COMUNICATI STAMPA 2003

Comunicato stampa n. 23

GIORNATA CONCLUSIVA DELLE GIORNATE DEL CINEMA MUTO
L’esplorazione, Mosjoukine e la Thailandia

Kean ou désordre et génie (1924), considerato l’apice della carriera d’attore di Ivan Mosjoukine (l’attore russo esiliato in Francia a cui le Giornate del Cinema Muto hanno dedicato un’importante retrospettiva) è il film che apre, alle ore 9.30 al Teatro Zancanaro, la programmazione di sabato 18 ottobre, ultimo giorno del festival.
Il film, un adattamento del lavoro di Alexandre Dumas, deve al contrasto tra l’impostazione classica di Mosjou-Kean e la debilitante irrequietezza bohémienne della sua vita privata il suo notevole impatto drammatico. E’ rimasto famoso nella storia della cinematografia come uno dei più sensazionali esempi di montaggio rapido e viene tuttora apprezzato per i pregevoli interni, disegnati da Alexandre Lochakoff, considerati il momento più alto della scenografia francese di quegli anni.
The Viking, il film di Melford proposto al Cinema Ruffo alle 14.30, è uno degli esempi di come il mestiere di regista di film d’esplorazione (leggi documentari dell’epoca), fosse molto pericoloso. Varick Frissel, ammiratore di Flaherty nonché di Cooper e Schoedsack, spintosi fino a Terranova per perfezionare il suo lungometraggio sui cacciatori di foche considerato troppo poco emozionante per la Paramount, morì in un incidente verificatosi a bordo del piroscafo su cui viaggiava quando furono fatti accidentalmente brillare gli esplosivi utilizzati per rompere il ghiaccio. Il drammatico evento fu sfruttato a scopi pubblicitari e il film, che in origine doveva chiamarsi White Thunder fu intitolato The Viking. Victoria King, studiosa di cinema alla Concordia University di Montreal, si è appassionata alla vicenda di Frissel e ha deciso approfondire la ricerca in materia. Grazie ai National Archives canadesi è riuscita a recuperare alcuni rari spezzoni filmati da Frissel e a concepire un film-documento che racconta proprio l’avventura del cinema d’esplorazione. Questo documentario, che conserva il titolo originale dell’opera di Varick Frissel, è proposto prima della proiezione di The Viking, alle 11.30, sempre al Cinema Ruffo.
Il pomeriggio al Ruffo, a partire dalle 17.15, è dedicato alla seconda parte della rassegna “A oriente del sole, a occidente della luna” ovvero alla proposta di rari film del cinema thailandese. Tra le opere in visione spicca Wan Wiset/The magic ring (1929), la più completa delle 500 pellicole sopravvissute della collezione di Re Prajadhipok, un cineamatore dell’epoca. Il film è stato restaurato nel 1984 grazie al contributo del National Film and Sound Archive d’Australia.
Chiude la serata al Teatro Zanacanaro la consegna del prestigioso Premio Jean Mitry a Elaine Burrows e Renée Lichting e l’evento musicale più atteso delle Giornate: Napoli che canta (1926) di Roberto Roberti, con il concerto di Giuni Russo.

Sacile, 17 ottobre 2003

Le Giornate del Cinema Muto
Ufficio Stampa