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"QUEL CERTO NON SO CHE" DI CLARA BOW APRE LE GIORNATE
SACILE INVASO DA OLTRE 700 OSPITI E GIORNALISTI DA TUTTO IL MONDO
Sacile, sabato 12 ottobre 2002
Inizio scoppiettante per la ventunesima edizione delle Giornate del Cinema
Muto con il Giardino della Serenissima letteralmente invaso da appassionati,
critici cinematografici, giornalisti da tutto il mondo (da testate prestigiose
come The Times, la BBC, Variety, The Los Angeles Times, The Village Voice)
e addetti ai lavori per un totale di oltre 700 ospiti accreditati.
Il programma della manifestazione come sempre è vario e articolato,
con una sezione monografica dedicata alle Funny Ladies, le dive comiche
del cinema muto come Clara Bow, Gloria Swanson, Florence Vidor, Beatrice
Lillie; una sezione dedicata al trascurato Cinema Muto Svizzero, con opere
come la Vocation d'André Carle; una all'avanguardia italiana con
nomi come Aldo Molinari, Bragaglia e Cassano; il progetto Griffith che
come sempre ripropone opere dell'autore americano con una particolare
predilezione per quelle poco conosciute o quelle ritenute disperse; una
nuova rassegna dedicata al regista magiaro Jeno Janovics e al cinema transilvano;
la magia dei nickelodeon, gli spettacoli di origine americana che mescolavano
film, numeri di vaudeville, canzoni illustrate, diapositive e altre curiosità;
il Film Fair, la fiera del collezionismo cinematografico, animata da incontri
e proposte di novità librarie del cinema europeo e americano; il
Collegium Sacilense, con sempre più studenti interessati a comprendere
i meccanismi e le magie intorno al cinema delle origini; il progetto Saving
the Silents, per la conservazione e il restauro cinematografico avviato
negli Stati Uniti per riportare sul grande schermo 67 titoli rari del
periodo muto; e ancora tante, tante iniziative.
Tra gli eventi che inaugureranno le Giornate ricordiamo il film di Clarence
Badger IT, di scena al Teatro Zancanaro, con una Clara Bow più
smaliziata e affascinante che mai nei panni di una commessa in un grande
magazzino che cerca di irretire il direttore sfruttando quel certo "non
so che" (IT appunto), e un Gary Cooper ancora goffo e impacciato
sullo schermo, il tutto condito dalla musica delle Camerata Labacensis
di Lubiana diretta da Carl Levis; e Gigetta è pedinata, di Eleuterio
Rodolfi, con Gigetta Morano, la celebre attrice comica che recitò
al fianco di Marcel Fabre - Robinet e fu scritturata da Fellini, preceduto
da una videointervista fatta da Alberto Farassino in occasione della retrospettiva
delle Giornate del 1985.
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