COMUNICATI STAMPA 2002

Comunicato stampa n. 6

IL MUTO A STELLE E STRISCE

David Wark Griffith e il progetto Saving the Silents

Sesta parte del pluriennale progetto di ricerca commissionato dalle Giornate del Cinema Muto che comprende l’analisi di tutti i film nei quali David Wark Griffith è accreditato nelle sue molteplici vesti di regista, attore, scrittore, produttore o supervisore. Il programma di quest’anno prevede la proiezione di 60 film del 1912, anno che dà inizio all’epoca d’oro della produzione griffitthiana. Ci saranno opere classiche come The Female of the Species, The Sands of Dee, The Painted Lady e The New York Hat ma anche pellicole che, seppure meno note sono altrettanto importanti per la storia e l’evoluzione dell’arte cinematografica. Come ad esempio A Pueblo Legend, una delle punte di diamante nella produzione del maestro eppure sconosciuta ai più.

Molti dei titoli in programma vedono già protagoniste grandi attrici griffitthiane quali Mary Pickford, Mabel Normand, Mae Marsh, Blanche Sweet e naturalmente Dorothy e Lillian Gish, che esordirono sullo schermo in An Unseen Enemy.

Mary Pickford è anche una delle "Funny Ladies" che rallegreranno il pomeriggio di oggi allo Zancanaro nel film Amarilly of Clothes-Line Alley di Marshall Neilan, una commedia "frizzante come una coppa di champagne" in cui l’attrice è deliziosa nella parte della sigaraia di un caffé newyorkese innamorata del barista.

Anche quest’anno le Giornate ripropongono il complesso lavoro svolto dalle istituzioni che partecipano al progetto americano "Saving the Silents" per la conservazione e il restauro di 67 titoli rari del periodo muto. Tra i film in programma troviamo pellicole note come The Mollycoddle (Un pulcino nella stoppa) di Victor Fleming con Douglas Fairbanks, proiettato oggi alle 20.30 al Teatro Zancanaro, e Kindred of the Dust di Raoul Walsh, ma anche opere di registi anonimi realizzate con tecniche rare e dedicate ai popoli nativi americani. Ne è un esempio il cosiddetto "Prizma Color Film" conservato presso la George Eastman House di Rochester, anch’esso previsto per oggi, che contiene scene colorate in cui si vedono indiani a cavallo, il montaggio dei tepee, la cerimonia del trucco, la vestizione e la danza rituale.

A chiudere la serata di lunedì sarà il film di Lucio D’Ambra I due sogni ad occhi aperti (1920) ispirato al personaggio Christopher Sly, dal prologo della Bisbetica domata di Shakespeare. Un film particolare sospeso fra sogno e realtà con un’ambientazione romana dichiarata fin dalle prime inquadrature che mostrano il Colosseo, l’Arco di Costantino e la scalinata della chiesa di San Gregorio al Celio sulla quale siede sconosolata e sfinita la protagonista (Lia Formia) all’inizio del film.

Sacile, 13 ottobre 2002

Le Giornate del Cinema Muto — Ufficio Stampa