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Comunicato stampa n. 5
LES “MARIONNETTES” DI LADISLAS STAREWITCH
IN MOSTRA AL TEATRO VERDI
Il foyer della seconda galleria del Verdi ospita per tutta la settimana
del festival, e quindi i giorni per godersi questa sfiziosa ed interessante
mostra non sono molti, i lavori di un maestro dell’animazione tridimensionale
Ladislas Starewitch (1882-1965), che dalla Russia che l’ha visto
esordire ed eccellere anche come regista di film “dal vero”,
si è poi, dopo la rivoluzione, spostato verso il mediterraneo,
transitando per l’Italia per stabilizzarsi, infine, in Francia.
Qui, ha continuato a scrivere, produrre e realizzare opere in animazione
tridimensionale, impiegando anche pupazzi articolati (le “marionnettes”)
ai quali riusciva a conferire una particolare “fotogenia”.
Disegnatore, pittore, curioso cultore dei lavori manuali, scienziato
con particolare riferimento all’entomologia, Starewitch ha perfezionato
un interesse che pareva inizialmente dedicato solo all’osservazione
della vita degli insetti, in un mondo poetico e compiuto. L’esposizione
ne ripercorre la carriera privilegiando il suo periodo “muto” (1910-1928)
e le opere realizzate con il “passo uno” dell’animazione.
Sculture lignee articolate e ricoperte di pelle di camoscio adattate
ora agli insetti e agli animali più o meno antropomorfi, ora a
personaggi caricaturati dalla realtà. Gli oggetti partono dagli
esordi del lavoro di Starewitch e man mano si sviluppano ingrandendosi
seguendo la complessità della narrazione. Una serie preziosa di
fotografie permetterà infine di vedere il “backstage” ovvero
il teatro di posa, con i set miniaturizzati, con le luci ad effetto,
con le macchine, con gli attori “marionnettes”, e con lui,
Starevitch ritratto orgoglioso in mezzo agli strumenti della sua poesia
pronti a traformarla in puro argento di sogno.
Ufficio Stampa
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