il pubblico delle Giornate potrebbe conoscere questo film del 1907 grazie alla sua inclusione nel film omonimo del 1935. In quest’ultimo, il cineasta ucraino Eugene Deslaw, regista di La Nuit électrique (1930) e di La Marche des machines (1928), aggiunse alle immagini dell’originale un’introduzione ed un beffardo commento affidato all’attore Bétove.
Anche se la copia della collezione Corrick è incompleta, mancando sia le scene iniziali che l’arresto conclusivo, c’è ancora molto che raccomandi la visione del film. Notevole è la scena del telegrafo: il testo del messaggio non viene mostrato in una didascalia, bensì mediante la tecnica dell’animazione, con le parole che compaiono lettera per lettera su immaginari fili del telegrafo, sopra la testa dell'operatore. Questa soluzione fa di Monsieur qui a mangé du taureau l’unico film della collezione Corrick conservatosi la cui origine non inglese è svelata sullo schermo dalla parola scritta. I produttori o distributori di questo e degli altri titoli delle collezione li fornivano con le didascalie in inglese, ma non era certo possibile sostituire con un nuovo cartello questa eccentrica visualizzazione della tecnologia telegrafica.

WHEN THE WIFE’S AWAY (R.W. Paul, GB 1905)
Regia/dir: ?; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #133).
Didascalie in inglese/English intertitles.
A volte presentato dai Corrick come The Meddlesome Husband, When the Wife’s Away è anche noto come Hubby Tries to Keep House. Tutti e tre i titoli, peraltro, colgono l’essenza della storia. Lasciato da solo, un uomo si immischia stoltamente nella gestione quotidiana della casa, istruendo la servitù sul modo “corretto” di lucidare le scarpe, pulire le finestre o fare i pasticcini. Naturalmente gli esiti sono fallimentari ed egli si rende rapidamente conto che i suoi metodi “superiori” non sono proprio tali.

CRETINETTI LOTTATORE (Foolshead’s Wrestling) (Itala Film, IT 1909)
Regia/dir: ?; cast: André Deed; 35mm; fonte copia/print source: National Film and Sound Archive, Australia (Corrick Collection #50).
Senza didascalie/No intertitles.
Questa comica, interpretata da un beniamino del pubblico delle Giornate e finora considerata perduta, è stata realizzata quando André Deed era appena arrivato all’Itala Film, il cui direttore artistico, Giovanni Pastrone, l’aveva ingaggiato portandolo via alla Pathé. Già in questa precoce comparsa del personaggio, non mancano le buffonate e conseguente baraonda tipiche dei Cretinetti successivi. In questo episodio, dopo un combattimento con un forzuto, il nostro va in città ad esercitare le sue inedite doti a danno degli abitanti del luogo.Si tratta di una delle due copie d’epoca di film di Cretinetti presenti nella collezione Corrick (l’altra è Come Cretinetti paga i debiti) e fu probabilmente portata in Australia al termine della tournée internazionale della famiglia del 1907-1909.