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Comunicato stampa n° 13
IL TOCCO D’AUTORE DI LUBITSCH
The Marriage Circle del regista berlinese in prima serata
Giovedì 16 ottobre, ore 20.30, Teatro Zancanaro, Sacile
Il programma sull’esplorazione, seguitissimo dal
pubblico della 22° edizione delle Giornate del Cinema Muto, prosegue
nella giornata di oggi (giovedì 16) con With Byrd at the South
Pole (Cinema Ruffo, 9.30), magnificato reportage cinematografico
della spedizione al Polo Sud del contrammiraglio Richard E. Byrd a bordo
di un brigantino.
A seguire, sempre al Ruffo, il Progetto Griffith propone Judith of
Bethulia. Il celebre film epico che consacrò Blanche Sweet,
nei panni della bella vedova Giuditta, come una delle più famose
star americane, è proposto in due versioni: 35 mm (proiettata a
partire dalle 11.30) e paper print (alle 14.30). La versione
paper print è più vicina all’originale e
consente di confrontare sviluppi narrativi assenti nelle edizioni successive
e di cogliere sfumature psicologiche che danno nuovo spessore ai personaggi.
Al Teatro Zancanaro (ore 11.30) proiezione speciale del film Edison del
1910 Frankestein, primo adattamento cinematografico del romanzo
di Mary Shelley diretto da J. Searle Dawley. A presentarlo sarà
il collezionista americano che ne ha conservato l’unica copia esistente,
Alois Detlaff.
Nel pomeriggio appuntamento ancora con il cinema d’esplorazione
con la pellicola White Shadows in the South Seas (1928), film
denuncia sullo sfruttamento delle isole Tahiti da parte della civiltà
occidentale.
Prima serata con i grandi autori del cinema delle origini: aprono le danze
i fratelli Dave e Max Fleischer (Teatro Zancanaro, ore 20.30) con un cortometraggio
comico in parte animato, Now You’re Talking, sulle ossessioni
e allucinazioni che la dipendenza dal telefono può scatenare. A
seguire The Marriage Circe (Matrimonio in quattro) di Ernst Lubitsch,
con attori del calibro di Monte Blue, Florence Vidor, Marie Prevost e
Adolphe Menjou. Girata nel 1924 e prodotta dalla Warner Bros, questa commedia
è un esempio classico della produzione del regista berlinese, qui
nel pieno della maturità artistica: il famoso “tocco alla
Lubitsch”, ovvero ciò che Billy Wilder interpretò
come capacità di dare anche ai particolari minimi la brillantezza
e la leggerezza dell’arguzia, permea tutta la pellicola. Ambientata
nella Vienna degli anni Venti, la vicenda ruota attorno a due coppie:
il dottor Braun e la neo mogliettina Charlotte, la migliore amica di Charlotte,
Mizzi, sposata con il professor Stock. Tra i quattro si scatenano ambigui
rapporti incrociati: Mizzi cerca di portare via all’amica il marito
mentre Stock assolda un detective per coglierla in flagrante e poter così
divorziare… Da qui un’escalation di equivoci che
danno origini a divertenti sketch comici fino al finale con il
sorriso, in puro stile Lubitsch.
15 ottobre 2003
Le Giornate del Cinema Muto
Ufficio Stampa
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