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Comunicato n°3
ALLE GIORNATE RARI DOCUMENTI SU CARNERA, IL GIGANTE
BUONO
Immagini di Sequals negli Anni Trenta e della famiglia Mussolini al completo
Domenica 12 ottobre 2003, ore 20.30, Cinema Ruffo, Sacile
Le Giornate del Cinema Muto rendono omaggio oggi al
campione friulano Primo Carnera con alcuni rari documenti dell’archivio
dell’Istituto Luce, Primo Carnera nei cinegiornali italiani
e La grande giornata pugilistica romana: l’incontro Carnera-Paulino,
in programma al Cinema Ruffo alle 20.30. Sulla vita e la storia del pugile
esiste una vasta documentazione che va dal 1930 al 1967 e che comprende
allenamenti, combattimenti di box e di catch, viaggi, l’incontro
a Roma davanti al Duce, le nozze in patria nel 1939, le riprese sul set
del film Il tallone di Achille (1952) di Amendola e la malattia
che lo condurrà alla morte, nel 1967, nella villa che ancora porta
il suo nome a Sequals.
Per gli appassionati di sport è l’occasione per ripercorrere
il mito del grande “gigante delle Prealpi” che, dopo una breve
esperienza al circo francese come “il terribile Giovanni”
per il suo fisico fuori misura (2,05 metri di altezza per 124 kg di peso),
venne scoperto dal giornalista Léon Sée e dall’ex
pugile Paul Journée e avviato alla carriera nella boxe. Diventa
campione del mondo dei pesi massimi in America, dove ottiene i maggiori
successi della sua carriera e viene consacrato universalmente come “il
gigante buono”.
Il regime fascista, che non poteva sopportare lo “scippo”
del più grande mito nazionale, celebrò la sua prestanza
fisica portandola a esempio “dell’invincibilità della
razza italica” e il 4 aprile del 1933 Benito Mussolini lo volle
a Piazza di Siena, a Roma, per un combattimento in pubblico. L’evento
venne ripreso nella pellicola La grande giornata pugilistica romana.
L’incontro Carnera – Paulino, 30 minuti di immagini con
didascalie in italiano che mostrano il campione battere ai punti, con
grande fatica, prima il basco Paulino Uzcudun e poi un atleta ebreo che
combatteva con la stella di David sui pantaloncini. Nel prezioso filmato
si riconoscono nelle prime sequenze il campanile, la chiesa e alcuni angoli
di Sequals, la città che ha dato i natali al celebre atleta. Oltre
al panorama della cittadina friulana di allora, il film mostra delle rare
immagini in cui si respira il ritmo della vita nel piccolo borgo con scenette
d’altri tempi (una donna che trasporta due secchi d’acqua,
i bambini che corrono dietro al pugile durante i suoi allenamenti, la
famiglia Carnera – il padre Isidoro e la madre Giovanna –
che pranza all’aperto). Grande spazio è poi dato all’incontro
nella capitale con Carnera che si affaccia dal balcone in Piazza del Popolo
per salutare fan e fotografi in strada e poi l’arrivo a Piazza di
Siena, per l’occasione gremita da sessantacinquemila spettatori
tra cui, in tribuna d’onore, il Duce e i figli Vittorio, Bruno e
Romano.
L’altro filmato proposto – Primo Carnera nei servizi dell’Istituto
Luce, 1930-1967 – è una raccolta antologica di newreels
realizzati dall’Istituto Luce negli Anni Trenta e Quaranta e di
cinegiornali Incom, Radar, Cinemondo dei decenni successivi. Vi si ripercorre
la vita del celebre pugile friulano, mostrandolo nei suoi momenti di maggior
successo fino al declino, a partire dal 1934 con la sconfitta contro Baer,
la successiva riconversione al catch, al mondo del cinema (che lo vedrà
attore nei film La figlia del Corsaro Verde, 1940, di Guazzoni;
La corona di ferro, 1941, di Blasetti; Harem, 1942, di Gallone;
Totò nella fossa dei leoni, 1943, Simonelli, Mighty
Joe Young – Il re dell’Africa, 1949, di Ernest Schoedsack
e Merian Cooper, la coppia di registi a cui le Giornate dedicano una retrospettiva
e una mostra) e poi il periodo della malattia dove il campione è
ormai “solo l’ombra della montagna di lava incandescente”,
come lo definisce uno speaker del cinegiornale Radar 123.
11 ottobre 2003
Le Giornate del Cinema Muto
Ufficio Stampa
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