|
10 ottobre 2000
Il "New York Times" annuncia le Giornate del Cinema Muto
Il "New York Times" di domenica 8 ottobre ha dedicato un'intera pagina
alle Giornate del Cinema Muto, annunciando nei dettagli uno degli eventi
clou della rassegna che s'inaugurerý sabato prossimo a Sacile. Ha destato
sensazione infatti negli Stati Uniti il restauro dei 17 secondi di pellicola
sonora intitolati "Dickson Experimental Sound Film", realizzata da William
Kennedy Laurie Dickson nei laboratori Edison nel 1894, un anno prima della
nascita ufficiale del cinema. Nel reportage del quotidiano newyorchese
il produttore Rick Schmidlin - giunto da Hollywood a Sacile in questi
giorni per allestirvi la mostra di cimeli di Erich von Stroheim da lui
stesso recuperati - spiega come ha coinvolto nella complessa operazione
di ricostruzione digitale della pellicola sia il mago degli effetti speciali
George Lucas che il montatore plurioscarizzato Walter Murch.
6 ottobre 2000
Il più antico film sonoro restaurato da George Lucas in anteprima
a Sacile
In anteprima mondiale, le Giornate del Cinema Muto (Sacile, 14-21 ottobre
2000) presentano l¼incunabolo cinematografico forse pi˜ antico e pi˜ straordinario
in assoluto: un test sonoro, il "Dickson Experimental Sound Test", effettuato
all¼interno della "Black Maria" ã lo studio cinematografico mobile di
Thomas A. Edison ã nel 1894, l¼anno in cui vennero presentate in pubblico
le prime pellicole girate con il Kinetoscope. Il film Ë noto: un uomo,
molto probabilmente William Kennedy Laurie Dickson, suona il violino di
fronte a un fonografo che sta registrando, mentre due giovanotti danzano
assieme in modo solenne. Curiosamente questa immagine Ë stata considerata
come un¼icona gay (la ritroviamo infatti nel lungometraggio del 1995 The
Celluloid Closet, diretto da Friedman e Epstein). Un¼interpretazione del
tutto ingiustificata dato che probabilmente quei due giovanotti danzavano
per ordine della ditta, visto che le lavoratrici scarseggiavano alla Edison.
Purtroppo il cilindro fonografico di cera con il sonoro originale Ë stato
perduto per decenni; ritrovato in frammenti nel 1998 all¼Edison Historic
Site a West Orange in New Jersey, Ë stato fisicamente riparato da Jerry
Fabris e ri-registrato presso il Rogers and Hammerstein Archive of Recorded
Sound del Lincoln Center a New York. Immagini e suono sono stati infine
ricomposti e stampati su pellicola a 35mm in Dolby Digital. Il fonografo
che aveva registrato quattro minuti di suono ã mentre il Kinetoscope aveva
ripreso meno di un minuto di immagini ã era stato azionato in anticipo.
Di conseguenza udiamo i suoni di voci concitate che precedono immediatamente
le riprese, seguiti dall¼ordine di Dickson di far partire il Kinetoscope.
Il documento complessivo non costituisce soltanto una meraviglia dal punto
di vista tecnologico, ma provoca anche un¼esperienza stranamente emozionante:
sentiamo dopo 106 anni delle voci provenienti dal reparto fotografico
dei laboratori Edison ove il cinema era nato. Si trattava di un esperimento
del progetto "Kinetophone" di Edison, il primo tentativo nella storia
di registrare in sincronia suoni e immagini in movimento e sicuramente
l¼unico film sonoro del 1800 ad essere sopravissuto e che oggi, attraverso
le tecnologie digitali, unisce efficacemente due tecnologie e due epoche,
quella di Edison e quella di George Lucas che ha finanziato il progetto.
Il restauro a 35mm con colonna sonora che sarý presentato alle Giornate
del Cinema Muto Ë stato prodotto da Rick Schmidlin (giý responsabile della
ricostruzione dell¼Infernale Quinlan di Orson Welles e di Greed di Erich
von Stroheim) e Walter Murch (premio Oscar per il montaggio del suono
di Apocalipse Now e del Paziente inglese). La copia originale in nitrato
di cellulosa Ë stata restaurata dalla Library of Congress di Washington,
mentre i laboratori magici di George Lucas, l¼Industrial Light & Magic
e lo Skywalker Sound hanno lavorato al recupero digitale del suono e reso
intelleggibili le concitate parole dei protagonisti di quella prima pionieristica
impresa tecnologica e cinematografica.
6 ottobre 2000
Omaggio della Cineteca Italiana alle "Giornate" (Milano,
25 - 29 ottobre 2000)
Grande novitý quest'anno per le Giornate del Cinema Muto che saranno "bissate"
a Milano, allo Spazio Oberdan, dal 25 al 29 ottobre 2000. La Cineteca
Italiana, infatti, ha pensato di omaggiare il festival dedicato al cinema
delle origini, proponendo (quasi in contemporanea con Sacile) alcuni tra
i film pi˜ interessanti passati sullo schermo del Verdi e dello Zancanaro
nelle passate edizioni e nell'edizione 2000. Tra i titoli: Berlino,
Sinfonia di una grande cittý (1927) di Walther Ruttmann, che chiuderý
l'edizione 2000 del festival; L'uomo con la macchina da presa (1929)
di Dziga Vertov, presentato nel 1995; Cyrano de Bergerac (1922)
di Augusto Genina, presentato nel 1999; Il principe Achmed (1924-1926)
di Lotte Reiniger in collaborazione con Carl Koch, Walther Ruttmann, Berthold
Bartosch, Alexander Kardan, Walter Tuck, Lore Leudesdorff; Fantomas
(1913-1914), 5 episodi di Louis Feuillade; Opus I (1921) di Walther
Ruttmann e il programma di Walter Lantz presentato quest'anno e The
Kid Brother (1927) di Ted Wilde, presentato nel 1999. Le proiezioni
saranno dodici e verranno suddivise in due sezioni: un programma pomeridiano
e un programma serale con tanto di accompagnamento musicale dal vivo.
Ý
6 ottobre 2000
A SCUOLA DI CINEMA: COLLEGIUM SACILENSE 2000
La seconda edizione del Collegium Sacilense diventa quest¼anno parte integrante
della struttura delle Giornate. Sulla scorta dell¼esperienza acquisita
lo scorso anno, la neonata istituzione avrý una forma pi˜ precisa. L¼obiettivo
principale del Collegium Ë di riunire dodici giovani accomunati dall¼entusiasmo
per la cultura e la storia del cinema, allo scopo di farli "infiltrare"
nella comunitý di esperti e di appassionati cresciuta nel corso degli
anni in seno alle Giornate. I nuovi arrivati avranno la possibilitý di
conversare, discutere, rivolgere domande ai maggiori studiosi che si ritrovano
quest¼anno a Sacile. Gli incontri saranno organizzati in maniera tale
da favorire un¼atmosfera amichevole e mettere cosÏ a proprio agio gli
studenti, facendoli sentire membri a pieno titolo della comunitý del festival.
Nella speranza di incoraggiare quest¼approccio, e di far sÏ che l¼esperienza
del Collegium non sia semplicemente un periodo di apprendimento ma un¼esperienza
attiva di studio e ricerca, i partecipanti saranno responsabili di un
progetto: la produzione collettiva di un libretto inteso non solo come
esercizio accademico ma anche e soprattutto come manuale d¼uso pi˜ generale
e ã se possibile ã pi˜ duraturo. Il tema di quest¼anno Ë la "valorizzazione
del patrimonio cinematografico": dal ritrovamento e dal restauro dei film
fino alla loro pubblica esibizione nei cinema e nei festival. Ogni studente,
affiancato da un "mentore" selezionato dal Collegium dell¼anno scorso,
si occuperý di un settore del progetto, operando alla stregua di un giornalista-detective
incaricato di trovare e consultare i maggiori esperti in materia presenti
a Sacile. Oltre a vedere il maggior numero possibile di film, i membri
del Collegium saranno impegnati in "Dialoghi" giornalieri con esperti
selezionati fra gli ospiti delle Giornate, "Dialoghi" che sono peraltro
aperti al pubblico e che si svolgeranno secondo il seguente calendario:
Dialogo I (domenica 15 ottobre, ore 13) "Le Giornate del Cinema Muto:
il programma dell¼edizione 2000" Dialogo II (lunedÏ 16 ottobre, ore 13)
"Pratiche e strategie di conservazione"
Dialogo III (martedÏ 17 ottobre, ore 13) "Politica e pratiche delle cineteche"
Dialogo IV (mercoledÏ 18 ottobre, ore 13) "Vedere con gli occhi degli
altri"(questioni di prospettiva storica, con particolare riferimento al
film The Soldier¼s Bride, presentato nella sezione video)
Dialogo V (giovedÏ 19 ottobre, ore 13) "I musei del cinema e altre istituzioni
non archivistiche"
Dialogo VI (venerdÏ 20 ottobre, ore 13) "Performance" (questioni di presentazione
pubblica del cinema muto e di accompagnamento musicale)
Dialogo VII (sabato 21 ottobre, ore 13) "Le Giornate 2000: un bilancio"
6 ottobre 2000
L CINEMA DI IERI E DI OGGI A FILM FAIR 2000
Sacile, Ex-chiesa di San Gregorio, 14-21 ottobre, dalle 10 alle 20 FilmFair2000,
quinta edizione della Fiera del Libro e del Collezionismo Cinematografico,
organizzata dalle Giornate insieme alla Camera di Commercio di Pordenone,
sarý ospitata nell'antica chiesa di San Gregorio e sarý aperta al pubblico
ogni giorno dalle 10 alle 20. Sono quasi un centinaio le case editrici
italiane e straniere che espongono a Sacile i loro libri, DVD, VCD, CD-rom
e video. Tra questi, l¼American Film Institute, Baldini & Castoldi, B.T.
Batsford, Cahiers du CinÈma, Castoro, Faber & Faber, Glittering Images,
I.B. Tauris, Institut LumiËre, Kino On Video, Marsilio, McFarland, Projection
Box, Rivages, Routledge, Scarecrow Press, St Martin's Press, Testo e Immagine
e molte University Presses europee e americane. British Film Institute
Publishing, Gremese, Flicks Books e Lindau avranno un proprio stand. Pi˜
spazio che in passato avranno i pezzi da collezione, le vecchie fotografie,
i poster. Esporranno i loro materiali Armando Giuffrida, Roberta Gnani,
Camillo Moscati, Enzo Rossi. E tornerý da Milano Antonio Pignotti con
le sue macchine da presa d¼inizio secolo perfettamente funzionanti: quest¼anno
l¼esposizione tematica riguarderý le macchine da presa italiane. Gli incontri
con l'autore si terranno quotidianamente, alle ore 12 circa e alle ore
18. Il calendario completo sarý diffuso a mezzo stampa.
Tra gli appuntamenti imperdibili, ricordiamo quelli di domenica 15 ottobre,
che segneranno il "ritorno" alle Giornate di Sergio Leone (il regista
fu ospite del festival nel 1984 e nel 1985). A partire dalle ore 12, Christopher
Frayling presenterý il suo ultimo libro Sergio Leone. Something To
Do With Death e Spaghetti Westerns. Cowboys and Europeans from Carl May
to Sergio Leone, uscito nel 1998. Per l¼occasione, sarý a Sacile Carla
Leone Ranalli, vedova di Sergio Leone.
Gli incontri di lunedÏ saranno dedicati a Erich von Stroheim, uno dei
protagonisti di queste Giornate con la mostra di materiali inediti curata
da Rick Schmidlin. Alle 12.30, Arthur Lennig presenta la monografia sul
grande regista, alla presenza del figlio di Erich von Stroheim, Joseph.
Tra gli altri appuntamenti segnaliamo quello con David Bordwell, che racconta
le nuove vicende del "Pianeta Hong Kong"; Ronald Green, che discute il
cinema di Oscar Micheaux; Laurent Mannoni con il suo volume sull¼archeologia
del cinema, recentemente tradotto in inglese e in italiano. Molto atteso,
infine, il secondo volume di Sentieri del Western di Carlo Gaberscek,
edito da Cineteca del Friuli e Biblioteca dell¼Immagine. La sorpresa dell¼ultimo
minuto riguarda lo storico Vittorio Martinelli, che presenta il suo libro
fresco di stampa, Cuor d¼oro e muscoli d¼acciaio - Il cinema francese
degli anni Venti e la critica italiana, anch¼esso pubblicato dalla
Cineteca del Friuli. Nel segno della tradizione e grazie alla collaborazione
dei ristoratori sacilesi, FilmFair2000 continuerý ad offrire ogni giorno
agli ospiti del festival un assaggio delle specialitý del Friuli Venezia-Giulia.
Gli appuntamenti eno-gastronomici si concluderanno sabato 21 ottobre con
una pastasciutta offerta dagli alpini.
6 ottobre 2000
LO SPIRITO DI ERICH VON STROHEIM: FRAMMENTI INEDITI DAI SUOI ARCHIVI PRIVATI
Nella storia di Hollywood Ë normale cambiare il proprio passato. Per un
motivo o per l¼altro, forse per riverniciare di glamour un retroterra
non proprio esaltante, oppure per celare certi dati mutando identitý.
Nella Hollywood delle origini il passato probabilmente pi˜ misterioso
era quello di Erich von Stroheim. Un uomo che amava reinventarsi cambiando
non soltanto la propria religione ma addirittura creandosi un lignaggio
nobiliare. CiÚ ha causato enormi problemi ai suoi biografi, che hanno
dovuto fare congetture su alcuni episodi della sua vita, mentre erano
completamente all¼oscuro di altri, da lui tenuti segreti. Grazie agli
eredi, per la prima volta saremo in grado di esplorare una serie di documenti
autentici provenienti dalla collezione personale lasciata da Stroheim:
ritratti originali di lui e dei suoi famigliari che non si erano mai visti
finora; manoscritti sulla sua vita e le sue esperienze; una collezione
di cartoline che aveva inviato da New York nei primi mesi della sua permanenza
nella metropoli.
Tra queste, la prima cartolina a May Jones ã inviata sei anni prima di
sposarla ã che ci spiega bene il suo stato d¼animo:
"Cara May, Ë questo il sabato pi˜ orribile da quando sono in America.
Tutto solo, non sapevo proprio cosa fare, sono andato da Pabst, un posto
dove potevo sognare sugli ultimi sei mesi. Ma non Ë bene che io sogni.
Mi devo svegliare. Aiutami!!! Con affetto, Erich*"
In mostra troviamo anche il suo primo soggetto originale conservato, Dov¼Ë
Betty?, scritto a New York durante la prima guerra mondiale per il regista
John Emerson e ritrovato solo pochi mesi fa. Attraverso foto di famiglia,
bozzetti originali, documenti di viaggio, lettere private, telegrammi
scambiati con Ejzenstejn ã in tutto un centinaio di reperti ã lo studioso
potrý seguire direttamente i pensieri, il processo creativo di quel vero
e complicato genio che era Erich von Stroheim. La nostra riconoscenza
va a Mary Alice von Stroheim e a Joseph e Harriet von Stroheim per il
loro straordinario e generoso sostegno. ã Rick Schmidlin
5 luglio 2000
La vita privata di Erich von Stroheim: frammenti inediti dai
suoi archivi
Sala degli Affreschi, Palazzo Biglia, Sacile
L'autore del "sacro Graal" del cinema muto - Greed (Rapacità),
ovvero il capolavoro invisibile - e di altri film indimenticabili quali
The Wedding March (Sinfonia nuziale) o il dissacrante The
Merry Widow (La vedova allegra) proibito nel nostro paese dalla
censura, nonché l'inquietante interprete di quell'affascinante
viaggio nella decadenza che è Sunset Boulevard (Viale
del tramonto) di Billy Wilder, sarà celebrato e svelato nei
suoi aspetti più intimi, sconosciuti, umani, da una mostra che,
in anteprima mondiale, verrà inaugurata sabato 14 ottobre. Sede
dell'esposizione: la Sala degli Affreschi di Palazzo Biglia a Sacile.
Erich von Stroheim, uno dei registi più controversi, moderni, maniacali,
esaltati, estremi della storia del cinema e proprio per queste sue caratteristiche
entrato nel mito, diverrà protagonista quasi assoluto, ma questa
volta in modo inedito, delle Giornate. Già lo scorso anno, Fay
Wray, Mitzi in The Wedding March, aveva cominciato a scalfire l'alone
diabolico che circondava il regista descrivendolo come la persona più
gentile e straordinaria che avesse mai conosciuto. E la mostra curata
da Rick Schmidlin, produttore hollywoodiano, noto per la ricostruzione
del film L'infernale Quinlan di Orson Welles e per Greed
- a Recostruction, presentato lo scorso anno alla Mostra del cinema
di Venezia e alle Giornate, va proprio in questa direzione e per questo,
ne siamo sicuri, riserverà non poche sorprese.
Quelli che verranno esibiti a Sacile sono dei materiali contenuti in due
scatole sigillate che il regista, terminate le riprese di Viale del
tramonto, e in procinto di rientrare in Francia, aveva affidato al
figlio, Erich Jr., chiedendogli di custodirle finché non fosse
tornato a prenderle per portarle con sé. Un proposito che rimase
tale. Il primo ad aprire i due contenitori fu appunto Schmidlin. All'interno,
la vita privata di von Stroheim dal 1910 all'anno della sua morte avvenuta
nel maggio del 1957. Cartoline, lettere d'amore, foto familiari, ritratti,
schizzi e disegni.
L'album della seconda moglie, May Jones, che continuerà a seguirne
le gesta collezionando articoli di giornali anche quando sarà diventata
un'ex; i cahiers de voyage che riportano i commenti e i disegni
dello stesso Stroheim, come interessantissimi sono gli schizzi che il
regista faceva delle uniformi che lo colpivano di più (tra cui
quelle dei carabinieri durante un suo viaggio in Italia) da utilizzare
nei suoi epici film. E ancora delle vere e proprie chicche per i cinefili
e gli storici: l'epistolario con Ejzenstein nel quale il regista, che
non riusciva a trovare più lavoro in Europa e in America, chiede
al padre della cinematografia sovietica di farlo lavorare in Russia; e
il primo racconto scritto da Von Stroheim mai pubblicato.
La mostra seguirà la vita del regista dalla sua nascita sino alla
morte. La parola fine sulla sua vita verrà apposta dal certificato
di morte e dai telegrammi inviati al figlio che annunciano la morte del
padre.
Josef, uno dei due figli, sarà ospite delle Giornate.
5 luglio 2000
Giornate fantastiche!
Fantômas, animazione, favole, meraviglie Mutoscope & Biograph
alla XIX edizione del festival
Sacile, Teatro Zancanaro, 14 - 21 ottobre 2000
Punta sui capolavori del fantastico, dell'animazione, delle pellicole
di grande formato, delle favole, la diciannovesima edizione delle Giornate
del Cinema Muto che per il secondo anno consecutivo si svolgeranno a Sacile,
giardino della Serenissima. Una delle sezioni più importanti, infatti,
è dedicata al "terzo uomo" del cinema muto francese (dopo i Lumière
e Méliès) Louis Feuillade, uno dei massimi visionari della
storia del cinema, capace di rendere reale il Genio del Male, Fantômas.
Oltre al capolavoro del 1913 che vede protagonista il tetro personaggio
in cappuccio e maschera nera, verranno proposte molte delle sue opere
più famose, tra le quali la serie comica di Bébé
e quella di Bout de Zan.
Sempre in tema di omaggi, la prossima edizione celebrerà Walter
Lantz, celebre animatore americano, produttore tra l'altro di Woody Woodpecker,
di cui saranno presentati Cinderella (Cenerentola), Little Red
Riding Hood (Cappuccetto Rosso), e Robinson Crusoe.
E sempre in tema di animazione, le Giornate pescano novità
da una cinematografia ancora poco esplorata: sullo schermo scorreranno
le immagini dei pionieri dell'animazione scandinava a continuazione di
un percorso dedicato al cinema nordico che ha preso il via nel 1986 e
che ha riservato molte gradite sorprese. Come del resto molto successo
ha riscosso la sezione dell'avanguardia americana. Proprio per questo
le Giornate continuano su questa strada proponendo sotto il titolo di
"Espressione, astrazione, oggettività" l'avanguardia tedesca.
La rassegna riunisce opere di Eggeling, Richter, Ruttmann, Fischinger;
film sulla pittura (Kandinsky, Kallowitz, Grosz...) e sulla danza (Maria
Wigam, Rudolf van Laban); Mysterien eines Frisiersalons di Brecht,
Engel e Valentin. Evento speciale: la presentazione dell'astratto Opus
1 di Walter Ruttmann in una versione a colori restaurata dal decano
degli archivisti europei Enno Patalas (colui, per intenderci, che ha riportato
in vita Metropolis di Fritz Lang) e accompagnata dalla partitura
originale per archi di Max Butting.
Un festival fondato sulla riscoperta e valorizzazione del cinema delle
origini non poteva non comprendere una sezione sui ritrovamenti e sui
restauri che l'edizione 2000 dedicherà ai Lumière, con una
quarantina di film che propongono vedute italiane di cui nessuno era a
conoscenza (Firenze, Roma, Torino, Siena), e anche al genio di George
Méliès. E' ormai tradizione consolidata, infatti, che il
festival mostri ogni anno almeno un Méliès ritrovato. In
anteprima assoluta le Giornate proietteranno il duecentesimo film del
mago di Montreuil celebrando l'avvenimento insieme a Madeleine Malthête
Méliès, nipote del regista. Come irrinunciabile sarà
per gli appassionati, la quarta parte del monumentale "Progetto Griffith"
che ha preso il via nel 1997 e che si protrarrà sino al 2005. Dal
14 al 21 ottobre, il festival presenterà oltre 80 film girati da
D.W.Griffith nel 1910, provenienti per la maggior parte dalla Library
of Congress di Washington e dal Museum of Modern Art di New York e dal
National Film and Television Archive di Londra.
5 luglio 2000
FilmFair2000: quinta edizione per gli appassionati di cinema da collezione
Ex-chiesa di San Gregorio, 14-21 ottobre, Sacile
Memorabilia di ogni genere, manifesti originali, fotografie, curiosità,
cimeli, e tanti tanti libri sul cinema e di cinema. Ormai è un
dato di fatto: a Film Fair si trova veramente di tutto. È infatti
per questo che anno dopo anno, la Fiera del libro e del collezionismo
cinematografico, che corre in parallelo con Le Giornate del Cinema Muto,
è diventata un appuntamento irrinunciabile capace di catturare
l'attenzione di centinaia di appassionati, studiosi e collezionisti. Il
tutto grazie anche al prezioso sostegno della Camera di Commercio di Pordenone
che ha fortemente voluto e sostenuto la manifestazione sin dalla sua nascita,
cinque anni fa. E così, dal 14 al 21 ottobre prossimi, ecco che
l'antica chiesa di San Gregorio ospiterà FilmFair2000, ovvero:
oltre 200 case editrici che da tutte le parti del mondo invieranno a Sacile
i loro libri, DVD, VCD, CD-Rom e video. Tra i tanti che ogni anno contribuiscono
alla riuscita dell'iniziativa ricordiamo: American Film Institute, Amsterdam
University Press, Baldini & Castoldi, Bloomsbury Publishing, Cahier
du Cinéma, Castoro, Cinemateca Portuguesa, Ediciones Filmoteca
de Valencia, Éditions du Seuil, Electa-Gallimard, Faber & Faber,
Filmoteca Española, Gremese, Le Mani, Limelight, Macmillan, Marsilio,
Mazzotta, Mc Farland, Omega Books, Optical Toys, Routledge, Titan Books,
U.S. University Presses (California, Columbia, Georgia, Princeton, Southern
Illinois, Rutgers, Temple, Wayne Wisconsin
), Verso Books
Citiamo
a parte il British Film Institute, poiché lo scorso anno, proprio
a FilmFair, sono stati presentati i primi tre volumi del Progetto Griffith,
nati dalla collaborazione con Le Giornate del Cinema Muto.
Non di soli libri è però fatta FilmFair: l'edizione del
2000 punterà molto sui cimeli dei set e su oggetti vari; proprio
per questo saranno più numerosi, rispetto al passato, gli stand
dedicati a vecchie fotografie, poster e memorabili pezzi da collezione.
Non mancheranno, inoltre, macchine da presa dinizio secolo perfettamente
funzionanti e altri rari articoli dellepoca del muto provenienti
dalla collezione del milanese Antonio Pignotti. Come del resto immancabili
saranno anche gli incontri con l'autore: FilmFair, infatti, mantiene le
sue peculiarità di luogo privilegiato per presentare a un pubblico
variegato e competente le nuove uscite editoriali e i prodotti multimediali
relativi sia al cinema delle origini che a quello contemporaneo. Per la
gioia degli studiosi, per accontentare i ricercatori universitari più
esigenti e per destare curiosità nei semplici appassionati di cinema,
ogni giorno si terranno degli incontri con autori ed editori di rilievo
a livello mondiale.
Tra gli incontri dello scorso anno vale la pena ricordare quello con Patrick
Mc Gilligan che ha introdotto la sua irriverente biografia su Clint Eastwood,
fonte di tante polemiche. Mc Gilligan si è poi unito alle autorevoli
voci di Dan Auiler e John Russell Taylor in una tavola rotonda molto appassionante
su Alfred Hitchcock.
Grande successo anche per David Shepard, maestro del restauro cinematografico,
che ha presentato alcuni passaggi del lungometraggio "Carmen"
di Charlie Chaplin, recentemente riportato alla sua integrità originale;
mentre Margarite Engberg ha illustrato il suo libro sulla star Asta Nielsen.
Citiamo anche "Qué viva México" lavoro frutto
della cooperazione di Valerij Bossenko e Stefano Cavagnis sul capolavoro
incompiuto di Sergej Ejzestein corredato da un ricco apparato iconografico
tra cui numerose foto di scena.
Lorario di apertura di FilmFair2000 è ogni giorno
dalle 10.00 del mattino alle 08.00 di sera. Lingresso è gratuito.
2 giugno 2000
Rick Schmidlin, da Hollywood in Friuli per una mostra su Erich von
Stroheim
Materiali inediti presentati in anteprima mondiale alle Giornate del Cinema
Muto
Lo studioso di cinema e produttore hollywoodiano Rick Schmidlin è
arrivato da Los Angeles in Friuli e in questi giorni si divide tra la
Cineteca di Gemona, Pordenone e Sacile per preparare una storica mostra
su Erich von Stroheim per la prossima edizione delle Giornate del Cinema
Muto (Sacile, 14-21 ottobre 2000). Si tratta di materiali inediti che
fanno parte della collezione privata di von Stroheim, sono stati svelati
a Schmidlin lo scorso anno dalla famiglia del regista e a Sacile saranno
presentati in anteprima mondiale.
Rick Schmidlin è già noto al pubblico dei cinefili per il
restauro del film Linfernale Quinlan di Orson Welles e per
Greed - A Reconstruction, presentato lo scorso anno alla Mostra
di Venezia e alle Giornate del Cinema Muto. Per entrambi i lavori ha ricevuto
prestigiosi riconoscimenti, tra cui i premi della Los Angeles Film Critics
Association e della National Society of Film Critics. Nella sua ventennale
attività di produttore, Schmidlin ha realizzato cinque video musicali
per i Doors e ha lavorato, tra gli altri, con Frank Zappa. Tra i film
cui ha collaborato, ricordiamo La mosca di David Cronenberg e Colpo
vincente con Gene Hackman. Al momento sta ultimando per la Turner
Entertainment un film su un concerto di Elvis Presley che sarà
presentato al prossimo festival di Torino.
|