COMUNICATI STAMPA 2004

Comunicato stampa n. 6


ALLE GIORNATE DEL MUTO UN FILM IN CERCA D’AUTORE
NUOVO LIBRO SU VERTOV PRESENTATO IN OCCASIONE DELLA RETROSPETTIVA COMPLETA


Un vero e proprio “chi l’ha visto” tra cinetecari, storici, critici e appassionati intorno alla proiezione di uno dei film più attesi, sicuramente il più misterioso, delle Giornate del Cinema Muto in corso a Sacile. Con THE FALL OF JERUSALEM, in programma nella serata di lunedì 11 al Teatro Zancanaro di Sacile, non si tratta di identificare alcuni frammenti di pellicola, ma una produzione ricca e sontuosa della durata di 70 minuti, di cui non rimane altra indicazione nei titoli di testa che il titolo e il nome della compagnia di distribuzione. Capita spesso che rispuntino dagli archivi tesori dimenticati, e occasioni come le Giornate, che sono incontri e confronto sullo stato della ricerche cinematografiche, sono spesso in passato servite proprio a far luce su alcuni veri e propri misteri del cinema muto. Il caso di THE FALL OF JERUSALEM rappresenta però una bella sfida perchè da anni questo lungometraggio, conservato in America presso la George Eastman House, opera evidente di un cineasta abile ed esperto, resiste ad ogni tentativo di classificazione. Molti sono gli interrogativi aperti intorno a quest’opera: non si sa se è una produzione americana o europea, non si sono finora riconosciuti nel grande cast del film volti noti e non c’è nesso logico tra immagini e didascalie. C’è da scommettere che, se neanche tra l’esperto pubblico delle Giornate si troverà qualcuno in grado di sciogliere questi enigmi, il mistero di THE FALL OF JERUSALEM è destinato a durare ancora a lungo.
Sempre lunedì 11 alle ore 18 presso l’ex Chiesa di San Gregorio a Sacile, nell’ambito di FilmFair, viene presentato il volume di Yuri Tsivian, LINES OF RESISTANCE. DZIGA VEROV AND THE TWENTIES, edito dalle Giornate del Cinema Muto in coincidenza con la più grande retrospettiva su Vertov finora realizzata e in corso in questi giorni al festival. E’ un’iniziativa di grande valore editoriale perché viene a colmare una lacuna nel campo degli studi vertoviani, tanto più ingiustificabile se rapportata alla grande importanza del cineasta sovietico nella storia del cinema legata soprattutto all’evoluzione e allo sviluppo del montaggio, da lui ritenuto linguaggio cinematografico per eccellenza. 10 ottobre 2004


Le Giornate del Cinema Muto – Ufficio Stampa