Le Giornate del Cinema Muto 2005

Introduzione / Introduction
Schede film / Film notes


Omaggio a / A Tribute to Davide Turconi

Davide Turconi e la collezione Joye

L’abate gesuita svizzero Josef Joye (1852-1919) è stato un pioniere nel campo dell’applicazione didattica degli audiovisivi. Nell’istituto di Basilea in cui insegnava, il Borromäum, fece uso di tutti i mezzi a disposizione per vivacizzare i suoi corsi e le sue lezioni. Approntò circa 16.000 vetri per le sue conferenze con la lanterna magica, introdusse il fonografo e, verso il 1900 scoprì il cinema. Chiaramente, Joye amava i film e li collezionava avidamente, comprandoli o facendoseli dare in gran quantità quando il loro valore commerciale veniva meno. Tutto diventava farina per il suo mulino pedagogico. A parte soggetti come la vita di nostro Signore o l’infanzia di Mosè, egli sembrava capace di intravedere lezioni morali nei travelogues, nei film di guerra e nelle comiche di André Deed e Polidor – anche se a volte era costretto a censurare le scene più osé. Dopo la partenza di Joye, nel 1911, il Borromäum ne conservò fedelmente la collezione, arrivando a catalogarla nel 1940, quando molte copie erano già considerate in uno stato di degrado ormai terminale.

Davide Turconi è stato il primo storico a scoprire, negli anni ’60, questo fenomenale tesoro, restando inorridito per le condizioni in cui si trovava. Come avrebbe poi ricordato (in conversazioni con Paolo Cherchi Usai), certe copie erano così impregnate di emulsione in dissoluzione che egli fu costretto ad appenderle ad asciugare sullo stendibiancheria prima di poterle esaminare. Cercando disperatamente di salvare la collezione, alla fine riuscì a far trasferire alcuni film – soprattutto classici italiani – in Vaticano e da lì all’Associazione Italiana degli Storici del Cinema. Dato che quest’ultima non aveva la possibilità di conservare le pellicole in un deposito adeguato, esse vennero affidate prima alla Cineteca Nazionale di Milano e poi all’archivio del Centro Sperimentale di Roma.

Temendo che i film non inclusi in questo pacchetto rischiassero di deteriorarsi irreparabilmente e cercando disperatamente una soluzione per far sì che essi non sparissero senza lasciare traccia di sé – un destino questo che sembrava molto probabile e imminente –, Turconi adottò un rimedio estremo ma sistematico. Tagliò, film per film, un paio di fotogrammi per ogni inquadratura, ordinandoli accuratamente ed etichettandoli ad uno ad uno. Era un compito immane: alla fine arrivò a oltre 20.000 fotogrammi, oggi conservati in diverse collezioni, perlopiù alla Cineteca del Friuli ed alla George Eastman House.

Dopo il nobile sforzo di Turconi, la collezione Joye fu lasciata deperire indisturbata fino al 1972, anno in cui il giovane cineasta inglese David Mingay, che stava preparando una pionieristica serie televisiva sui primordi del cinema, la riscoprì riportando sullo schermo alcune delle sue gemme. Mingay allertò il National Film and Television Archive di Londra sull’importanza e la fragilità del tesoro di Joye ed organizzò un incontro tra il custode delle pellicole, padre Bamberger, e David Francis, curatore del NFTVA. L’archivio inglese, avendo compreso che la cineteca nazionale svizzera non erano in grado di affrontare l’opera di restauro, acquistò le pellicole e nel corso degli anni restaurò quanto era ancora salvabile, ricavandone controtipi negativi in bianco e nero ed alcune copie a colori, copie che dovrebbero crescere di numero in tempi abbastanza ravvicinati. Negli anni ’80 lo storico svizzero Roland Cosandey dedicò alcuni importanti studi all’analisi della collezione.

Attualmente, la collezione Joye è oggetto di rinnovato interesse ed ulteriori approfondimenti, essendo un vero e proprio repertorio delle prime tecniche di colorazione: a mano, au pochoir, imbibizione, viraggio. La George Eastman House e la Cineteca del Friuli stanno collaborando, insieme ad altre istituzioni e studiosi, ad un progetto per scansire e catalogare tutti i “fotogrammi Turconi”. Il progetto, coordinato da Joshua Yumibe, che ha condotto speciali ricerche sul colore nel cinema delle origini, porterà alla realizzazione di un prezioso catalogo, documentazione unica dell’esistenza di quei film decomposti prima dell’intervento del NFTVA. Quattro decenni dopo, la grande opera di Davide Turconi giunge così alla sua gloriosa conclusione. – David Robinson

Davide Turconi and the Joye Collection

The Swiss Jesuit Abbé Josef Joye (1852-1919) was a pioneer of audio-visual methods in education. In his Basle teaching institution, the Bor­romäum, he used any means at hand to enliven his classes and courses. He made some 16,000 slides for his magic lantern lectures, introduced the phonograph, and around 1900 discovered the cinema. Joye clearly loved films, and collected them avidly, buying or begging them in large numbers when their commercial value had come to an end. Everything was grist to his pedagogical mill. Apart from films dealing with such obvious topics as “The Life of Our Lord” or “The Childhood of Moses”, it seemed that he could discern moral lessons in travelogues, war films, and the antics of André Deed and Polidor – even if he was sometimes obliged to censor the racier scenes. After Joye’s departure in 1911, the Bor­romäum loyally retained the collection, and even catalogued it in 1940, when many prints were already marked as being in a state of terminal decay.

Davide Turconi was the first historian to discover this phenomenal hoard, some time in the 1960s. He was aghast at their condition, and recalled (in conversations with Paolo Cherchi Usai) how some prints were so wet with dissolving emulsion that he had to hang them to dry on clothes-lines before it was possible to examine them. He desperately looked for ways to save the collection, and eventually succeeded in having some films – principally Italian classics – transferred to the Vatican and thence to the Italian Historical Association. Since the Association had no facilities for storing films they were passed on to the Cineteca Nazionale in Milan, and subsequently to the archive of the Centro Sperimentale in Rome.

Turconi believed that the films he had failed to rescue in this way were in peril of irresistible decay. Desperate to ensure that they should not disappear without trace – as seemed likely and imminent – he resorted to a desperate yet systematic measure. He cut a couple of frames from almost every shot of every surviving film, carefully packaging and labelling each one. The task was phenomenal: ultimately he made upwards of 20,000 clippings. These are now held in various collections, but principally the Cineteca del Friuli and George Eastman House.

Following Turconi’s gallant effort to rescue what he could, the Joye Collection was left to decay undisturbed until 1972, when the young British filmmaker David Mingay, preparing a pioneer television series on early cinema, rediscovered it, and was able to return some of its treasures to the screen. He alerted Britain’s National Film and Television Archive to the importance and peril of the Joye treasure, and arranged a meeting between the films’ guardian, Father Bamberger, and David Francis, curator of the NFTVA. The Archive, having established that the Swiss national archives were unable to undertake the work of restoration, acquired the films, and over several years restored what was salvageable, and made black-and-white dupe negatives with some colour prints. The NFTVA hopes to be able to extend the number of colour prints available in the years to come. In the 1980s the Swiss historian Roland Cosandey dedicated several important studies to the analysis of the Collection.

Currently the Joye Collection is the subject of renewed interest and further exploration. The Collection was a treasury of early colour techniques – hand-colouring, stencil, tinting, and toning. Meanwhile, George Eastman House and the Cineteca del Friuli are collaborating, together with other bodies and individuals holding elements of the Turconi clippings, on a project to scan and catalogue the “Turconi clippings”. The project is co-ordinated by Joshua Yumibe, who has made a special study of early colouring techniques, and will provide an invaluable catalogue and a unique record of those films which had already decayed beyond reclamation before the NFTVA restoration project. Four decades on, Davide Turconi’s great work will finally come to glorious fruition. – David Robinson

In omaggio a Davide Turconi ed al suo lavoro per la salvaguardia e la valorizzazione della collezione Joye, si terrà una sessione speciale del Collegium, con una tavola rotonda cui prenderanno parte coloro che in fasi diverse hanno svolto attività connesse con la collezione ed in particolare sono coinvolti negli attuali progetti.

La tavola rotonda sarà preceduta dalla proiezione di una scelta di vedute a colori stampate dal National Film and Television Archive a partire dai film della collezione Joye girati nelle varie parti del mondo e colorati au pochoir.

In tribute to Davide Turconi and his work in investigating and reclaiming the Joye Collection, there will be a special session of the Collegium, with a roundtable representing those who have been associated at various stages with the history of the Joye Collection, and particularly with the current projects.

The Collegium roundtable will be preceded by a selection of colour prints by the National Film and Television Archive of stencil-coloured films of views around the world from the Joye Collection.

 

 

Il colore di Joye / The Colour of Joye

Film scelti e annotati da Bryony Dixon, conservatrice del National Film Archive di Londra, e presentati per gentile concessione di padre Hansruedi Kleiber SJ. Le copie in programma sono tutte a 35mm, hanno una velocità di proiezione di 18 fotogrammi al secondo,  provengono dal National Film and Television Archive (collezione Joye). Programme selection and notes by Bryony Dixon, Curator of Silent Film, BFI/National Film and Television Archive. All prints 35mm, to be projected at 18 fps, from the National Film and Television Archive (Joye Collection). Shown with the kind permission of Father Hansruedi Kleiber SJ.

[SCHLUCHTEN DES ARDÈCHE] (Gaumont, FR, c.1910)

Re./dir: ?; 395 ft., 6’, colorazione pochoir/stencil colour.

Didascalie in tedesco; titolo mancante / German intertitles; main title missing.

Gita in battelllo lungo le gole dell’Ardèche, Francia. / A boat trip along the Gorges de l’Ardèche, France.

RÉCOLTE ET PRÉPARATION DES ANANAS (Pineapple Industry) (Pathé Frères, FR 1910)

Re./dir: ?; 439 ft., 6’, colorazione pochoir/stencil colour.

Didascalie in inglese / English intertitles.

Raccolta e inscatolamento dell’ananas a Singapore. / The harvesting and canning of pineapples in Singapore.

AU PAYS DES SINGES ET DES SERPENTS (Im Lande der Affen und schlafen Schlangen) (Pathé Frères, FR 1910)

Re./dir: ?; 302 ft., 5’, colorazione pochoir/stencil colour.

Didascalie in tedesco / German intertitles.

Scimmie e serpenti, nonché pipistrelli che escono da una grotta nelle isole Sunda, vicino all’Indonesia. / Scenes of monkeys and snakes and clearing bats from a cave in the Sunda Islands, near Indonesia.

LE BEURRE EN NORMANDIE (Die Butter in der Normandie) (Pathé Frères, FR 1910)

Re./dir: ?; 350 ft., 5’, colorazione pochoir e imbibizione / stencil colour & tinted.

Didascalie in tedesco / German intertitles.

La lavorazione del burro in Normandia. / The making of butter in Normandy, France.

DANS LE GOLFE DE SALERNE (Im Golf Salerno) (Pathé Frères, FR 1909)

Re./dir: ?; 330 ft., 5’, bianco e nero e colorazione pochoir / b/w & stencil colour.

Didascalie in tedesco / German intertitles.

Scene riprese nel golfo di Salerno: bambini che giocano in acqua a Majori, il vecchio castello dei mendicanti e panorama della baia di Amalfi. A Positano, si vedono donne che trasportano barili di vino o grandi fascine di legno per accendere il fuoco.

Travelogue scenes in the Gulf of Salerno. Children playing in the sea by Majori, the old beggars’ castle, and panorama of the bay of Amalfi. Women carrying elongated barrels of wine in the town of Positano, others with large bundles of kindling.

UNE EXPLOITATION FORESTIÈRE EN AUSTRALIE (Pathé Frères, FR 1912)

Re./dir: ?; 341 ft., 5’, imbibizione e viraggio / tinted & toned.

Didascalie in tedesco; titolo mancante / German intertitles; main title missing.

L’industria del legname in Australia: grandi alberi vengono taglait e segati nella maniera tradizionale e a macchina.

The lumber industry in Australia. Felling and sawing large trees in the traditional manner and with machinery.

LES HÔTES DE L’AIR (Glimpses of Bird Life / Die Gäste der Lufte) (Pathé Frères, FR 1910)

Re./dir., f./ph: Oliver Pike; 412 ft., 6’, colorazione pochoir, bianco e nero e imbibizione / stencil colour, b/w, & tinted.

Didascalie in tedesco / German intertitles.

Uccelli ripresi nel loro habitat naturale da Oliver Pike, pioniere inglese di questo genere di fotografia: urie, gabbiani, pulcinelle di mare, sparvieri, una cannaiola e il cuculo.

Various shots of birds in their natural habitat, including guillemots, gulls, puffins, sparrowhawks, a reed warbler, and the cuckoo, by pioneer British nature photographer Oliver Pike.

[UNA FESTA IN GIAPPONE / JAPANESE FESTIVAL] (Pathé Frères?, FR? 1911?)

Re./dir: ?; 226 ft., 3’, colorazione pochoir/stencil colour.

Didascalie in tedesco; titolo mancante / German intertitles; main title missing.

Giappone: festa shinto con sfilate di musicisti, geishe e pescatori. Si tratta quasi certamente del film Pathé del 1911 La fête du riz à Kyoto – Japon (Bousquet, n. 4167, marzo 1911).

A Japanese Shinto festival, with parades of musicians, geishas, and fishermen. This is almost certainly a Pathé film of 1911 called La Fête du Riz à Kyoto – Japon (Bousquet, No. 4167, March 1911).

[KINDER-KARNO IN NIZZA] (?, FR, c.1911)

Re./dir: ?; 244 ft., 3’30”, colorazione pochoir/stencil colour.

Didascalie e titolo mancanti / Intertitles & main title missing.

Nizza: sfilata floreale non identificata con bambini che indossano costumi ispirati a un soggetto americano. Forse si tratta di un momento delle “Fêtes des fleurs” o del carnevale principale. La macchina da presa rimane sempre fissa. Forse è uno dei tanti film intitolati Carnaval à Nice realizzati nel 1910 dalla Pathé, dalla Gaumont e da società di altri paesi.

Unidentified children’s floral/fancy-dress parade in Nice with an American theme. Possibly part of the Fêtes des Fleurs or the main Carnival. Fixed camera throughout. Probably one of the many films entitled Carnaval à Nice made by Pathé and Gaumont and other nationalities in the 1910s.

[LAS PALMAS] (Gaumont, FR 1910)

Re./dir: ?; 242 ft., 3’30”, colorazione pochoir/stencil colour.

Didascalie in tedesco; titolo mancante / German intertitles; main title missing.

Riprese del porto di Luz e delle strade di Las Palmas nelle isole Canarie. / Travelogue. Scenes of the harbour at Luz and streets in Las Palmas, Canary Islands.

PÊCHE À LA DYNAMITE DANS LES ÎLES SALOMON (Pathé Frères, FR 1909)

Re./dir: ?; 277 ft., 4’, colorazione pochoir e viraggio / stencil colour & toned.

Didascalie in tedesco; titolo mancante / German intertitles; main title missing.

Pesca con la dinamite nelle isole di Salomone. / Fishing with dynamite in the Solomon Islands.

(PICTURESQUE ROUMANIA / RUMÄNISCHE LAND-SCHAFT / RUMÄNISCHE LANDSCHAFTSBILDER) (Gaumont, FR 1912)

Re./dir: ?; incompleto/incomplete, 260 ft., 4’, colorazione pochoir/stencil colour.

Didascalie e titolo mancanti / Intertitles & main title missing.

Scene rurali in Romania: donne che lavano e filano il lino; contadini che radunano maiali e oche.

Il titolo originale francese è tuttora sconosciuto. Oltre al titolo dell’edizione inglese desunto da The Bioscope (3.10.1912), indichiamo qui due possibili titoli dell’edizione tedesca ricavati dal database del BFI.

Travelogue of peasant scenes in Roumania: women washing and spinning flax; peasants herding pigs and geese.

Original French title as yet unknown. English release title from The Bioscope (3.10.1912); German titles (possibly release titles?) from BFI database.

L’INDUSTRIE DE L’ESCARGOT (Gaumont, FR 1911)

Re./dir: ?; 202 ft., 3’, colorazione pochoir/stencil colour.

Didascalie in francese; alcune didascalie flash / French intertitles; some flash intertitles.

Come si raccolgono, si allevano e si preparano per essere cucinate le chiocciole. / The collection, cultivation, and preparation of snails for eating.