COMUNICATI STAMPA 2002

Comunicato Stampa n. 10

MEMORIA E MAGIA

A Film Fair appuntamenti con la storia del cinema italiano e internazionale

Ad aprire gli incontri cineletterari di oggi, martedì 15 ottobre, alle 18.00, a Film Fair (ex chiesa di San Gregorio) è Hubert Niogret, critico cinematografico di fama internazionale autore di monografie su Akira Kurosawa e Julien Duvivier, nonché produttore per la televisione francese. Presenta i cinquant’anni di Positif, il prestigioso mensile francese che dialoga in ogni numero con i grandi creatori del cinema e riunisce dossier di ricerca e ricche iconografie.

A seguire, la magia e le opere di George Méliès, straordinario e magico pioniere del cinema, raccontato da Laurent Mannoni, curatore assieme a Jacques Malthete del catalogo dell’omonima mostra, Méliès. Magie et Cinéma, organizzata a Parigi dalla Cinémathèque Francaise, la Cinémathèque Méliès e la Fondation Electricité. Il volume raccoglie interventi di Christian Fechner, Thierry Lefebvre, Laurent le Forestier, Madeleine Malthete-Méliès, Peter Scarlet.

Rimanendo nel cinema delle origini, Charlie Keil, docente all’Università di Toronto, presenta il volume Early American Cinema in Transition (Wisconsin University Press), un importante contributo all’esplorazione del periodo muto in un momento importante, quello che va dal 1907 al 1913, in cui si passava dalla pura informazione all’intrattenimento popolare. Keil esamina un’ampia selezione di film concentrandosi sulle diverse tecniche narrative e la centralità dello spazio e del tempo soprattutto in sei film dell’epoca: The Boy Detective, The Forgotten Watch, Rose O’Salem-Town, Cupid’s Monkey Wrench, Belle Boyd, A Confederate Spy, Suspense.

Si fa un balzo in avanti con il futurismo di Luigi Veronesi e lo sperimentalismo di Cioni Carpi, recuperati dalla Cineteca Nazionale, che ne ha da poco restaurato le opere e pubblicato il saggio Luigi Veronesi e Cioni Carpi alla Cineteca Italiana a cura di Luciano Caramel e Angela Madesani. Il volume racconta le modalità tecniche del restauro e ricostruisce l’avventura cinematografica dei due autori. Matteo Pavesi, conservatore della Cineteca, presenta il libro raccontando l’astrattismo lombardo di Veronesi, che dal 1938 al 1943 realizzò una serie di brevi film fatti solo di forme e geometrie, e le opere sperimentali del milanese Carpi, a volte disegnate direttamente sulla pellicola.

Le Giornate del Cinema Muto — Ufficio stampa