Le Giornate del Cinema Muto, XXVI edizione
Pordenone, 6-13 ottobre 2007


CINEMA DELLE ORIGINI / EARLY CINEMA
Garibaldi 200

In occasione del bicentenario di Giuseppe Garibaldi presentiamo, in copie appena stampate, due tra le prime rievocazioni cinematografiche dell’epopea garibaldina.
On the occasion of the bicentenary of the birth of Italian patriot Giuseppe Garibaldi (1807-1882), we present two of the earliest film celebrations of the general who, in the words of noted historian Denis Mack Smith, “did perhaps as much as anyone to make Italy a unified state”.

IL PICCOLO GARIBALDINO (Cines, IT 1909)
Regia/dir: ?; lg. or./orig. l: 242 m.; 35mm, 249 m. (cartelli relativi al restauro compresi/including restoration credits), 13’37” (16 fps), col. (copia imbibita con metodo Desmet / Desmet colour, duplicating original tinting); fonte copia/print source: Cineteca Nazionale, Roma.
Didascalie in italiano / Italian intertitles.

Restauro 2007 Cineteca Nazionale. Lavorazioni digitali ed analogiche presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, Bologna. Provenienza degli originali: BFI National Archive, Londra; AIRSC; Museo Nazionale del Cinema di Torino. / Restored in 2007 by the Cineteca Nazionale. Digital and analog work undertaken by the Immagine Ritrovata laboratories, Bologna, using original materials from the BFI National Archive, London; AIRSC [Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema], Rome; and the Museo Nazionale del Cinema, Turin.

“Siamo all’epoca di Garibaldi, quando i petti infiammati da vivo amore patrio accorrono volenterosi in difesa del paese. Anselmo, padre di un giovinetto dodicenne, accorre anch’esso tra le file garibaldine; e il piccolo Augusto, infiammato dallo stesso desiderio, fugge di nascosto da casa e raggiunge il padre arruolato nella gloriosa schiera dei mille. Suona il segnale della battaglia, il piccolo Augusto si slancia tra i suoi commilitoni, ma improvvisamente è colpito mortalmente. Il piccolo eroe invoca il nome di Garibaldi, si trascina presso di lui, ne bacia la spada e muore tra le braccia del padre.”(Programma di sala, Politeama Ariosto di Reggio Emilia, 27 luglio 1910)
“The film depicts in a telling manner an incident in the days of Garibaldi, whose call for volunteers to aid him in his battles meets with a ready response. (...) In the last scene we are transported back again to the boy’s home where we see his mother, to whom a vision appears of her boy standing beneath the statue of honor. The subject is extremely well dealt with, and the film, which is good for quality throughout, possesses several novel features to recommend it to exhibitors.” – The Bioscope (London), 16 December 1909


EVENTO MUSICALE/MUSICAL EVENT
I MILLE
(S.A. Ambrosio, Torino,  IT 1912)
Regia/Dir: Alberto Degli Abbati; f./ph.: Giovanni Vitrotti; cast: Mary Cléo Tarlarini, Vitale De Stefano, Oreste Grandi, Cesare Zocchi; imbibito, mt. 920., 18 fps, data uscita: 6.12.1912; fonte copia/print source: Cineteca italiana, Milano.
Didascalie italiane / Intertitles in Italian.
Accompagnamento musicale dal vivo di / Live musical accompaniment by Francesca Badalini (pianoforte), Lydia Colona (clarinetto/clarinet), Marcello Salvioni (violino/violin) e Matteo Salvioni (violoncello).
Partitura originale composta da / Original score written by Francesca Badalini.

La musica/The Music
Come si avrà modo di vedere, in questo film, al contrario di ciò che ci si potrebbe aspettare, la figura di Garibaldi compare soltanto nel finale: per tutta la durata del film gli avvenimenti della storia d’Italia sono visti dalla prospettiva delle persone comuni che hanno creduto in Garibaldi e nel suo ideale politico. Scrivendo la musica per questo film ho quindi cercato di evidenziare sostanzialmente due componenti: quella sorta di afflato epico corale, “popolare” che pervade il film, e che pare accomunare tutti, poveri e ricchi, padre e figlio divisi da dissapori… dall’altra l’aspetto amoroso che tanta parte ha in questa vicenda. Ho scelto un ensemble sostanzialmente classico in grado di sottolineare timbricamente tutto ciò, oltre alle numerose altre sfaccettature proprie di questo film. / As will be evident, in this film, contrary to what might be expected, the figure of Garibaldi appears only at the finale: throughout the rest of the film the events of Italian history are seen from the viewpoint of ordinary people who have believed in Garibaldi and his political ideals. Writing the music for this film I have therefore sought to bring out two principal elements: this kind of “popular” choral epic atmosphere which pervades the film and which seems to unite all, poor and rich, father and son separated by disagreements... and the the love affair which figures so much in the story. I have chosen to use a substantially classical ensemble in order to be able to underline all this musically, as well as numerous other facets of the film. – Francesca Badalini

Scheda film - Programme note

Misilmeri, Sicilia. Don Ruggero è un ricco possidente e scopre che suo figlio Corrado ha una relazione segreta con Rosalia, una pastorella del suo latifondo, da cui ha avuto un figlio, Vincenzino.
Corrado vorrebbe regolarizzare la situazione ma il padre non glielo permette e i due ragazzi vengono anche cacciati dalla fattoria. Rosalia, già in difficoltà, continua inoltre a ricevere indegne e pressanti proposte dal capitano borbonico Altieri.
Frate Lorenzo dà asilo alla donna e prosegue il suo impegno contro i Borboni. Cominciano ad arrivare notizie della posizione di Garibaldi: sta marciando su Palermo, così i congiurati partono di nascosto per raggiungerlo alla Piana dei Greci. Intanto Altieri rapisce il figlio di Rosalia per costringerla a vincere le resistenze nei suoi confronti e la attira così, in una casa isolata dove vorrebbe soddisfare le sue voglie. Il bambino, riconoscendo le grida della madre, riesce a salvarla da Altieri. Rosalia, prima di lasciare la casa, ruba un prezioso dispaccio che consegna una volta arrivata a Palermo. Tocca così il cuore di Don Ruggero che le consente di unirsi a Corrado, mentre su Palermo liberata sventola trionfante il tricolore.
I Mille di Alberto degli Abbati del 1912 può essere considerato uno tra i primi film su Giuseppe Garibaldi, in cui la figura dell'"eroe dei due mondi" è già pervasa dall’alone mitico che lo accompagnerà nel corso del tempo. La storia dei Mille viene trattata nel film alternando i fatti d’arme –  riprodotti con fedeltà storica  e accurata messa in scena –  a un episodio d’amore, che arricchisce la vastità del tema epico con un tocco di sentimentalismo.
La vicenda sentimentale, dell’amore di Corrado, ricco possidente, per Rosalia, pastorella, avversato dal padre di Corrado (nonostante i due abbiano un figlioletto), si sviluppa su uno sfondo di grande attesa: l’arrivo di Garibaldi in Sicilia. Lo sbarco di Garibaldi è sentito con la trepidazione tipica del grande evento, foriero di salvezza e di grandi prospettive unitarie ed egualitarie, e trova nel film il suo apice nella rappresentazione della battaglia di Palermo, dove il plein air è sfruttato con sapienza a inquadrare nutrite masse di garibaldini e la prospettiva architettonica conferisce realismo e vivezza alle scene d’interni, non più immiserite dal tradizionale fondale di tela. La vittoria di Garibaldi a Palermo coincide con il trionfo dell’amore tra Corrado e Rosalia, in una perfetta specularità tra le sorti dell’Italia e quelle della famiglia: finalmente unite.
I Mille di Alberto degli Abbati è una copia unica al mondo proveniente dagli archivi della Fondazione Cineteca Italiana di Milano. La lunghezza della copia è la medesima del visto di censura (n. 8728 del 21.2.1915).
Il restaurato del film è stato realizzato dalla Fondazione Cineteca Italiana, presso il Laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna, e grazie alla collaborazione di Brescia Musei e del Museo Nazionale del Cinema di Torino e Cineteca Griffith, a partire dalla copia positiva d’epoca. – Matteo Pavesi

The scene is Misilmeri, Sicily. Don Ruggero, a rich landowner, discovers that his son Corrado is having a secret love affair with Rosalia, a shepherdess on his large estate. She has also borne him a son, Vincenzino. Corrado wants to marry Rosalia, but his father opposes the match and throws the young couple off his lands. Rosalia, already in a difficult situation, continues to receive the insistent advances of Altieri, a captain in the Bourbon army in Sicily.
Brother Lorenzo grants the woman sanctuary and carries on with his fight against the Bourbon forces. At this point, news of Garibaldi’s whereabouts start to filter through.  He is marching on Palermo, and so his supporters secretly leave to join him outside the city at Piana dei Greci. Meanwhile, Altieri kidnaps Rosalia’s son in an attempt to force her to give in to him, persuading her to come to an isolated house so that he can satisfy his lust. Recognizing the screams of his mother, the child saves her from Altieri. Before fleeing the house, Rosalia steals a precious dispatch, which she delivers on her arrival in Palermo. Don Ruggero is so touched that he allows her to marry Corrado, just as the Italian flag flies triumphantly over a liberated Palermo.
I Mille, directed by Alberto Degli Abbati in 1912, can be considered among the first films about Giuseppe Garibaldi. Here, the so-called “Hero of Two Worlds” is portrayed as the mythical figure that he has since remained. The film recounts the story of the Expedition of the Thousand [I Mille], Garibaldi’s army of 1,000 redshirts, alternating their battles – recreated here with historical accuracy and realism – with romantic scenes. This tempers the grand, epic quality of the film with a touch of sentimentality.
The love story between the rich landowner’s son Corrado and the shepherdess Rosalia, opposed by Corrado’s father (even though the couple have a child), develops against a background of great anticipation: Garibaldi’s landing in Sicily. His arrival provokes that feeling of trepidation that is typical of great events. Garibaldi brings salvation, Italian unity, and a future of equality, and the film reaches its climax in its recreation of the battle for Palermo. The outdoor scenes are masterfully accomplished, showing the large masses of Garibaldi’s troops, while the architectural perspective adopted provides realism to the indoor scenes, no longer reliant on the traditional canvas backdrop. Garibaldi’s victory in Palermo coincides with the triumph of Corrado and Rosalia’s love: a perfect parallel between the destinies of Italy and the family, both finally united.
Alberto Degli Abbati’s
I Mille is part of the Fondazione Cineteca Italiana collection in Milan, and is the only copy known to exist in the world. The length of the copy is the same as that noted in the film censor’s official records. The film was restored working from the original positive print. The project was undertaken by the Fondazione Cineteca Italiana at the Immagine Ritrovata laboratory in Bologna, with the collaboration of Brescia Musei [the museums of the commune of Brescia], the Museo Nazionale del Cinema in Turin, and the Cineteca Griffith. – Matteo Pavesi