COMUNICATI STAMPA 2002

Comunicato stampa n. 15

IL FASCINO URBANO DELL’INGHILTERRA DEGLI ANNI DIECI
I film di Mitchell e Kenyon alle Giornate Una delle più importanti scoperte degli ultimi anni sul cinema delle origini

Le Giornate del Cinema Muto presentano mercoledì 16 ottobre al Teatro Zancanaro alle ore 14.30 i frutti dell’ultima fase del progetto di restauro dei film di Mitchell e Kenyon avviato dal BFI National Film and Television Archive con il National Fairground Archive, che contempla il restuaro e l’archiviazione di ben 800 film girati tra il 1900 e il 1911 tra Irlanda, Lancashire, Yorkhshire, The Midlands e la Scozia.

Per la storia del cinema, il recupero dei negativi di Mitchell e Kenyon è paragonabile alla scoperta della tomba di Tutankhamon (c’è proprio un parallelo materiale: la collezione Peter Worden, conservata in due barili, è stata letteralmente dissepolta dal pavimento della cantina del vecchio negozio di Mitchell e Kenyon) e in modo particolare per il cinema britannico delle origini si può ritenere a giusto titolo la più importante scoperta degli ultimi anni.

Non è naturalmente l’unico stock integrale di negativi di un pioniere che si sia conservato (ci sono i negativi dei Lumière), ma è comunque eccezionale perché si tratta della produzione di due cineasti operanti esclusivamente su base regionale, per una comunità ben precisa e definita. Mithchell e Kenyon non cercarono soggetti lontani ed esotici, ma puntarono la macchina da presa sul loro stesso mondo.

Mitchell e Kenyon hanno una forte valenza storica e sociale, perché ci danno un quadro del mondo nord industriale dell’Inghilterra di cent’anni fa con un’ampiezza ed una vivacità senza pari per qualsiasi altro settore della società inglese dei primi del XX secolo. Qui vediamo la gente di Blackburn, di Sheffield, di Manchester, al lavoro e nel tempo libero, alla fiera ed alla partita di calcio, nelle grandi occasioni e durante le semplici festività stagionali. Ad esempio la pellicola dello spareggio tra Bradford City e il Gainsborough Trinity, proiettato in occaione di una fiera locale, ha "un’azione così viva ed emozionante che i bambini in mezzo al pubblico si entusiasmano e gridano: ‘Forza City’".

I 99 film delle "uscite dalla fabbrica" (l’anno scorso durante le Giornate ne furono proiettati 27) hanno del monotono e del miracoloso ad un tempo. Circa 50.000 persone di umile estrazione ci guardano con timido orgoglio e si concedono direttamente al nostro esame. Lo storico John Barnes ha scritto giustamente: "Altre attualità delle origini ci permettono di penetrare nel passato; nei film di Mitchell e Kenyon è il passato che viene verso di noi".

Le Giornate del Cinema Muto — Ufficio stampa