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Comunicato stampa n. 23
GIORNATA CONCLUSIVA DELLE GIORNATE DEL CINEMA MUTO
L’esplorazione, Mosjoukine e la Thailandia
Kean ou désordre et génie (1924),
considerato l’apice della carriera d’attore di Ivan Mosjoukine
(l’attore russo esiliato in Francia a cui le Giornate del Cinema
Muto hanno dedicato un’importante retrospettiva) è il film
che apre, alle ore 9.30 al Teatro Zancanaro, la programmazione di sabato
18 ottobre, ultimo giorno del festival.
Il film, un adattamento del lavoro di Alexandre Dumas, deve al contrasto
tra l’impostazione classica di Mosjou-Kean e la debilitante irrequietezza
bohémienne della sua vita privata il suo notevole impatto
drammatico. E’ rimasto famoso nella storia della cinematografia
come uno dei più sensazionali esempi di montaggio rapido e viene
tuttora apprezzato per i pregevoli interni, disegnati da Alexandre Lochakoff,
considerati il momento più alto della scenografia francese di quegli
anni.
The Viking, il film di Melford proposto al Cinema Ruffo alle
14.30, è uno degli esempi di come il mestiere di regista di film
d’esplorazione (leggi documentari dell’epoca), fosse molto
pericoloso. Varick Frissel, ammiratore di Flaherty nonché di Cooper
e Schoedsack, spintosi fino a Terranova per perfezionare il suo lungometraggio
sui cacciatori di foche considerato troppo poco emozionante per la Paramount,
morì in un incidente verificatosi a bordo del piroscafo su cui
viaggiava quando furono fatti accidentalmente brillare gli esplosivi utilizzati
per rompere il ghiaccio. Il drammatico evento fu sfruttato a scopi pubblicitari
e il film, che in origine doveva chiamarsi White Thunder fu intitolato
The Viking. Victoria King, studiosa di cinema alla Concordia
University di Montreal, si è appassionata alla vicenda di Frissel
e ha deciso approfondire la ricerca in materia. Grazie ai National Archives
canadesi è riuscita a recuperare alcuni rari spezzoni filmati da
Frissel e a concepire un film-documento che racconta proprio l’avventura
del cinema d’esplorazione. Questo documentario, che conserva il
titolo originale dell’opera di Varick Frissel, è proposto
prima della proiezione di The Viking, alle 11.30, sempre al Cinema Ruffo.
Il pomeriggio al Ruffo, a partire dalle 17.15, è dedicato alla
seconda parte della rassegna “A oriente del sole, a occidente della
luna” ovvero alla proposta di rari film del cinema thailandese.
Tra le opere in visione spicca Wan Wiset/The magic ring (1929),
la più completa delle 500 pellicole sopravvissute della collezione
di Re Prajadhipok, un cineamatore dell’epoca. Il film è stato
restaurato nel 1984 grazie al contributo del National Film and Sound Archive
d’Australia.
Chiude la serata al Teatro Zanacanaro la consegna del prestigioso Premio
Jean Mitry a Elaine Burrows e Renée Lichting e l’evento musicale
più atteso delle Giornate: Napoli che canta (1926) di
Roberto Roberti, con il concerto di Giuni Russo.
Sacile, 17 ottobre 2003
Le Giornate del Cinema Muto
Ufficio Stampa
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