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Comunicato Stampa n. 9
LAVANGUARDIA "INCONSAPEVOLE" ITALIANA
Tra Futurismo e comicità popolare
In programma a Sacile martedì 15 ottobre
Avanguardia o semplice emulazione di modelli doltralpe?
Lo sperimentalismo italiano non è di facile interpretazione, anche
perché si sono perse quasi completamente le fonti e quindi manca
la concreta materia prima da analizzare. Carlo Montanaro, il curatore
della rassegna che le Giornate del Cinema Muto 2002 dedicano allAvanguardia
Italiana, si basa non solo su frammenti superstiti e opere rare (come
il Thais di Anton Giulio Bragaglia e Riccardo Cassano o Più
forte che Scherlock Holmes di Segundo Chomòn) ma anche su produzioni
appartenenti a generi diversi, più tradizionali eppure ricchi di
tracce che attestano uno spirito innovativo.
E il caso del cinema comico popolare oppure di documenti
scientifico-realistici come Neuropatologia (1908, non inserito,
peraltro, nella rassegna). Nella comicità surreale di Fregoli,
nel Manifesto della Cinematografia Futurista, nel fotodinamismo di Anton
Giulio Bragaglia, nel simbolismo "rubato" alla pittura con lazzardo
produttivo di Giulio Aristide Sartorio, perfino nel melò borghese
che occhieggia alla produzione francese e americana assistiamo alle prime
innovazioni soprattutto in termini di linguaggio cinematografico. Sotto
legida dellAvanguardia vengono presentati alle Giornate anche
i giochi di inversione tra realtà e sogno del commediografo e giornalista
Lucio DAmbra in I due sogni ad occhi aperti e la romantica
leggerezza evocativa di Le mogli e le arance (in programma questa
sera alle 20.30 allo Zancanaro); La storia di Lulù di Arrigo
Frusta, la prima opera girata interamente "dalla vita in giù"
che può aver influenzato i Futuristi nella formulazione, nel 1916,
del loro manifesto sulla Cinematografia e un Fregoli trasformista con
magie riprese arditamente in primo piano (Maestri di musica), entrambi
proiettati sempre questa sera allo Zancanaro; Le fiabe della nonna
del 1908, che, secondo Barry Salt, è il primo esempio tutto "made
in Italy", del flashback.
Il Thais (in programma giovedì 17 alle ore
12.15 allo Zancanaro), con le splendide scenografie di Enrico Prampolini,
è il solo superstite tra i film più dichiaratamente sperimentali
di cui fanno parte anche Mondo Baldoria, Vita Futurista,
Il mio cadavere e Dramma nellOlimpo. Il film di Bragaglia
e Cassano suggella questo excursus nellAvanguardia italiana che,
pur non presentando più di tante scoperte essendo queste opere
andate purtroppo ad oggi perdute, offre per la prima volta
agli spettatori lopportunità di scoprire film già
conosciuti ma finalmente ripristinate nella versione originale colorata.
Le Giornate del Cinema Muto Ufficio stampa
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