COMUNICATI STAMPA 2003

Comunicato stampa n. 22

Evento musicale d’eccezione chiude la 22° edizione delle Giornate
NAPOLI CANTA CON LA VOCE DI GIUNI RUSSO
In seconda serata l’ultimo Mosjoukine


Sabato 18 ottobre, dalle ore 20.30, Teatro Zancanaro, Sacile

 

 

Un grande evento musicale chiude a Sacile (Pordenone) questa 22a edizione delle Giornate del Cinema Muto, caratterizzata come sempre da un ottimo successo di pubblico (è l’unico festival italiano a poter vantare una concentrazione così alta di americani e in generale di pubblico internazionale) e dalla presenza di ospiti d’eccezione come Mario Monicelli, Nanni Moretti, il figlio e il nipote di Charlie Chaplin, il premio Oscar Richard Williams, padre di Roger e Jessica Rabbit e di molti altri personaggi di fantasia.
Il film proposto in prima serata e in anteprima assoluta al Teatro Zancanaro, alle ore 20.30 è Napoli che canta (1926), diretto da Roberto Roberti, padre di Sergio Leone.
Sembra che l’opera non piacesse tanto a Mussolini e questo pare essere stato il motivo per cui le tre bobine di pellicola in nitrato di The Song of Naples vennero trafugate alla fine degli anni Venti e fatte circolare sottobanco negli Stati Uniti con le didascalie sia in inglese sia in italiano, per favorirne la visione alle famiglie di immigrati italiani. Questa censura si spiega con le sequenze in cui si vede una Napoli struggente, povera e senza speranza, e un’umanità che canta per sopportare la miseria della propria condizione rivolgendosi direttamente al più alto interlocutore: Dio.
Il film di Roberti celebra così una città lontana dagli stereotipi da cartolina (come farebbero invece pensare le prime immagini virate o colorate al pochoir), vibrante nel sentimento di protesta verso la situazione italiana del periodo (quella del regime mussoliniano appunto, tiranno e ingiusto). La pellicola termina con le immagini dell'addio alla propria terra, in particolare con una sequenza indimenticabile in cui si vede la sagoma di una donna al tramonto con il volto proiettato verso un futuro incerto, mentre la nave si dirige oltreoceano.
L’eccezionalità dell’evento è accresciuta dalla presenza di Giuni Russo in un attesissimo concerto live. Il confronto con le immagini è una novità per la celebre artista palermitana, una delle voci più importanti della musica italiana contemporanea, impegnata da tempo nello sperimentalismo e che ha affiancato negli anni Franco Battiato e attori del calibro di Giorgio Albertazzi in sorprendenti performance teatrali. Grazie all'aiuto di Maria Antonietta Sisini, del cantautore Aurelio Ferro e la collaborazione del maestro Michele Fedrigotti, Giuni ha raccolto e riarrangiato in una suite in cui si celebra la bellezza e la malinconia che fanno da leit motiv del film, tutte le canzoni menzionate nella pellicola, compresi classici eterni come O’ sole mio. Non è azzardato dire sin d’ora che questo evento resterà scritto nell’albo d’oro delle Giornate.
In seconda serata (ore 22.15 circa) viene proposto l’ultimo Mosjoukine delle Giornate, il terzo film francese dell’attore russo, L’enfant du carnaval (Il figlio del carnevale, 1921), diretto e sceneggiato oltre che interpretato dal celebre attore. Qui Mosjoukine dà dimostrazione di tutto il suo talento espressivo, passando dalla comicità buffonesca a una sobrietà drammatica inappuntabile. Il film segnò un grande successo commerciale all’epoca e più di dieci anni dopo l’attore russo decise di farne un rifacimento sonoro, esperimento peraltro riuscito malissimo, per aggiornarlo alle nuove tecnologie e al gusto del tempo.

Sacile, 17 ottobre 2003

Le Giornate del Cinema Muto - Ufficio Stampa