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4 ottobre 2006
DOPPIA INAUGURAZIONE ALL’INSEGNA
DI GRIFFITH
DELLA XXV EDIZIONE DELLE GIORNATE DEL CINEMA MUTO
Venerdì 6 ottobre Agonia sui ghiacci al Teatro Comunale
di Pordenone,
Sabato 7 ottobre Amore sulle labbra al Teatro Zancanaro di Sacile
Uno dei più celebrati capolavori di Griffith, Agonia sui
ghiacci (Way Down East), 1920, è stato scelto per la serata di preinaugurazione
della 25.ma edizione delle Giornate del Cinema Muto, venerdì 6 ottobre,
alle ore 21 al Teatro Comunale di Pordenone. Il film sarà presentato
con la nuova la partitura musicale, composta per le Giornate ed eseguita
in anteprima mondiale da Donald Sosin (tastiere) e Joanna Seaton (canto).
Un evento d’eccezione, sponsorizzato dalla Banca Popolare FriulAdria
(l’ingresso è gratuito), sia per la firma del regista, David
Wark Griffith considerato il padre del cinema americano e nume tutelare
delle Giornate, sia per la presenza nel ruolo di protagonista di Lillian
Gish, la massima diva degli anni del muto. La scelta di Agonia sui
ghiacci,
uno dei film di maggior successo commerciale di Griffith, è significativa
anche per l’evoluzione dello stile del regista e per il contesto
storico particolare in cui venne realizzata. Inventore del moderno linguaggio
cinematografico e sperimentatore di nuove tecniche di ripresa, Griffith
aveva, negli anni a cavallo tra i 10 e i 20, dato vita ad una società di
produzione e distribuzione, la United Artists, in società con Douglas
Fairbanks, Mary Pickford, Charlie Chaplin, vale a dire i dominatori della
Hollywood di quegli anni. Intenzione di Griffith era raccontare “una
storia semplice di gente comune” e per ottenere questo scopo non
aveva esitato a sborsare una cifra record, 175.000 dollari, per i diritti
di una piece teatrale di enorme successo di vent’anni prima. La scommessa
di Griffith era ridare interesse ad un testo datato con contenuti che fossero
in linea con i grandi cambiamenti avvenuti in quegli anni in America. Da
rurale la società si era industrializzata a velocità vertiginosa,
con l’urbanizzazione erano cambiati i costumi, e, nel campo dell’arte,
tutto questo trovava riscontro in nuove forme espressive come il jazz e
il cinema. Il tentativo di Griffith, contrariamente a tutte le previsioni,
riuscì perché egli seppe coniugare novità e tradizione.
Agonia sui ghiacci, è prima di tutto un grande spettacolo (furono
girati ben 76.000 metri di pellicola), con scene che sono entrate nella
storia del cinema e che in seguito hanno ispirato cineasti diversissimi
come Disney e Pudovkin. E come per tanti altri capolavori entrati nella
leggenda, anche Agonia sui ghiacci ha avuto una storia di lavorazione molto
avventurosa. Dalla morte per malattia di una delle interpreti principali,
Clarine Seymour, per cui molte scene dovettero essere rigirate con una
nuova attrice, Mary Hay, alle famose sequenze dei blocchi di ghiaccio nell’acqua
del fiume in disgelo. Poiché Griffith voleva che la scena fosse
girata dal vero, molti componenti la troupe del film rischiarono il congelamento,
a partire proprio dalla star, Lillian Gish, costretta per ore a stare con
un braccio nell’acqua gelida.
Per l’inaugurazione di sabato 7 a Sacile, dove la manifestazione
si svolgerà per una settimana fino al 14 ottobre, le Giornate sparano
alcuni dei colpi più grossi del programma. Alle 20.30 un altro capolavoro
di Griffith, Amore sulle labbra (True Heart Susie,
1919), dramma sentimentale
ambientato nell’America rurale, ancora con la diva Lillian Gish,
con accompagnamento musicale dal vivo di Giovanni Spinelli eseguito da
un terzetto d’archi. Ma già dal primo pomeriggio (inizio alle
ore 14.30), lo schermo dello Zancanaro sarà riempito dalle immagini
del più grande kolossal italiano, Cabiria (1914) e, a precedere
Griffith, dalla prima Silly Symphony disneyana, la celeberrima Danza
degli scheletri. Nell’arco delle Giornate verrà proposta una selezione
di dieci memorabili film d’animazione realizzati nel decennio dal
1929 al 1939, che testimoniano il lungo periodo di transizione dal muto
al sonoro nel quale Disney sperimentò sonorizzazioni musicali non
parlate. E’ un momento di grande poesia e libertà creativa
e il regalo migliore che le Giornate offrono al pubblico, con un’attenzione
particolare ai più giovani. L’interesse per l’animazione
e soprattutto per l’opera di Disney è d’altra parte
una costante della storia delle Giornate del Cinema Muto, che quest’anno
proprio alle Silly Symphonies dedicano anche un prezioso volume di due
specialisti come Russell Merritt e J.B. Kaufman, ai quali si deve anche
Walt in Wonderland, un testo che ha avuto in passato importanti riconoscimenti
internazionali.
La scelta come prima proiezione assoluta del programma di Cabiria, nella
versione originale restaurata dal Museo del Cinema di Torino (le Giornate
proietteranno venerdì 13 ottobre anche la versione sonorizzata del
film che nel 1931 fu realizzata dallo stesso regista, Giovanni Pastrone), è l’omaggio
a una stagione d’oro del cinema italiano quando era esportato in
tutto il mondo e quando ingaggiava talenti artistici come Gabriele D’Annunzio
(autore delle didascalie di Cabiria) e Ildebrando Pizzetti (autore delle
musiche).
Nel pomeriggio di sabato, alle 18, viene anche inaugurata l’undicesima
edizione di FilmFair, la fiera del libro e del collezionismo cinematografico,
che quest’anno fa ritorno alla chiesa di San Gregorio.
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2 ottobre 2006
FILMFAIR2006
UNDICESIMA EDIZIONE PER LA FIERA DEL LIBRO E DEL COLLEZIONISMO CINEMATOGRAFICO
Tra le novità editoriali anche il libro summa
di JB Kaufman e Russell Merritt sulle Silly Symphonies disneyane
Si rinnova, ancora una volta all’ex Chiesa di San Gregorio a Sacile,
l’appuntamento tradizionale e ormai irrinunciabile per appassionati,
studiosi e collezionisti con FilmFair, fiera del libro e del collezionismo
cinematografico che, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio
di Pordenone, affianca per l’undicesimo anno consecutivo le Giornate
del Cinema Muto.
Alla fiera, ricca e variegata come sempre, si troveranno un migliaio
di titoli in vendita presso lo stand delle Giornate, cui si aggiungono
gli
stand individuali degli editori, ai quali quest’anno viene dato maggiore
spazio e che saranno dunque più numerosi di sempre. Alle case editrici
europee e americane regolarmente presenti da molto tempo, come McFarland,
Scarecrow e decine di University Presses, se ne aggiungono altre che tornano
dopo diversi anni di assenza, come la Ruscico – produttrice dei DVD
del cinema classico russo. Torneranno anche gli editori AIRSC, Il Castoro,
BFI Publishing e BFI Video Publishing, Alan Goble con il suo "Complete
Index to World Film", il più esaustivo database del mondo cinematografico,
e John Libbey. Tra le nuove presenze si segnalano la casa editrice britannica
Wallflower Press, uno tra i più dinamici soggetti nell’editoria
cinematografica degli ultimi anni; la Second Run DVD, produttrice di
rari capolavori del cinema contemporaneo; e la casa produttrice indiana
EFX.
Dal presente al passato. Accanto alle novità librarie, ai dvd, ai
cd-rom, non mancheranno le preziose proposte - manifesti, libri e giornali
d’epoca, gadget e memorabilia - dei collezionisti italiani e stranieri,
come Giorgio Giaiotto, Armando Giuffrida, Camillo Moscati, Enzo Rossi
e Norman Witty.
Gli incontri con l’Autore
Si rinnoverà anche l'appuntamento quotidiano degli incontri con
gli autori tra cui si segnalano i "disneyani" Russell Merritt
e JB Kaufman (già autori di Walt in Wonderland, pubblicato
dalle Giornate del Cinema Muto nel 1992 e vincitore del prestigioso Premio
Kraszna
Krausz), che quest'anno firmano il libro summa sulle Silly Symphonies
pubblicato dalla Cineteca del Friuli in occasione del 25° anniversario delle Giornate
del Cinema Muto. La presentazione è in calendario per domenica
8 ottobre.
All’incontro di lunedì 9 sulle recenti edizioni in DVD di
restauri del cinema italiano, parteciperà anche Luciano Sovena,
amministratore delegato dell’Istituto Luce, per presentare il bellissimo
cofanetto dedicato al restauro del film L’Assedio dell’Alcazar (1940)
di Augusto Genina. Martedì 10, Ron Magliozzi presenterà il
cd musicale Let’s Go In To a Picture Show, antologia di partiture
e accompagnamenti musicali del cinema muto, molti dei quali si sono ascoltati
in 25 anni di Giornate.
Per mercoledì 11 è previsto l’incontro con tre editori
italiani, Kaplan, Il Castoro e Campanotto, che con le loro collane hanno
alimentato le pubblicazioni su storia e critica del cinema. Parteciperanno
i rappresentati delle case editrici e i curatori delle rispettive collane.
Tra le altre novità editoriali cui sarà dato ampio spazio,
il volume sulla ricca collezione di materiali vertoviani dell'Österreichisches
Filmmuseum di Vienna e l'aggiornatissimo manuale del proiezionista appena
pubblicato dalla FIAF e dal Norwegian Film Institute, The Advanced
Projection Manual, di Torkell Sætervadet, strumento indispensabile per la proiezione
con le tecnologie più avanzate dei classici come dei film contemporanei.
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LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO 2006
LE MOSTRE
L’OMBRA DI CHAPLIN
La Sala degli Affreschi di Palazzo Flangini Biglia ospiterà, per
tutta la durata delle Giornate, un'originale mostra su Charlie Chaplin
curata dal giapponese Hiroyuki Ono, che sarà tra gli ospiti del
festival. Si tratta di fotografie e documenti dalla collezione privata
di Toraichi Kono (1885-1971), che dalla metà degli anni Dieci alla
metà degli anni Trenta fu molto vicino a Chaplin. Assunto come chauffeur
nel 1916, diventò ben presto il suo braccio destro occupandosi della
gestione della casa ma anche degli affari dell'allora giovane star di Hollywood.
Il legame durò fino al 1934, quando l'incompatibilità con
Paulette Goddard, terza moglie di Chaplin oltre che sua partner sullo schermo,
costrinse Kono a lasciare l'impiego. Grazie alla sua vedova, Tomie Higashijima,
che ha messo a disposizione la collezione, la mostra - che include molte
fotografie mai viste prima della Hollywood degli anni Venti e Trenta - è stata
presentata per la prima volta in occasione della conferenza su Chaplin
e il Giappone tenutasi lo scorso marzo a Kyoto, e ora, accompagnata dal
catalogo Charles Chaplin in Japan, approda in Europa, a Sacile.
IMMAGINI DEL SILENZIO – IL CINEMA MUTO TORINESE
Dopo l’esposizione alla Mole Antonelliana, il Museo Nazionale del
Cinema di Torino porta alle Giornate la mostra fotografica curata da Gianna
Chiapello “Immagini del silenzio”, un omaggio alla grande stagione
del muto torinese, ai registi, agli attori, ai tecnici che contribuirono
con il loro talento all’affermazione di Torino come capitale della
cinematografia italiana dell’epoca. E’ qui infatti che negli
anni Dieci si girano i grandi film che renderanno celebre il marchio italiano
nel mondo, dove operano le case di produzione più importanti (S.A.
Ambrosio, Itala Film, Film Artistica “Gloria”, Pasquali & C.,
Savoia Film, ecc.) e lavorano personalità del calibro di Giovanni
Pastrone, Domenico Gaido, Luigi Maggi, Mario Caserini, Segundo de Chomón,
Decoroso Bonifanti.
Le fotografie in esposizione documentano l’attività dei set
di alcune celebri produzioni del periodo. Oltre agli attori, l’obiettivo
riprende lo spazio delle scene, ricavato per lo più all’interno
dei teatri di posa, rivelando gli elementi architettonici, i fondali
dipinti, le attrezzature, la troupe. Queste immagini non sono
solo preziose testimonianze storiche, rappresentazioni sostitutive di
opere filmiche spesso perdute,
ma anche documenti di forte valenza estetica che rivelano la ricchezza
espressiva dell’arte cinematografica e fotografica delle origini.
PRIMA DEI LUMIÈRE
Non va dimenticata la mostra “Prima dei Lumière”:
oggetti, documenti, immagini avanti e attorno al cinema dalla collezione
Carlo Montanaro
di Venezia, alla Galleria Sagittaria della Casa dello Studente di Pordenone
in via Concordia 7 (aperta sino al 5 novembre). |
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5 settembre 2006
LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO COMPIONO 25 ANNI
Pordenone/Sacile, 6-14 ottobre 2006
Un compleanno che sarà celebrato con un programma in cui agiranno molteplici
magie: autori, star e momenti del cinema magari già incontrati nella storia
delle Giornate, ma ora riproposti con nuove scoperte, in copie più belle,
con intrecci sempre più ricchi e attraenti.
Tra gli omaggi: quelli all’icona del muto Louise Brooks, al divino
Rodolfo Valentino, alla dark lady Theda Bara, alla stellare Lillian Gish,
al muto italiano, ai grandi comici, tra cui Harold Lloyd in Safety
Last
Tra i film d’animazione: dieci memorabili Silly Symphonies
di Walt Disney, accompagnate dalla pubblicazione del volume
di Russell Merritt e J.B. Kaufman sulla famosa serie.
Tra le rarità: la proiezione in anteprima del più antico film inglese
a soggetto sopravvissuto e recentemente ritrovato, e “il frammento Marceline”,
ritratto animato di sei secondi del clown ispiratore e primo mentore
di Charlie Chaplin.
La retrospettiva al centro dell'edizione è
dedicata alla Nordisk, già incontrata nel 1986, e di cui ora si
propone sia l'opera di uno dei grandi maestri della storia del cinema,
Carl Th. Dreyer (con uno dei suoi film più affascinanti, quel Pagine
dal libro di Satana che trae spunto anche dalla costruzione a più
storie di Intolerance di Griffith), sia l'opera di registi con
i quali aveva collaborato come sceneggiatore, come Holger-Madsen. Ampio
spazio verrà dedicato a figure misconosciute come A.W. Sandberg, Viggo
Larsen e August Blom. Dei due ultimi si vedranno anche i film dedicati
al fenomeno delle "schiave bianche", vera icona al centro di
questa epoca del cinema danese, come già evidenziava il titolo della prima
retrospettiva delle Giornate ("Schiave bianche allo specchio").
Un altro grande ritorno sarà quello di Thomas Harper Ince, cui
le Giornate avevano dedicato la prima importante retrospettiva, ma di
cui ora si vedranno delle splendide copie 35mm, in un percorso attraverso
tutta l'opera del regista-produttore curato con la consueta appassionata
competenza da Steven Higgins. Ritroveremo, con nuove scoperte, le presenze
di Francis Ford e W.S. Hart, ma anche i film interpretati da Mary Pickford,
Sessue Hayakawa (a molti noto per il ritorno di Bridge on the River
Kwai di Lean) e Florence Vidor, che torna anche in un'altra zona del
programma, in un film di Wellman. Ma ci sarà anche King Vidor:
una delle serate sarà dedicata al suo The Big Parade. E tornerà
Lubitsch, di cui dopo Das Weib des Pharao vedremo altri
due capolavori poco noti, Die Austerprinzessin con Ossi Oswalda
e l'ultimo film tedesco, Die Flamme con Pola Negri.
Quest'anno quindi la tappa dedicata a David W. Griffith
non solo potrà contare sui sommi capolavori del biennio 1919-1920 –
in particolare True Heart Susie e Way Down East (Agonia sui
ghiacci) – ma potrà confrontarsi col parallelo percorso inceiano.
E oltre che la stellare Lillian Gish vedremo al centro di questo
periodo griffithiano figure splendide ma perdenti come Clarine Seymour
e Robert Harron, ben intrecciantesi con quelle del cinema di Ince, e con
figure di star cadute dal cielo come Olive Thomas e Mary Miles Minter,
cui saranno dedicate altre zone del programma (la seconda in relazione
a William Desmond Taylor).
E poi i ritorni di Rodolfo Valentino, Lon Chaney (anche
in un film del danese Christensen), Theda Bara. E l'anniversario dell’incomparabile
Louise Brooks sarà l'occasione per rivedere, nella versione muta,
il film centrale per il passaggio dal muto al sonoro, Prix de beauté
di Augusto Genina.
Tra tutte queste alchimie del programma sarà un fondamentale nucleo l'inedita
rassegna sulla magia nel cinema, da Méliès a Velle, da Stuart Blackton
a Segundo de Chomón, al mago dei maghi Houdini, fino all'opera
di grandi registi come Tod Browning, Paul Fejos e William Wellman. Un
ciclo a chiave che diventerà anche una chiave per altri percorsi dentro
il programma.
Come non pensare per esempio alle magie del cinema d'animazione, a questo
mondo di corpi oltre il corpo, di cui vedremo sia l'opera di geniali pionieri
come Messmer, Sullivan, Fleischer, Paul Terry, lo stesso Disney di "Oswald",
come vedremo dieci memorabili Silly Symphonies, scelte da
Russell Merritt e J.B. Kaufman (autori del nuovo definitivo volume sulla
serie, Walt Disney’s Silly Symphonies) con una chiave di riferimenti
al cinema muto. Ci sarà sia la fondante Skeleton Dance (La danza
degli scheletri) che il film più ammirato da Ejzenstejn, Birds
of a Feather, che le due versioni di The Ugly Duckling (Il
brutto anatroccolo), la prima in bianco e nero con citazione del Way
Down East griffithiano, la seconda a colori, ultima Symphony assoluta.
Altra sezione importante sarà dedicata al cinema italiano, con due versioni,
muta e sonorizzata, di Cabiria; le variazioni con Maciste
e la rarissima produzione napoletana conservata e restaurata negli Stati
Uniti, Sole o La regina di Marechiaro.
Tra le curiosità, il primo lungometraggio a soggetto mai realizzato con
protagonisti insetti veri, Die Biene Maja und ihre Abenteuer (Le
avventure dell’ape Maia), del 1926. E poi un frammento di Walsh,
un tassello del progetto Steinhoff, un altro pioniere del western, Broncho
Billy, un documentario di Jean Mitry sul montaggio appena ritrovato
a Belgrado, i film parlati degli anni del muto, l'erotismo delle origini... |
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FILMFAIR2006
UNDICESIMA EDIZIONE PER LA FIERA DEL LIBRO E DEL COLLEZIONISMO
CINEMATOGRAFICO
Tra le novità editoriali anche il libro summa di Russell
Merritt e J.B. Kaufman esulle Silly Symphonies disneyane
Si rinnova, ancora una volta all’ex
Chiesa di San Gregorio a Sacile, l’appuntamento tradizionale e ormai irrinunciabile
per appassionati, studiosi e collezionisti con FilmFair, fiera del libro
e del collezionismo cinematografico che, grazie alla collaborazione con
la Camera di Commercio di Pordenone, affianca per l’undicesimo anno consecutivo
le Giornate del Cinema Muto.
Alla fiera, ricca e variegata come sempre, si troveranno un migliaio di
titoli in vendita presso lo stand delle Giornate, cui si aggiungono gli
stand individuali degli editori, ai quali quest’anno viene dato maggiore
spazio e che saranno dunque più numerosi di sempre. Alle case editrici
europee e americane regolarmente presenti da molto tempo, come McFarland,
Scarecrow e decine di University Presses, se ne aggiungono altre che tornano
dopo diversi anni di assenza, come la Ruscico – produttrice dei
DVD del cinema classico russo. Torneranno anche gli editori AIRSC, Il
Castoro, BFI Publishing e BFI Video Publishing, Alan Goble con il suo
"Complete Index to World Film", il più esaustivo database del
mondo cinematografico, e John Libbey. Tra le nuove presenze si segnalano
la casa editrice britannica Wallflower Press, uno tra i più dinamici soggetti
nell’editoria cinematografica degli ultimi anni; la Second Run DVD, produttrice
di rari capolavori del cinema contemporaneo; e la casa produttrice indiana
EFX.
Dal presente al passato. Accanto alle novità librarie, ai dvd, ai cd-rom,
non mancheranno le preziose proposte - manifesti, libri e giornali d’epoca,
gadget e memorabilia - dei collezionisti italiani e stranieri, come Giorgio
Giaiotto, Armando Giuffrida, Camillo Moscati, Enzo Rossi e Norman Witty.
Si rinnoverà anche l'appuntamento quotidiano degli incontri con gli autori
tra cui si segnalano fin d'ora i "disneyani" Russell Merritt
e J.B. Kaufman (già autori di Walt in Wonderland, pubblicato dalle
Giornate del Cinema Muto nel 1992 e vincitore del prestigioso Premio Kraszna
Krausz), che quest'anno firmano il libro summa sulle Silly Symphonies
pubblicato dalla Cineteca del Friuli in occasione del 25° anniversario
delle Giornate del Cinema Muto. Tra le altre novità editoriali cui sarà
dato ampio spazio, il volume sulla ricca collezione di materiali vertoviani
dell'Österreichisches Filmmuseum di Vienna e l'aggiornatissimo
manuale del proiezionista appena pubblicato dalla FIAF e dal Norwegian
Film Institute, The Advanced Projection Manual, di Torkell Sætervadet,
strumento indispensabile per la proiezione con le tecnologie più avanzate
dei classici come dei film contemporanei. |
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ALTRI EVENTI COLLATERALI
IL COLLEGIUM
Giunto all’ottavo anno, il Collegium non è più
un esperimento ma una formula consolidata – e anzi imitata da
altre istituzioni – per la quale dodici giovani studenti e ricercatori
provenienti da ogni parte del mondo arrivano, ospiti del festival, per
seguire le proiezioni e i quotidiani seminari con gli esperti presenti
alla manifestazione. Una intensa settimana di studio che si concretizzerà
con la realizzazione dell’annuale volume dei “Collegium
Papers”. Un’occasione per mettere insieme i maggiori esperti
internazionali di cinema muto con gli studenti. Un’opportunità
per far crescere i giovani in un’arte che le Giornate celebrano
da 25 anni
LA MOSTRA SU CHARLIE CHAPLIN
La Sala degli Affreschi di Palazzo Flangini Biglia ospiterà, per
tutta la durata delle Giornate, un'originale mostra su Charlie Chaplin
curata dal giapponese Hiroyuki Ono, che sarà tra gli ospiti del festival.
Si tratta di fotografie e documenti dalla collezione privata di Toraichi
Kono (1885-1971), che dalla metà degli anni Dieci alla metà degli anni
Trenta fu molto vicino a Chaplin. Assunto come chauffeur nel 1916, diventò
ben presto il suo braccio destro occupandosi della gestione della casa
ma anche degli affari dell'allora giovane star di Hollywood. Il legame
durò fino al 1934, quando l'incompatibilità con Paulette Goddard, terza
moglie di Chaplin oltre che sua partner sullo schermo, costrinse Kono
a lasciare l'impiego. Grazie alla sua vedova, Tomie Higashijima, che
ha messo a disposizione la collezione, la mostra - che include molte
fotografie mai viste prima della Hollywood degli anni Venti e Trenta
- è stata presentata per la prima volta in occasione della conferenza
su Chaplin e il Giappone tenutasi lo scorso marzo a Kyoto, e ora, accompagnata
dal catalogo Charles Chaplin in Japan, approda in Europa, a Sacile.
IMMAGINI DEL SILENZIO – IL CINEMA MUTO TORINESE
Dopo l’esposizione alla Mole Antonelliana, il Museo Nazionale del
Cinema di Torino porta alle Giornate la mostra fotografica curata da
Gianna Chiapello “Immagini del silenzio”, un omaggio alla grande stagione
del muto torinese, ai registi, agli attori, ai tecnici che contribuirono
con il loro talento all’affermazione di Torino come capitale della cinematografia
italiana dell’epoca. E’ qui infatti che negli anni Dieci si girano i
grandi film che renderanno celebre il marchio italiano nel mondo, dove
operano le case di produzione più importanti (S.A. Ambrosio, Itala Film,
Film Artistica “Gloria”, Pasquali & C., Savoia Film, ecc.) e lavorano
personalità del calibro di Giovanni Pastrone, Domenico Gaido, Luigi
Maggi, Mario Caserini, Segundo de Chomón, Decoroso Bonifanti.
Le fotografie in esposizione documentano l’attività dei set di alcune
celebri produzioni del periodo. Oltre agli attori, l’obiettivo riprende
lo spazio delle scene, ricavato per lo più all’interno dei teatri di
posa, rivelando gli elementi architettonici, i fondali dipinti, le attrezzature,
la troupe. Queste immagini non sono solo preziose testimonianze
storiche, rappresentazioni sostitutive di opere filmiche spesso perdute,
ma anche documenti di forte valenza estetica che rivelano la ricchezza
espressiva dell’arte cinematografica e fotografica delle origini.
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15
giugno 2006
LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO COMPIONO 25 ANNI E FESTEGGIANO
CON L’EPOCA D’ORO DEL CINEMA DANESE, LOUISE BROOKS, LE "ALLEGRE"
SILLY SYMPHONIES DISNEYANE
Sacile (Pordenone), 7-14 ottobre 2006
Compiono venticinque anni le Giornate del Cinema Muto
e festeggiano l’importante anniversario con un programma non solo ricco
di storia del cinema, ma pieno di suggestioni per immagini e musica che
renderanno indimenticabile questa edizione. Il festival, che nel 1982
aprì la strada alla riscoperta della cinematografia delle origini, si
svolgerà a Sacile (Pordenone) dal 7 al 14 ottobre 2006.
È tradizione che le Giornate rendano omaggio a quelle case di produzione
che hanno fatto la storia del cinema. Tocca quest’anno, in occasione del
centenario, alla Nordisk Films Kompagni, della quale verranno proposti
capolavori dell'epoca d'oro del cinema danese, come i classici
Pagine dal libro di Satana di Carl Theodor Dreyer e Atlantis
di August Blom, emozionanti riscoperte come Himmelskibet
(Viaggio su Marte) di Holger-Madsen e l'adattamento di A.W. Sandberg del
romanzo di Dickens Il nostro comune amico.
Il cinema muto italiano avrà un posto d’onore con sei nuovi restauri
realizzati dalla Cineteca di Bologna, dal Museo Nazionale del Cinema di
Torino e dalla George Eastman House di Rochester. In programma anche
Cabiria di Giovanni Pastrone, proiettato sia nella versione
del 1914 che in quella, sonorizzata, del 1930.
Fra i divi che l’edizione 2006 delle Giornate celebrerà, troviamo Lon
Chaney, protagonista tra l'altro di Mockery, il melodramma
di Benjamin Christensen ambientato ai tempi della rivoluzione russa; Rodolfo
Valentino, ricordato attraverso la ricostruzione del suo perduto lungometraggio
Il giovane Rajah; e, nei cento anni dalla nascita, l'incomparabile
Louise Brooks, che rivedremo in Lulù (Die Büchse der Pandora)
di G.W. Pabst proposto con una nuova partitura orchestrale. La decima
"puntata" del Progetto Griffith culminerà nella presentazione
di Agonia sui ghiacci (1920), con una memorabile Lillian Gish.
Al contemporaneo e rivale di Griffith, Thomas H. Ince, è dedicato
un programma di recenti ritrovamenti e restauri che va ad integrare la
pionieristica retrospettiva delle Giornate 1984. Pure basata sulle produzioni
mute hollywoodiane è la sezione "Cinema e magia", che offre
la rara opportunità di vedere sullo schermo il più grande mago del XX
secolo, Harry Houdini.
Si potranno inoltre ammirare opere dei pionieri americani del cinema
d'animazione e dieci tra le più belle Silly Symphonies disneyane,
esempio di perfetta fusione tra immagini e musica. I dieci cortometraggi,
dal decennio 1929-1939, la cui presentazione è accompagnata dalla pubblicazione
di un libro summa sulla serie scritto da Russell Merritt e J.B. Kaufman,
includono – ovviamente – La danza degli scheletri e
le due versioni, in bianco e nero (del 1931) e a colori (del 1939), del
Brutto anatroccolo.
Numerose come sempre le manifestazioni che affiancheranno le Giornate:
FilmFair2006, fiera del libro e del collezionisimo cinematografico
e importante momento di incontro tra autori, editori e pubblico; il Collegium,
uno sperimentale approccio allo studio del cinema riservato a 12 studenti
selezionati dal festival; la SMI, Scuola di Musica e Immagini,
che propone lezioni quotidiane di accompagnamento musicale dei film muti.
Faranno da cornice due mostre: una sul cinema muto torinese, l’altra su
Charlie Chaplin. |
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